A Milano, nella sede del centro culturale 57 Events nelle giornate del 30 e 31 marzo, si è tenuto il seminario esperienzialecon Angaangaq Angakkorsuaq, un Anziano degli eschimesi Kalaallit, proveniente dalla Groenlandia, preceduto da un incontro conferenza nella serata del 29 marzo
L’incontro con Angaangaq è sorprendente. Subito si presenta a ognuno dei partecipanti al seminario, con un abbraccio caloroso; chiede il nome e dice il suo, toccandosi il petto con la mani, mentre suoi occhi guardano dritto nei tuoi e in loro c’è una sincerità assoluta, disarmante.
Poi si racconta: parla delle proprie origini, del suo villaggio ( un piccolissimo paese ora Patrimonio dell’Umanità ), dei ghiacci che lo circondano e che ora si vanno sciogliendo …
Ci rivela il significato del suo nome, come fosse un prezioso segreto di cui ci fa dono.
Ed ecco che ci presenta la nonna: la sua maestra di vita, la fonte del suo sapere, che ancora gli parla, dalla dimensione fuori dal tempo e dallo spazio, in cui ora è presenza incontestabile e irrinunciabile.
Ma chi è veramente Angaangaq Angakkorsuag?
Sciamano, guaritore, cantastorie e portatore del del Quilaut (tamburo a vento), è un Anziano degli eschimesi Kalaallit nell’alto nord della Groenlandia – Kalaallit Nunaat.
Discende da una famiglia di guaritori, viene istruito da sua nonna e da sua madre.
Il significato del suo nome è: “ l’uomo che assomiglia a suo zio”.
Nel 2004 viene nominato come sciamano; nel 2009 celebra Il Ritorno del Fuoco Sacro in Groenlandia.
Viene spesso chiamato “Uncle: zio”.
La sua peculiarità e la bellezza del suo insegnamento derivano dall’integrazione delle tradizioni di guarigione con gli antichi insegnamenti eschimesi: questo accade nei suoi cerchi – seminari intensivi e negli Aalaartiviit (riti nella capanna sudatoria); o nei workshops che hanno l’obiettivo di sciogliere il ghiaccio nei cuori degli uomini.
Al di là delle diverse culture e religioni, il suo lavoro lo ha portato in 5 continenti e in oltre 70 paesi del mondo (Sudafrica, America del nord / del sud, Asia, Artico europeo, Russia, Siberia).
In congressi e convegni in giro per il mondo, parla di: ambiente, cambiamento climatico, problemi degli indigeni.
Ormai famoso per il suo impegno per l’armonia interculturale, tiene conferenze nei più diversi ambiti: scuole, università, prigioni, simposi di medicina e scienza, organizzazioni di carattere spirituale o politico.
Nei due giorni di seminario esperienziale, lo sciamano si fa conoscere – e ci permette, ci aiuta a conoscerci – sempre di più.
Se il tema fondamentale è quello di vivere in semplicità, l’obiettivo viene pienamente raggiunto, attraverso l’invito a lasciare andare gli orpelli e i condizionamenti di uomini urbani, abitanti delle città, immersi, nutriti da tecnologia e artificio.
I momenti emotivamente più coinvolgenti sono dati dall’uso del tamburo e dalla cerimonia del fumo, cui assistiamo e a cui lo sciamano si accinge, dopo la preparazione del suo altare.
Il suo tamburo – il tamburo eschimese – ha la forma di un grande cerchio, dove inizio e fine si incontrano e si annullano a vicenda.
Ciò sta a significare che anche fra noi non esiste divisione, ma connessione, poiché al cerchio apparteniamo tutti.
Tutti insieme battiamo sul tamburo, ognuno col suo ritmo, ma insieme creiamo una sola musica: la musica che nasce dal battito del cuore.
La cerimonia del fumo o suffumigio è una cerimonia di purificazione, che ci collega a una tradizione spirituale molto antica, presente in tutte le culture e le religioni.
Essa ci permette di collegarci alla saggezza e alle proprietà terapeutiche delle piante, bruciandole e lavorando con il loro fumo.
L’altare preparatorio è un altare particolarissimo: colorato e ricco di oggetti / memoria e di oggetti simbolo, che lo sciamano ci presenta, girando tra i partecipanti, quasi in un colloquio confidenziale a tu per tu, con ognuno di noi.
Forse esercitare l’arte della vita consistenella ri/trovata capacità di affidarsi alla nostra innata intuizione, alla naturalezza, affidandoci (e fidandoci) alla sapienza collettiva che ci proviene da chi ci ha preceduto e che è infine la vera saggezza.
L’ARTE È VITA – LA VITA È ARTE
Seminario esperienziale con ANGAANGAQ ANGAKKORSUAQ
57 EVENTS Viale Monza 57 MILANO
30 e 31 Marzo 2019
Per informazioni (per approfondire la conoscenza di Angaangaq Angakkorsuaq e avere dettagli sui prossimi eventi in Italia e in Europa), visitare il suo sito: http://icewisdom.com/it
aldengunde.mueller@icewisdom.com