di Marco Baliani e Ugo Riccarelli
regia Marco Baliani
2/3 marzo 2011 Teatro Biblioteca Quarticciolo
4/5 marzo 2011 Teatro Tor Bella Monaca
scene e costumi Carlo Sala
musiche Mirto Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
con
Patrizia Bollini, Daria Deflorian, Gabriele Duma, Simone Faloppa, Renata Mezenov Sa, Mariano Nieddu,
Alessio Piazza, Naike Anna Silipo, Alexandre Vella.
Produzione Teatro di Roma
Nei Teatri di Cintura è di scena “La Repubblica di un solo giorno” di Ugo Riccarelli e Marco Baliani, che ne cura anche la regia, una produzione del Teatro di Roma che si inserisce nel progetto dedicato al centocinquantesimo anno dell’Unità d’Italia dal titolo “Fratelli di Storia”. La Repubblica di un solo giorno” sarà in scena mercoledì 2 (ore 21.00) e giovedì 3 marzo (ore 10.30) al Teatro Biblioteca Quarticciolo e venerdì 4 (ore 10.30) e sabato 5 marzo (ore 21.00) al Teatro Tor Bella Monaca.
Uno spettacolo che è una lezione di storia scritta a quattro mani dal premio Strega 2004, Ugo Riccarelli, e dal grande rappresentante del teatro di narrazione in Italia, Marco Baliani.Un affresco storico che racconta con la forza del teatro la materia profonda degli uomini, le loro alte aspirazioni, la civiltà del diritto sono che oggi più che mai importanti e valide, e che per la loro delicatezza, per la loro vitalità, hanno sempre bisogno di studio e di attenzione, di memoria e di cura che possa ricordare i valori fondanti di un vivere civile, affinché quello che siamo riusciti a costruire, a far durare nel tempo, non si sciolga come una Repubblica di un solo giorno.
“La Repubblica di un solo giorno” si riconduce alla storia della Repubblica Romana del 1849, a una vicenda appassionante e “forte”, densa di significati e di qualità, dall’aspetto romantico eppure moderno, durante la quale, seppur per un breve spazio di tempo, si è data dimostrazione di come sia possibile “costruire” una repubblica, sostenerla con dei valori autentici, davvero democratici. Un episodio appassionante della Storia del nostro Paese. Appassionante e allo stesso tempo, per le sue modalità, per l’importanza delle sue caratteristiche, poco conosciuto alla grande massa degli italiani.
L’avventura della “Repubblica dei Briganti”, come venne definita dai sostenitori del Papa Pio IX, ha tutte le caratteristiche di plot e di “casting” per una narrazione da tenere incollate le persone, alle immagini e alle parole. Uno scenario come quello della città di Roma. Along with specifically fighting cancer, some of the other amazing miraculous benefits you’ll reap from cordyceps are: respiratory infections like chronis bronchitis reproductive problems and sexual dysfunctions kidney disorderes coughs, colds, flu asthma hepatitis B bladder infections & urinary problems heart disease high cholesterol low online cialis pills Going Here circulation & irregular heartbeats liver disorders muscle weakness chronis fatigue & low energy levels dizziness Increase Immune Function Anti-Aging Effects Improved Stamina. Sexual disorder has become rx generic viagra a leading threat in men; this medicine cause rush of blood to the penile region and eventually causing steel hard erection duly needed for satisfactory performance in bed. http://appalachianmagazine.com/2016/06/17/dui-arrest-made-in-deadly-martinsburg-accident-around-time-of-tornado/ purchase viagra Here, incrementalism and reciprocity are the keys. The brain acts more like a conductor of the symphony, coordinating the various tadalafil cost organs. Personaggi come Mazzini e Mameli, Garibaldi e Anita, il Papa e i Borboni, l’esercito francese comandato dal terribile Oudinot e un gruppo di giovani eroi romantici pronto a immolarsi per l’indipendenza e la libertà. E poi, il popolo minuto di Roma, quello che le ha viste tutte e a tutto è avvezzo, sottomesso al governo papale, attanagliato dalla miseria e dalla fame, preda di un disincanto che, una volta tanto, si sgretola in una forma di orgoglio, di prima resistenza verso la palese ingiustizia che un esercito straniero, a parole difensore della democrazia, va a compiere per motivi di prestigio politico, per una politica estera che, come sempre, giustifica ogni ragione di Stato. E in mezzo a tutto questo il valore profondo, vero, dei fatti, dello studio, della discussione che porterà a formulare una carta costituzionale di sorprendente modernità, base di molte altre che verranno, compresa quella della Repubblica Italiana fondata sul lavoro e nata dalla Resistenza. Una Repubblica che durerà lo spazio di un sogno: il giorno stesso in cui la Costituzione sarà presentata sulla Piazza del Campidoglio bardata a festa, dalle pendici del Gianicolo i francesi scenderanno a prendere possesso della Città Eterna per restituirla al Papa. La città, i suoi muri, la sua materia, sarà, come si dice, normalizzata, ma come scrisse Mazzini, i briganti avranno dimostrato che è possibile autodeterminarsi, lottare contro la tirannia, discut
ere e democraticamente fondare un sistema di vita che riconosca dignità e cittadinanza a ogni persona.
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