Dal 1° al 12 febbraio 2012
M’Arte Movimenti d’Arte
in collaborazione con il Palermo Teatro Festival
presenta
TI MANDO UN BACIO NELL’ARIA
prima nazionale
di Sabrina Petyx
regia Giuseppe Cutino
con Massimo Verdastro, Sabrina Petyx
movimenti di scena Alessandra Fazzino
scena e costumi Daniela Cernigliaro
disegno luci Marcello D’Agostino
assistente alle luci Daniele Settipani
aiuto regia Caterina Marcianò
si ringrazia La Vicaria di Emma Dante, Claudia Puglisi
durata 75’
…Dimenticherai. La vita è fatta così. Tutto si cancella col tempo. I ricordi si attenuano, il dolore diminuisce. Ti ricorderai di questi giorni come ci si ricorda di un uccello, di un fiore…
Una citazione dalla Trilogia della città di K, di Agota Kristof, è il ring, il filo spinato, il confine dentro cui si fronteggiano e si rispecchiano Lui e Lei, un uomo e una donna, i due protagonisti di Ti mando un bacio nell’aria
Torna a Milano la Compagnia M’Arte Movimenti d’Arte con il suo nuovo spettacolo Ti mando un bacio nell’aria, di Sabrina Petyx diretto da Giuseppe Cutino, in scena al CRT Salone in prima nazionale dall’1 al 12 febbraio.
Protagonisti un uomo e una donna, immersi in un tempo in cui ogni giorno nuovi eventi potrebbero portarci a spalancare la finestra e gridare le nostre ragioni, il nostro dissenso, il nostro voler una vita capace di somigliare a quanto avevamo sperato, desiderato, creduto.
Un tempo di tradimenti, di sogni infranti, di compromessi, di indifferenza.
Un tempo che dilaga, che avanza, che contagia le cose e noi lì che lo stiamo a guardare, che ci riempiamo la bocca di parole, di buoni propositi, di bei ricordi, di mille proposte che si potrebbero un giorno realizzare.
Un tempo in cui la ragione diventa schiava di chi se ne riempie la bocca con più voracità, senza nessuno che con forza sappia allungare le mani per ridarle onore e libertà.
Un match, una partita verbale con due antagonisti, LUI e LEI, che cercano di trovare una via d’uscita davanti alla fredda realtà dei fatti, ma che non ci riescono. E non riescono neanche a reagire, quasi fossero paralizzati dalla forza dell’ abitudine.
Chi siamo noi in questo tempo? Da quale parte abbiamo scelto di stare? Siamo davvero da un’altra parte? O siamo davvero così lontani da essere assenti?
L’indolenza nutrita di belle parole è un virus letale. Perchè fare non è uguale a non fare. Restare non è uguale ad andare. E poco importa cosa coltiviamo nel nostro orto dei “vorrei” e “dovrei”. Le intenzioni bastano solo per acquietare le coscienze più intorpidite.
Un contrasto racchiuso in una coppia prova a mostrarci, come uno specchio, una parte di quel che siamo, di quel che siamo diventati, di quello che vorremmo diventare. Di quello che non siamo in grado di fare. Di quello che abbiamo imparato a sopportare.
LUI e LEI, come due esemplari di genere umano, si dibattono, ciascuno nella propria quotidiana c
attività, soccombendo o adattandosi ad un immobilismo e ad un’amnesia, scritte nel destino, nel buon senso comune, nella ragione dei tanti.
Un match, una sfida, un gioco al massacro che si ripete e dal quale non si riesce a scappare, perchè, si sa, in un mondo in cui ogni reazione sembra aver perso di senso, “la cosa più difficile… è cominciare”.
NOTE DI REGIA
Una stanza/finto giardino, la scena; una coppia, legata da? una vecchia passione? una parentela? Un vincolo? Non si sa e forse non ha importanza. Sono LUI e LEI. Due modi di vedere la vita in maniera così diversa tanto da risultare uguale. Fuggire dall’altro per sfuggire a noi stessi? Rimanere con l’altro perché non c’è altra via di uscita? Non esiste carnefice e non esiste vittima. Esiste quasi una camera della tortura, una gabbia, una pista da ballo, un’ arena, un campo da gioco, la stanza di una casa qualunque, in cui ogni volta tentiamo di vivere la nostra vita, che, oramai, sentiamo non ci appartiene più.
Fin dalla sua costituzione M’Arte ha fatto dei suoi spettacoli un’occasione di incontro con artisti diversi fra loro, ma legati fortemente alla Compagnia da un sentire comune, tanto da entrare a farne parte come in una famiglia, che ogni volta si allarga sempre più. Anche l’incontro con Massimo Verdastro, quindi, non è casuale. Il suo essere stato per anni Artista Palermitano, la comune frequentazione di spazi, di gesti, di intenti, la sua passione per la drammaturgia contemporanea e, soprattutto, la forte amicizia che ci lega da anni, hanno reso naturale che fose LUI, il protagonista maschile di Ti mando un bacio nell’aria.
Con Ti mando un bacio nell’aria la parola torna ad essere protagonista assoluta in uno spettacolo di M’Arte e la scelta, quindi, di Verdastro, ci è sembrata in sintonia con ciò che volevamo stavolta rappresentare; in un’epoca in cui la tendenza è destrutturare la parole, vogliamo andare controtendenza, restituendo la costruzione del verbo insieme ad un uso del movimento e del corpo, modalità che hanno caratterizzato l’espressione della compagnia in questi anni.
Giuseppe Cutino
M’ARTE MOVIMENTI D’ARTE
La compagnia, nata a Palermo nel marzo 1999, vincitrice del Premio Scenario 2003 con lo spettacolo Come campi da arare, ha realizzato ad oggi una ventina di spettacoli, riuscendo ad imporsi tra i protagonisti della giovane scena palermitana. Fondata da Giuseppe Cutino, Sabrina Petyx e Sabrina Recupero, allievi di Michele Perriera e membri della sua stessa compagnia Teatro Teates, e Fabrizio Ruffino, M’Arte Movimenti d’Arte, dotata di un corpo ed un’anima in continuo divenire, si è trasformata ed è cresciuta nel tempo, grazie all’incontro di diversi artisti, attori, danzatori, registi, scenografi, costumisti, quali Caterina Marciano, Daniela Cernigliaro, Roberto Rebaudengo, Tatu La Vecchia, Simona Morresi, Mariano Tufano, Ester e Maria Cucinotti, Serena Barone, Filippo Luna.
Nel 2002 l’incontro con Alessandra Fazzino, danzatrice-coreografa, apporta nuovi stimoli creativi, che inducono il gruppo ad orientare il proprio lavoro verso una nuova ricerca di scrittura scenica, rivolta ad ottenere una completa sinergia fra immagini, suono, parola e movimento, capaci di agire con guizzi e astrazioni all’interno di quel rigore tematico e stilistico propri della poetica di M’Arte.
Nel 2003 la compagnia ottiene, con tre differenti progetti, Lux et tenebrae, Deposito bagagli e Come campi da arare, rispettivamente il sostegno di Culture 2000 e del D.B.M. (Danse Bassin Mediterranee), la menzione speciale Enzimi 2003 ed infine, come già detto, il Premio Scenario 2003.
Giuseppe Cutino e M’Arte Movimenti d’Arte organizzano le rassegne Quintessenza e Saldi di fine stagione presso i Candelai di Palermo e il festival Artisti per Alcamo ad Alcamo.
La compagnia è socia di Associazione Scenario.
Dopo i primi lavori basati su testi della drammaturgia classica e contemporanea, M’Arte ha messo in scena testi originali di Sabrina Petyx dal 2001. Volevo dirti (2006), testo finalista Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008, e La signora che guarda negli occhi (2008) sono tra gli ultimi spettacoli realizzati dalla compagnia, che raccontano “un teatro di regia, di testo e d’attore, che, fra reciproche invasioni di campo, scopre la poetica del frammento… dove i dialoghi non raccontano, ma intrecciano brani di esistenze colte per immagini lacerate e folgoranti. Personaggi tratteggiati per linee emotive, dai confini biografici incerti, portatori di drammi senza luogo e senza tempo, in lotta per la sopravvivenza, in fuga da guerre e naufragi… portatori di un dolore senza risarcimento, eppure ritratti con l’ironia e la musicalità di una lingua intonata sulla metrica palermitana”.
(M’Arte. I teatri di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx, a cura di Cristina Valenti, Roma, Editoria e Spettacolo, 2008).
Volevo dirti e La signora che guarda negli occhi sono stati festeggiati da critica e pubblico sul palcoscenico del CRT Salone nella stagione 2009-2010.
Ultimo spettacolo della compagnia Ti mando un bacio nell’aria, prodotto in collaborazione con il Palermo Teatro Festival.
GIUSEPPE CUTINO
Attore e regista di prosa e di lirica, diplomato presso la scuola di Teatro Teates diretta da Michele Perriera (1983-1985), fonda nel 1999 la compagnia M’Arte Movimenti d’Arte con Sabrina Petyx e Sabrina Recupero.
Attore, regista, assistente alla regia, mimo in opere liriche, ha lavorato in diverse produzioni con Michele Perriera, Filippo Crivelli, Sandro Sequi, Roberta Torre, Pier Francesco Mastrini, Salvo Tessitore, Massimo Verdastro, Fabio Sparvoli. Tra le sue importanti collaborazioni ricordiamo quella con Emma Dante al suo debutto nella lirica al Teatro alla Scala il 7 dicembre 2009 con la Carmen di Bizet. If continued with nausea or dizziness during sex, buy cialis online chest pains, take instant medical suggestion. The condition can be caused by various diseases, injuries loved that purchase cheap viagra or other factors. Here are a few causes that bring inability for men and cause impotency https://regencygrandenursing.com/testimonials/letter-testimonials-joanne order cheap levitra even during the young age. Female Strap Ons! viagra for women uk This toy gives the G-spot the right attention.
Tra le sue regie Il Killer Disney di P. Ridley (Teatro Teates), Interferenze da A. Bennett (M’Arte), Lisciannira di A. Pezzullo (Trimotria), La casa dalle porte rosse (Teatrinstabili). Nella lirica firma la regia di Addio del passato, sua personale riscrittura della Traviata di Verdi, che ottiene uno straordinario successo in India dopo aver debuttato a Palermo e nella Valle dei Templi di Agrigento.
In qualità di attore ha preso parte a I Pavoni, testo e regia di Michele Perriera (Teatro Biondo-Festival sul ‘900), come mimo per il bicentenario della nascita di Donizetti ha preso parte alla messa in scena de L’elisir d’amore al San Carlo di Napoli, con protagonista Luciano Pavarotti, regia di F. Crivelli.
Con Alessandra Fazzino firma la regia degli spettacoli Lux et tenebrae (sostenuto anche dal D.B.M Dance Bassin Mediterranee) e Come campi da arare, Premio Scenario 2003. Tra gli ultimi spettacoli Volevo dirti di Sabrina Pertyx, che ha debuttato al Festival Metamorfosi di Cascina nel giugno 2006 e La Signora che guarda negli occhi di Sabrina Petyx, che ha debuttato nel 2008.
Insieme a Clara Gebbia inizialmente e ad Alessandra Luberti successivamente è co-direttore artistico della rassegna di Teatro Contemporaneo Quinte(S)senza presso i Candelai di Palermo ed è inoltre ideatore e direttore artistico del Festival Artistiperalcamo. Suo il progetto Saldidifinestagione, che riunisce in un’unica serata circa 70 artisti che si esibiscono per poche fiches tutti insieme contemporaneamente, diventato un appuntamento annuale ai Candelai di Palermo, come festa di fine stagione della rassegna Quinte(S)senza. Suo anche il progetto Band’hit!, serata di musica con la Banda Maestro Gabriele Asaro di Paceco, diretta da Roy Paci, che ha ospitato, tra i vari artisti, Antonella Ruggiero, Mario Venuti, Agricantus, Negrita, Gianni Gebbia, i Fratelli Mancuso.
SABRINA PETYX
Attrice diplomata presso la scuola di Teatro Teates diretta da Michele Perriera, frequenta corsi di perfezionamento con L. de Berardinis, G. Albertazzi, R. Bianchi, T. Salmon, M. D’Amburgo. Logopedista, segue anche dei seminari teorico-pratico presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano sulle tecniche della voce.
In qualità d’attrice prende parte a numerosi spettacoli con la regia di M. Perriera, tra cui I Fisici, Il Bicchiere della staffa, Anticamera, Morte per vanto (tutti prodotti dal Teatro Teates), I Pavoni (Teatro Biondo-Festival sul ‘900). Sotto la direzione di T. Salmon partecipa a L’assalto al cielo di R. Molinari. Lavora anche con E. Dante, G. Cutino, G. Borruso, L. Nattino.
Nel 2000 vince il Premio Vucciria con il racconto Vietato Tuffarsi pubblicato nella raccolta Trasgressori da Malatempora. Inizia a scrivere per il teatro, vengono così messi in scena L’arringa, tratto dal racconto La panne di F. Durenmatt, regia E. Dante (Sud Costa Occidentale), Soda Caustica e In sua assenza, regia di G. Cutino (M’Arte). Si cimenta anche come regista allestendo per M’Arte i suoi testi Vietato Tuffarsi, tratto dall’omonimo racconto, Deposito Bagagli (menzione speciale a Enzimi 2003). Nel 2003 vince con la compagnia il Premio Scenario con lo spettacolo Come campi da arare di cui è autrice ed interprete. Ultimi suoi testi teatrali Volevo dirti, La signora che guarda negli occhi, Ti mando un bacio nell’aria per la regia di Giuseppe Cutino.
Nel gennaio 2013 sarà protagonista, insieme a Sabrina Recupero, del nuovo lavoro di Emma Dante, prodotto dalla Sud Costa Occidentale, Crepi il lupo, andato in scena a Palermo nell’autunno 2010 sotto forma di studio col titolo Per guardarti meglio.
CRT SALONE
Via Ulisse Dini 7 – 20142 Milano
Telefono uffici: 02.881298
tram 3 e 15; autobus 79; MM 2 (Abbiategrasso – uscita Via Palanti)
INFO E PRENOTAZIONI
Da lunedì a sabato ore 16.00-19.00
Domenica un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
Tel 02. 89011644
Call center Vivaticket 899.666.805
www.vivaticket.it
ORARI
Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì ore 21.00
Venerdì ore 21.30
Sabato ore 19.30
Domenica ore 16.00
PREZZI
Intero € 16
Riduzione giovani fino a 25 anni € 11
Riduzione convenzionati € 14
Riduzione Anziani oltre 60 anni € 8