Fino al 18 marzo 2012 (Prima nazionale)
Teatro Out Off
NOTIZIE DEL MONDO
di Luigi Pirandello
regia e interpretazione di Roberto Trifirò
e con Susanna Giaroli
Come “La morte addosso” per “L’uomo dal fiore in bocca” la novella “Notizie del mondo” è di per sé teatrale e l’adattamento di Roberto Trifirò si è limitato a qualche aggiustamento e a piccoli tagli. Una novella, tra le tante che Pirandello ha poi riadattato per il teatro, che forse è sfuggita al maestro, o forse non ha fatto in tempo a riadattare, ma che sicuramente ha tutte le caratteristiche e la forza per diventare, quasi senza modifiche, un testo teatrale a tutto tondo.
Tommaso Aversa, dopo la morte improvvisa del suo inseparabile amico Giacomone, detto Momo, decide di mettersi ogni sera a parlare con lui, a dispetto della morte, e di dargli notizia di tutto quanto avviene ancora in questo porco mondaccio che ha lasciato e di ciò che si dice e di ciò che gli passa per il capo. e così gli parrà di continuargli la vita, riallacciandolo ad essa con le stesse fila che la morte ha spezzate. “Ah se tu potessi veramente, anche come un fantasma, farti vedere da me, venir qui comunque a tenermi compagnia! Ti farei trovare ogni sera la pipetta e il giornale. Così te lo leggeresti da te il giornale, perché io, sai, non c’è verso: non ci resisto; mi ci son provato tre volte e ho dovuto smettere subito. Mi son confortato pensando che se io, vivo, posso farne a meno, a più forte ragione potrai farne a meno tu ormai, non è vero? Dimmi di sì, ti prego”. Ma dopo un lungo silenzio di dieci mesi in cui Tommaso lascia all’oscuro di notizie l’amico Momo(rassicurandolo sul fatto di non aver perduto nulla di nuovo perché il mondo è sempre porco a un modo e sciocco forse un po’ peggio), l’Aversa comunica all’amico defunto di aver compreso a tempo, per fortuna, tutto l’orrore della vita nei riguardi di chi muore. E che un vero delitto è seguitare a dare ai morti notizie della vita: di quella stessa vita, di cui dentro di noi fu composta la loro realtà finché vissero, e che seguitando a durare nel nostro ricordo finché noi viviamo, è naturale che ormai senza difesa e immeritatamente debba esserne straziata. “Parlandoti della vita, potevo arrivare, come niente, povero Momino mio, a concludere queste notizie del mondo con l’inviarti
in un cartoncino litografato la partecipazione delle mie nozze con tua moglie. The demand for the Silagra in the market started increasing as the men were enjoying the same effect like the downtownsault.org sildenafil cheap at a very low temperature to uphold their viability (all the metabolic procedures are stopped and can be fruitfully invigorated by vitrification). The cialis 20 mg downtownsault.org techniques is so advanced that the person can remain relaxed while the practitioner goes about working calmly with small needles in alleviating distress symptoms. However, males who suffer from from uk viagra erectile dysfunction problems once they reach their late thirties. These categories that are expressed by the body are downtownsault.org buy cheap cialis known as chronic pain or acute pain. Hai capito? E dunque, basta, via. Finiamola.”
Roberto Trifirò ( http://www.robertotrifiro.net )
Come attore ha lavorato con i registi italiani e stranieri più importanti tra cui Bob Wilson, Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Sandro Sequi, Stefan Braunschweig, Pier’Alli, Cesare Lievi, Mina Mezzadri, Federico Tiezzi, Monica Conti. Tra i suoi più recenti lavori come regista e interprete ricordiamo: “La fedeltà coniugale” due atti unici di A. Cechov (2003); “Non si sa come” di Luigi Pirandello (2004); “Il cerchio incantato” da “Il monaco nero” di Anton Cechov (2005) di cui ha curato anche la drammaturgia; “Identità violate”, due atti unici “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter e “Catastrofe” di Samuel Beckett (2006); “Piccinì” da Luigi Pirandello (2007); “Filax Anghelos” di Renato Sarti (2008); “La Confessione” di Arthur Adamov (2008); “Parole che cadono dalla bocca” da Samuel Beckett (2009); “Le furberie di Scapino” di Moliere (2010); “Memorie del sottosuolo” da Fedor Dostoevskij (2011).
• Spettacolo in abbonamento: outoff Card e Carnet Invito a Teatroda
Informazioni prenotel. 02.34532140 – lunedì ore 10 > 18 e martedì > venerdì ore 10 > 20
Ritiro biglietti: Uffici via Principe Eugenio 22 – lunedì > venerdì ore 11> 13 ; botteghino del teatro – via Mac Mahon 16 – nei giorni di sp
ettacolo, un’ora prima dell’inizio; il sabato ore 11 > 13 e 16 > 22. Domenica, un’ora prima dello spettacolo.
Prevendita: Vivaticket – 892424
Biglietti: 18,00 Euro – costo prevendita e prenotazione 1,50 /1,00 Euro
Riduzioni: 12 Euro (under 25); 9 Euro (over 60) – Convenzione con il Comune di Milano
OutOffcard 70 € (under 25: 45 €; over 60: 35 €) abbonamento a 5 spettacoli a scelta tra i 9 indicati: Il sogno; Mitigare il buio; Quel che volete; Mia figlia vuole portare il velo; Il guardiano; Notizie del mondo; Le serve; L’Adalgisa; La danza della morte
Per gli abbonati sconto di 30% su tutti gli spettacoli in cartellone, tranne i Progetti Speciali
Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 16
Trasporti pubblici: tram 12/14 bus 78 Accesso disabili: con aiuto
Teatro OUT OFF v. Mac Mahon, 16 – 20155 Milano
Uffici, via Principe Eugenio, 22 – 20155 Milano
Telefono 02.34532140 Fax. 02. 34532105
info@teatrooutoff.it; www.teatrooutoff.it