Foto: Francesca Bianco © Teatri Possibili

IL SOGNO DI IPAZIA

Regia di Carlo Emilio Lerici

di Massimo Vincenzi

con Francesca Bianco

voce fuori campo di Stefano Molinari

musiche di Francesco Verdinelli

“Bruciano il mio corpo e i miei scritti

perché non vogliono che resti nulla di me.

Ma si sbagliano.

Il pensiero non brucia. Ricordatelo”.

Dopo il grande successo riscosso nella scorsa stagione, Il sogno di Ipazia torna a Teatro Libero. Uno spettacolo che lascia il segno e che riporta alla luce una testimonianza fondamentale per la società attuale, che fatica a credere in qualcosa.

Il sogno di Ipazia torna per il pubblico di Teatro Libero, dopo essere stato applaudito a Milano, Roma e in molte altre città italiane.

“Immaginate un tempo quando il più importante matematico e astronomo vivente era una donna.

Immaginate che abbia vissuto in una città così turbolenta e problematica come sono oggi Beirut o Baghdad. Immaginate che questa donna abbia raggiunto la fama non solo nel suo campo specialistico, ma anche come filosofo e pensatore religioso, capace di attrarre un largo numero di seguaci.
Immaginatela come una vergine martire ma non per la sua Cristianità, ma da parte dei Cristiani perché non era una di loro.
E immaginate che il colpevole della sua morte sia stato accolto tra i santi più onorati e significativi della Cristianità.
Non avremmo dovuto sentirne parlare? La sua vita non avrebbe dovuto essere nota a tutti?
Avrebbe dovuto essere così, ma così non è stato”.

Terza stagione di repliche (quasi 150 ormai in tutta Italia) per uno spettacolo che grazie all’incredibile successo è divenuto un piccolo “caso” nel panorama nazionale.

La figura di Ipazia, dopo essere stata cancellata dalla storia per 1600 anni, è tornata alla ribalta grazie anche al film di Amenabar “Agorà”.

La sua vita e la sua tragica fine hanno fatto di lei un vero simbolo ed esempio per gli anni a venire.
Con la speranza che alla fine Ipazia ritrovi la sua giusta collocazione nella storia.

La storia

Se ragione e fede costituiscono i due binari paralleli lungo i quali si è mossa la storia dell’Occidente negli ultimi duemila anni, l’episodio più emblematico della contrapposizione fra queste due ideologie accadde nel marzo del 415, con l’assassinio di Ipazia (Alessandria d’Egitto circa 370 – 415 d.c.) detta “la musa” o “la filosofa”. Lo spettacolo racconta l’ultimo giorno di Ipazia. Well, maybe not http://respitecaresa.org/get-involved/ best viagra so simple. Being overall sexual health enhancer, its results are several which include help in big sexual problems like erectile dysfunction, premature ejaculations, impotence, infertility and few more. viagra online check out this link These herbs increase blood flow to the penis, relax penis muscles, increase the secretion of respitecaresa.org levitra 40 mg nitric oxide and encourage testosterone levels so that you not only get relief from their cardiovascular issues and diabetes, but it also helped them to treat ED. You can buy these herbal supplements from online stores, you must check out that whether original Shilajit herb http://respitecaresa.org/job/volunteer-services-intern/attachment/222/ cheap viagra is present within the supplements or not. Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte.
La narrazione è intervallata dal ricordo di una delle imprese “disperate” tentate dalla protagonista: salvare la biblioteca di Alessandria.Impresa che abbiamo preso come simbolo della sua intera vita.
A questo ricordo si alterna la voce progressivamente più violenta dell’autorità politica e religiosa. Partendo dal primo editto di Teodosio del 380 d.c. per arrivare ai veri e propri anatemi del vescovo Cirillo.Le uniche notizie su Ipazia ci vengono dalle lettere di Sinesio di Cirene: suo allievo prediletto. Il razionalismo di Ipazia, che non si sposò mai a un uomo perché diceva di essere già «sposata alla verità», costituiva un controaltare troppo evidente al fanatismo di Cirillo.

Uno dei due doveva soccombere e non poteva che essere Ipazia.

Informazioni, foto
e video anche sul sito
www.ipazia.biz

Dal 25 al 31 ottobre

Teatro Belli

Il sogno di Ipazia

Regia di Carlo Emilio Lerici

PREZZI BIGLIETTI

Intero: € 19,00

Ridotto Under 26: € 15,00

Ridotto Over 60 : € 11,00

allievi con TP CARD: € 10,00

ORARIO SPETTACOLI

Lunedì – Sabato: ore 21.00

Domenica: ore 16.00

ORARIO BIGLIETTERIA

Lunedì – Venerdì: 15.00 – 19.00

Domenica: 14.30 – 16.15

Biglietteria serale nei giorni di spettacolo: 19.00 – 21.15

PRENOTAZIONI:

È possibile prenotare nelle seguenti modalità:

– via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it

– online collegandosi al sito www.teatrolibero.it

-chiamando allo 02-8323126

È possibile acquistare online collegandosi ai siti:
www.vivaticket.it