Prodotto da Art Vibe e distribuito da Nexo Digital, è uscito il film documentario Amma’s Way per la regia di Anna Agnelli, proiettato nelle sale cinematografiche dal 2 al 4 maggio
Il vero nome di Amma (così è conosciuta da migliaia di persone al mondo) è Mata Amritanandamay e si può considerare una grande leader spirituale e, insieme,una grande eroina umanitaria.
Nata in Kerala, nel sud dell’India nel 1953, da una modesta famiglia di pescatori, in un piccolo villaggio ribattezzato in suo onore con il nome di Amritapuri, Amma studia solo fino alla quarta elementare e già allora si prodiga per il bene degli altri.
Porta tutto quello che ha ai più bisognosi, medita di notte e tante persone vanno da lei in cerca di conforto,
Per questo -come ci viene raccontato nel film dalla sorella-, la sua famiglia fatica ad accettarla, pensando che sia matta. Amma (madre), così preferisce farsi chiamare, è nota in Occidente per il suo darshan: l’abbraccio che benedice.
Sono infatti oltre 39 milionile persone che Amma ha abbracciato finora. L’energia che la muove parte dal cuore, poiché il compito che si è data consiste nel prendersi cura, ispirare, sostenere, potenziare il prossimo. Così gira il mondo e abbraccia, per ore, senza mai stancarsi, migliaia di persone, che si mettono in coda, ad una ad una.
La regista torinese, dopo averla incontrata, ha sentito il bisogno di catturarne l’essenza e così dice: «Amma’s Way è l’unica via da seguire se vogliamo vivere felici, in armonia gli uni con gli altri, con la natura».
Amma, infatti, ha cercato di promuovere un modello di umanità fondato sull’altruismo. Sua è una compassione senza limiti, capace di trasformare l’amore in azione, con effetti a volte “miracolosi”.
Attraverso “Embracing The World” (abbracciando il mondo) e “Mata Amritamandamay Mat”, creata nel 1981, come organizzazione internazionale con finalità caritatevoli, Amma ha creato ospedali, istituzioni scolastiche, case di accoglienza per tutti i diseredati del mondo, aiutando il prossimo indipendentemente che sia indù, musulmano, cristiano o non credente, poiché la sua religione è l’amore.
Tra queste opere, spiccano l’ospedale più grande di tutta l’India e la lotta sul campo per l’emancipazione della donna, l’ecosostenibilità, la difesa dell’ambiente; la fornitura di assistenza sanitaria gratuita, riparo e soccorso dopo i disatri naturali.
Dice Amma: «Non vedo nessuno diverso da me stessa. Un continuo flusso di amore scorre da me verso tutta la creazione. Questa è la mia innata natura. Il dovere di un medico è di curare i pazienti. Allo stesso modo il mio dovere è consolare chi soffre».
Tutto questo mostra, racconta il film: un autentico documentario su Amma, il suo ashram e la vita quotidiana che lì si svolge; ma anche i numerosi racconti dei suoi più stretti collaboratori o di chi decide di affiancarsi a lei temporaneamente o di soggiornare nell’ashram.
Difficile descriverla o classificarla, ma facile ammirarne la forza, l’integrità, la verità del suo grande amore.
Come riflette la regista: «In un momento come questo, in cui il contatto fisico è stato messo a dura prova dalla pandemia, l’abbraccio di Amma assume una forza ancora più sconvolgente».
Amma’s Way (Un Abbraccio al mondo)
Regia di Anna Agnelli
Distribuzione Nexo Digital
Uscita: 2 maggio 2022, al cinema fino al 4 maggio