Con Enrico Bonavera nel ruolo del “batocio” rinasce uno splendido Arlecchino al Piccolo Teatro di Milano: uno spettacolo che si rivela un autentico trionfo
Questo spettacolo, diventato leggenda, ha un’età ragguardevole di ben 77 anni e ha girato per il mondo: dalla Cina alla Siberia, dalla Nuova Zelanda al Sudamerica ed è stato proposto in 11 edizioni.
Enrico Bonavera, nella parte della grande maschera della Commedia dell’Arte, è erede del ruolo che fu di Marcello Moretti e poi di Ferruccio Soleri, dal 1963 al 2018.
Il suo attuale ritorno sulla scena avviene nel giorno esatto (24 luglio 1947) del suo debutto, che segnava la chiusura della prima stagione di Via Rovello.
Stefano De Luca, che, ispirandosi alla regia di Giorgio Strehler, la riprende e ne fa una nuova edizione, così si esprime: «Stiamo per imbarcarci in una macchina del tempo, che ci porterà a visitare un mondo teatrale ”antico”. Niente schemi, proiezioni, effetti luminosi e sonori…Arlecchino, spettacolo corale …la lingua è un continuo intrecciarsi di dialetti».
Ed è così che, ancor oggi, siamo di fronte a un capolavoro, una fenice che rinasce dalle ceneri e ammalia e meraviglia.
Assistiamo alle movenze, ai motteggi, alle espressioni mimiche facciali dei personaggi, in un affresco coloratissimo, dove tutti si muovono in un sincrono perfetto.
Duetti, minuetti, incontri, scontri, bisticci, baruffe e riappacificazioni danzano in una partitura vivace e divertentissima.
Un coro di personaggi che si affollano, si alternano nella parte; smarriscono (o fingono di smarrire) addirittura le battute del copione…ma c’è una suggeritrice- madre , che interviene al momento opportuno, che dà il “là” all’inizio dei tre tempi (per un totale di 185 minuti) e accende la fila di lumi sulla linea retta del palcoscenico.
Qui pochi oggetti di scena, solo luci: due personaggi di spalle, che reggono candelabri, segnano il varco di una “porta”.
Altro sarebbe superfluo: bastano loro, gli attori: funamboli, acrobati abilissimi nel reggere il ritmo veloce, sfrontato, inesauribile della Commedia.
Guardiamo in un caleidoscopio mille colori; e intanto la miscela dei diversi dialetti è una lingua che ridisegna il mondo.
Produzione: PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO d’EUROPA
Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni
Con: Enrico Bonavera
e gli Allievi diplomati della scuola di teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro di Milano
Regia: Giorgio Strehler ripresa da Stefano De Luca
Scene: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Musiche: Fiorenzo Carpi
Milano, Piccolo Teatro Grassi, via Rovello 2
Mercoledì 24 luglio 2024
INFO: Piccolo Teatro di Milano