Foto di scena © Alice LongoniDici fucsia e pensi a un colore. Bello, allegro, ma un colore. Al massimo pensi al fiore (dal color fucsia, appunto). Con “Adoro il fucsia” si va ben oltre. Si infrangono i pregiudizi. Il fucsia è un insieme di azzurro e di rosa, due colori che appaiono dunque non così nettamente distinti. Azzurro = lui, rosa = lei e fucsia? Lei poi ha tanti risvolti maschili, lui ha i suoi risvolti femminili: ce lo esemplificano i due attori grazie ai costumi. A lei può piacere assumere atteggiamenti che l’abitudine definisce maschili, come lui può invidiare qualcosa che la consuetudine identifica come tipicamente femminile. Che le identità non siano così schematicamente definite “Adoro il fucsia” ce lo dice subito con una metafora. Una lei e un lui emergono all’inizio dello spettacolo da una montagnetta di palline di polistirolo: e chi li aveva individuati? Loro si camuffano: lei si veste da uomo, lui da donna e non c’è niente da stupirsi. Since they increase blood supply and regulate circulation while balancing the body out for sex, they naturally help you get a larger, thicker and bigger erection. purchase viagra mouthsofthesouth.com mouthsofthesouth.com cialis 20 mg Online service provider offer a plenty of products out there that can be of great help as following precautions can be of great help to the sufferers of erectile dysfunction. However, due to the record number of people currently unemployed, many are having to either turn up empty handed or struggle with insurance companies who do not want to see that in time of supplying order mouthsofthesouth.com samples viagra cialis. If you have received spam emails visit this link levitra generika or cheap software, then you’ve seen this in action. Se diciamo fucsia a questo punto possiamo pensare non solo a un colore (e un fiore): possiamo pensare a chi si sente in un corpo dalla sessualità che non gli appartiene. Si ribella ed è giusto che sia accettato.Tutto questo è suggerito/raccontato agli spettatori coinvolgendo tutti i mezzi espressivi: prosa, canto, ballo, ma anche proiezioni, colori, costumi, proposta di test, lettura di oroscopi. Si va da Umberto Balsamo di L’angelo azzurro («Se sei tu l’angelo azzurro / questo azzurro non mi piace») a Boy George. La zebra è a pois, Bambi è un cerbiatto e dunque un travestito e alle convenzioni è bene dare un calcio. Siamo in un modo di concepire il teatro che va ben oltre la tridimensionalità: usa tutti i mezzi espressivi, diverte – e il pubblico ride –, stupisce, coinvolge. E fa pensare, perché il fucsia è un gran bel colore e lo si ottiene miscelando azzurro e rosa, come in una proiezione viene mostrato unendo due vernici dei due colori diversi: si mescola, si agita ed ecco il fucsia. Bello. Non è solo azzurro, non è solo rosa e ha diritto di esistere nello stesso modo. Chiede di essere guardato, senza chiedere di annullare gli altri colori. E così gli attori in scena sono tre: lui/lei, lei/lui e un transessuale, che alla fine sembra accettarsi, senza più bisogno di vestire quei panni da drag queen con i quali fin dall’inizio era intervenuta, giocando a creare uno spettacolo sopra le righe.

Con questa prima milanese il CRT nella sua sede del Salone ribadisce la sua vocazione a proporre un teatro che sa essere spettacolo, divertimento, momento di risata, per andare ben oltre e suggerire dei temi importanti e invogliare a pensare, uscendo dal foyer.

Giudizio: ***

Produzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro – uno spettacolo di Elea Teatro/Industria Scenica in collaborazione con Materiali Scenici – con il supporto produttivo di Residenza Idra

Adoro il fucsia di Serena Facchini, Ermanno Nardi, Francesco Angelo Ogliari

Prima milanese

Con Alessandro Claudio Costagliola, Serena Facchini, Ermanno Nardi

Assistente alla regia: Marcella Finazzi

Light designer Matteo Cavenaghi

Registrazioni audio: Federico Mammana

Contributi video: Roberto Polimeno

Tecnico: Marco Grisa

Milano, Teatro CRT Salone, via Ulisse Dini 7< /span>

Fino al 28 ottobre 2012

www.teatrocrt.it