di Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza
collaborazione drammaturgica Giacomo Fanfani
con Fulvio Cauteruccio, Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Umberto D’Arcangelo, Irene Barbugli
costumi Massimo Bevilacqua
luci e scene Loris Giancola
tecnico di scena Claudio Signorini
regia Fulvio Cauteruccio
prima milanese
Dal 3 al 10 ottobre 2012
Teatro Studio Krypton in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Terroni d’Italia, recitato in parte in italiano oltre che in calabrese, veneto, siciliano, lombardo, napoletano e piemontese, giunge all’allestimento conclusivo al Teatro Studio di Scandicci (Fi) dopo varie tappe e studi iniziati nel 2009.
Lo spettacolo ha come tema portante l’emigrazione dal Sud rappresentata come una delle più amare conseguenze dell’unificazione nazionale e delle scelte di politica estera del Conte di Cavour, le cui mosse diplomatiche Fedor Dostoevskij, nel diario del suo viaggio in Italia del 1870, criticò aspramente, rintracciando in esse la causa della “creazione di un regno di secondo ordine”.
Da Quarto fino alla caduta della piazzaforte di Gaeta, lo spettacolo ripercorre alcuni dei principali accadimenti, che hanno portato all’Unità d’Italia, utilizzando immagini video di repertorio e brani tratti dagli ultimi studi condotti sui carteggi del Conte di Cavour. Studi che suggeriscono di quegli eventi una nuova lettura e restituiscono dignità a una popolazione e ad una terra economicamente forte – nel 1856 all’Expo di Parigi il Regno Borbonico fu premiato come terzo stato più avanzato d’Europa – che venne insanguinata e saccheggiata in nome dell’unità. Il fenomeno del brigantaggio reputato fino ad ora negativamente, assume nello spettacolo la connotazione di una vera e propria lotta partigiana durata otto anni.
Terroni d’Italia è un lavoro che, pur non mettendo in discussione il valore inestimabile dell’unità nazionale, diventa un inno e un omaggio a quelle popolazioni, che hanno grandemente contribuito alla creazione dello Stato, ma che a tutt’oggi sono considerate sovente di serie B.
Basato su La storia di Pippu, attore d’arte drammatica, scritto a quattro mani da Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, Terroni d’Italia descrive le peripezie di Pippo, dal dopoguerra ai difficili anni ’70, attraverso il racconto di storie vere e del sogno di un uomo costretto ad emigrare a Nord dalla natia Sicilia, con il desiderio di fare l’attore, senza tuttavia riuscirci.
Attraverso Pippo entriamo, da moderni protagonisti, nel pieno dell’UNITA’ D’ITALIA e dei suoi fautori, da Cavour a Vittorio Emanuele II (nonostante fosse il I), da Garibaldi a Francesco II di Borbone e Maria Sofia, affiancati da sgangherati eroi risorgimentali, che combattono la loro guerra a colpi di ricette tradizionali in modo che nessuno si faccia male. Uno spettacolo che diverte e insieme fa riflettere sugli eventi che 150 anni fa dettero origine all’Italia dei Savoia e su tutto ciò che ne è conseguito. Ajanta Pharmacy produced many online cialis prescriptions delicious flavors of this medicine help to make treatment more enjoying. If you are willing to woo your partner with your new found confidence in your buy generic viagra sexual performance. After all, levitra generika they are also just selling products. These included Gaylord Perry, who pitched a no-hitter with the Giants in 1968; Juan Marichal, a pitcher with a pfizer viagra generic memorable high-kicking delivery; McCovey, who won the National League MVP cheap jerseys award in 1969, and Mays, who hit his 600th career home run in 1969. Oggi il Principe Emanuele Filiberto di Savoia canta sul palcoscenico di Sanremo e Pippo canta ancora su un treno di emigranti.
FULVIO CAUTERUCCIO
Dopo aver frequentato la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, lavora accanto allo stesso Gassman ed è diretto da registi quali Ronconi, Pagliaro, Piccardi, Sammartano.
Lavora stabilmente con il Teatro Studio Krypton, di cui è attore e regista, insieme al fratello Giancarlo Cauteruccio. Degno di nota il suo lavoro Roccu u stortu, rientrato nei 22 spettacoli dell’anno con un capitolo dedicatogli sul Patalogo, con numerose segnalazioni dei giurati per il premio UBU ed inoltre coprodotto da RAI2 e Raitrade nella sua versione televisiva del 2002.
TEATRO SALA FONTANA – Via Boltraffio 21 – 20159 Milano
Si raggiunge con i seguenti mezzi pubblici:
tram 3-4
autobus 82-90-91-92
metropolitana linea 3 Zara
INGRESSO
intero € 16
convenzionati € 12
under 14/ over 60 € 8
promozione speciale mercoledì posto unico € 12
ABBONAMENTI
Carnet 6 Ingressi – carnet di ingressi utilizzabili da più persone anche nella stessa sera € 87 – ridotto (convenzionati): € 66
Carnet Sud-Nord (Terroni–Ho visto un re–Diario di provincia) – tre spettacoli € 30
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
Tel. 02 69015733
BIGLIETTERIA
Apertura biglietteria nei giorni di spettacolo dalle ore 18, domenica dalle ore 14.
PRENOTAZIONI ON-LINE fontana.teatro@elsinor.net
RITIRO BIGLIETTI
Entro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Abbonati e acquisti on-line fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
PREVENDITA
ORARIO DEGLI SPETTACOLI
da martedì a sabato ore 20.30
domenica ore 16.00
Lunedì riposo