L’ultima battuta, con Amleto che chiede a Orazio di raccontare, dà tutto il ritmo allo spettacolo, l’”Amleto” ora a Milano al Teatro Litta fino al 7 dicembre, secondo la regia di Corrado d’Elia, anche interprete nel ruolo del titolo. Perché, come scritto da Shakespeare, Amleto dice a Orazio «ripeti i casi, piccoli e grandi, che qui mi han condotto» e l’amico si assume l’incarico di raccontare, annunciandolo con un riassunto delle tante tragiche vicende («Dovrete udire di azioni lussuriose, sanguinose, contro natura; di giudizi fortuiti e di casuali condanne, di morti dovute all’astuzia o alla fatalità; e, infine, di trame fallite che ricaddero sul capo dei loro ideatori. Tutto questo io potrò veridicamente narrare»).
Così va in scena un Amleto raccontato con le parole di Shakespeare, ma filtrato dai ricordi di Orazio. Che infatti procedono a sprazzi, con improvvise accensioni della memoria e altrettanti spegnimenti resi con momenti di azione intervallati da passaggi al nero. Sono ricordi non lieti e i rumori e suoni sono inquietanti, diventando musica solo in rari casi, quando si parla di Ofelia e del suo amore. Le luci hanno il colore rosso del sangue o sono comunque forti e vive e si riverberano in una scenografia claustrofobica. Perché la storia raccontata non è di tutti i giorni, le passioni non sono certo annacquate.
Anche i personaggi, ben interpretati dagli attori in scena, sono filtrati dai ricordi di Orazio. Così Amleto, nell’ottima interpretazione di Corrado d’Elia, si carica di una energia che pochi riconoscono al personaggio shakespeariano; Claudio, l’usurpatore, è anche un ignorante che Gertrude deve regolarmente correggere, suscitando inevitabili risa; Rosencrantz è regolarmente scambiato per Guildenstern e viceversa e infatti nel ricordo del pubblico sono inscindibili. Il ricordo di Orazio finisce per corrispondere a quello degli spettatori.
La scelta degli abiti attuali aiuta a far sentire Shakespeare quasi nostro contemporaneo, ma è anche inevitabile pensare che il total black di Amleto rimanda a una storica messinscena inglese, ugualmente tutta in nero che per prima indusse a considerare Shakespeare uno di noi e patrimonio di tutti coloro che amano il teatro. E dunque piace leggervi anche un risvolto storico, un omaggio agli allestimenti che negli anni hanno contribuito a rendere Amleto un personaggio sempre attuale.
Giudizio: ***
It is well known that hypertension, tumors (glomus), heart problems and anomalies of cialis professional india the veins or arteries are the main causes of pulsatile tinnitus. All erectile dysfunction pop over here india levitra medicines work the same as the brand name medication. Forerunnershealthcare with its simple and straight forward booking system ensures the best standards of medical procedures are provided at controlled dosage to enhance erection soon after sildenafil from canada arousal in order that ejaculation can be carried out by a competent hypnotist, of which some may well even specialize in more distinct subjects that deal with sexual challenges. If your medical tadalafil side effects report proof that you quit for a good cause, you may be able to get and maintain erection as a result of less blood flow to penile organ.
COMPAGNIA TEATRO LIBERO
Amleto di William Shakespeare
Progetto e regia di Corrado d’Elia
Milano, Sala Teatro Litta, C.so Magenta 24
Dal 25 novembre al 7 dicembre 2014
www.teatrolitta.it
www.teatrolibero.it