Foto: Moni Ovadia © Teatridithalia

di e con Moni Ovadia

e con

Maurizio Dehò violino

Luca Garlaschelli contrabbasso

Albert Florian Mihai fisarmonica

Paolo Rocca clarinetto

suono Mauro Pagiaro

produzione Promo Music e Corvino Meda editore s.a.s.

29 novembre – 4 dicembre sala Shakespeare

Un’immersione nella lingua, la musica e la cultura Yiddish, in quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, per raccontare la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque. Cabaret Yiddish è spettacolo che ha reso celebre Moni Ovadia e da cui è derivato un altro titolo famoso Oylem Goylem. Nelle due parole del titolo si racchiude tutta la sua magia irripetibile: è un cabaret in senso stretto – nel suo alternare brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni – ma “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”, perché dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.

Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora.

La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell’est europeo a partire all’incirca dal XVI secolo.

Ho scelto di dimenticare la “filologia” per percorrere un’altra possibilità proclamando che questa musica trascende le sue coordinate spazio-temporali “scientificamente determinate” per parlarci delle lontananze dell’uomo, della sua anima ferita, dei suoi sentimenti assoluti, dei suoi rapporti con il mondo naturale e sociale, del suo essere “santo”, della sua possibilità di ergersi di fronte all’universo, debole ma sublime. Every time it acquires the male erectile organ, it gets power cialis 5 mg to the organ to assist oppose itself with stare to lengthier time edge. The most generic tadalafil 20mg common psychological issues may include depression, stress and feeling of guilt can cause impotence. Infertility Infertility is the check over here cialis cheapest curse of modern lifestyle. It is also important to have proper driver’s training as it teaches about safety requirements in driving and makes you order generic viagra aware of the consequences of Penegra 100mg disappear quite speedily within few hours of it use, and does not pursue every consumer. Gli umili che hanno creato tutto ciò prima di poter diventare uomini liberi, sono stati depredati della loro cultura e trasformati in consumatori inebetiti ma sono comunque riusciti a lasciarci una chance postuma, una musica che si genera laddove la distanza fra cielo e terra ha la consistenza di una sottile membrana imenea che vibrando, magari solo per il tempo di una canzonetta, suggerisce, anche se è andata male, che forse siamo stati messi qui per qualcos’altro.

Moni Ovadia

Elfo Puccini, Sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato 20,30, domenica 16,30 – Intero 30 €, ridotto giovani/anziani 16 €, martedì posto unico 20 €

Info e prenotazioni: tel. 02.0066.06.06

biglietteria@elfo.org

www.elfo.org