Foto: Luca Ronconi © Attilio Marasco

In cerca d’autore – Studio sui Sei personaggi dal 2 ottobre;

Il panico, nuova produzione del Piccolo, dal 15 gennaio;

Mistero doloroso dal 9 aprile. E La modestia per due mesi,

dal 13 febbraio dal 14 aprile, in tournée in Italia

Forte del successo registrato al Festival dei Due Mondi di Spoleto va in scena per due settimane, dal 2 ottobre al Piccolo Teatro Studio Expo, In cerca d’autore. Studio sui Sei personaggi.

E’ il primo dei tre spettacoli diretti da Luca Ronconi in programma al Piccolo nella Stagione 2012-2013, al quale farà seguito, dal 15 gennaio al 10 febbraio, la nuova, attesissima produzione del Piccolo: Il panico, un altro dei sette vizi capitali “ripensati” in chiave contemporanea da Rafael Spregelburd dopo La modestia, successo della scorsa Stagione. Nel cast di questo spettacolo, con il quale Ronconi prosegue la ricerca sulla Eptalogia dell’autore argentino, una decina tra i più riconosciuti talenti femminili della scena contemporanea italiana.

In aprile, allo Studio Expo, il terzo titolo, Mistero doloroso di Anna Maria Ortese, con Galatea Ranzi, mentre La modestia va in tournée per due mesi, dal 13 febbraio al 14 aprile, a Brescia, Prato, Siena, Pisa, Cesena, Torino, Piacenza, Trieste, Roma.

Piccolo Teatro Studio Expo

dal 2 al 14 ottobre 2012

In cerca d’autore

Studio sui Sei personaggi

di Luigi Pirandello,

diretto da Luca Ronconi

con gli attori diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” (2010 e 2011) Rita De Donato, Fabrizio Falco, Davide Gagliardini, Lucrezia Guidone, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Paolo Minnielli, Elisabetta Misasi, Massimo Odierna, Alice Pagotto, Sara Putignano, Andrea Sorrentino, Remo Stella, Andrea Volpetti, Elias Zoccoli

impianto scenico Bruno Buonincontri

luci Sergio Ciattaglia

direttore di scena Alberto Rossi

Produzione Centro Teatrale Santacristina in collaborazione

con Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Foto di scena Luigi Laselva

Orari: martedì e sabato ore 19.30 (salvo sabato 13 ottobre, ore 16 e 19.30);

mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00 (salvo domenica 7 ottobre, ore 16 e 20.30). Lunedì riposo

Durata: un’ora e 30 minuti senza intervallo

Il testo più affascinante e moderno di Pirandello, la lettura di Luca Ronconi, di impressionante lucidità e profondità, una prova interpretativa magistrale di un gruppo di giovani attori, selezionati tra i diplomati dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 2010 e nel 2011. In cerca d’autore. Studio sui Sei personaggi, risultato di due anni di lab
oratori tenuti da Ronconi a Santacristina, ha debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel luglio scorso, e arriva al Piccolo Teatro Studio Expo, dal 2 al 14 ottobre 2012, prodotto dal Centro Teatrale Santacristina in collaborazione con la “Silvio D’Amico” e il Piccolo Teatro di Milano.

“Nei Sei personaggi è come se Pirandello esplorasse le diverse possibilità della rappresentazione”, spiega Luca Ronconi. Un testo leggibile su più livelli, una sintesi del Novecento, fase in cui si procedette, soprattutto grazie all’opera di Pirandello, allo smantellamento della convenzione del teatro borghese. Lo studio sull’individuo, il problema dell’identità, il ruolo dell’artista – inteso come autore, attore, regista – la crisi delle istituzioni tradizionali, l’irruzione della psicanalisi, lo scompaginarsi delle forme artistiche. Per un cast di giovani attori in formazione, Sei personaggi è il terreno ideale sul quale mettersi alla prova.

“Questo testo di Pirandello”, aggiunge Ronconi, “costituisce dell’ottimo materiale didattico ed è l’occasione ideale per condurre un gruppo di giovani a comprendere un elemento essenziale del fare teatro: i personaggi che si accingono a portare in scena sono figure immaginate da un autore. Non devono pensare di ‘rappresentarli’: in quanto astrazioni sono irrappresentabili. Devono ‘recitare’, accedere alla modalità con cui ‘si sta’ nella mente di qualcun altro… un po’ come nel film Matrix. Da questo punto di vista, Pirandello può essere accostato anche a Spregelburd e al suo modo di rappresentare”.

“È l’unica via per valorizzare la genialità dell’autore siciliano”, conclude il regista, “l’invenzione teatrale straordinaria di cui è stato capace, la reinterpretazione, assolutamente contemporanea, del modo di intendere le categorie di spazio e tempo, da lui destrutturate e reinventate”.

Piccolo Teatro Strehler

dal 15 gennaio al 10 febbraio 2013

Il panico

di Rafael Spregelburd, traduzione Manuela Cherubini

regia Luca Ronconi

scene Marco Rossi

costumi Gianluca Sbicca

luci A.J. Weissbard

con (in ordine alfabetico)

Riccardo Bini, Francesca Ciocchetti, Clio Cipolletta, Elena Ghiaurov, Lucrezia Guidone, Fabrizio Falco, Iaia Forte, Manuela Mandracchia, Valeria Milillo, Maria Paiato, Maria Perez Pilar Aspa, Valentina Picello, Paolo Pierobon, Alvia Reale, Bruna Rossi, Sandra Toffolatti.

Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30 (salvo mercoledì 30 gennaio, ore 15); domenica ore 16.00. Lunedì riposo

In un mondo complesso, in cui a ciascuno di noi pare di vivere un’esistenza su più piani spaziali e temporali, tra economie impazzite e conflitti insolubili fra le nazioni, decodificare la realtà è diventato impossibile e vano. Attraverso questo testo di Rafael Spregelburd, Luca Ronconi ci dice che, se non possiamo capire, possiamo riprodurre e rappresentare questo caos in teatro, ricorrendo ai molti codici narrativi che la tradizione e i diversi media ci forniscono. Così, la storia di una strana famiglia alle prese con un’eredità chiusa in una cassetta di sicurezza di cui è stata smarrita la chiave e le parallele vicende di un’agente immobiliare prigioniera di un appartamento rifiutato da tutti perché infestato dagli spiriti e di un ensemble di ballerine che sta provando un nuovo spettacolo nel ricordo di una collega morta diventano una, mille, centomila chiavi che aprono altrettante porticine dalle quali spiare almeno una parte dell’indecifrabile commedia umana. Chi è morto non sa di esserlo, chi è vivo, naturalmente, non “vede” i morti ma si limita a percepirne la presenza: il panico attanaglia entrambi. Sullo sfondo – ma non troppo – la devastante crisi economica argentina dei primi anni Duemila, più indietro nel tempo, gli anni terribili dei desaparecidos, delle torture e degli assassini di stato. Tutto, anche ciò che di più tragico c’è, è sempre letto attraverso il filtro dell’ironia e della dissacrazione, ricorrendo alle lenti deformanti del cinema horror, della letteratura, delle telenovelas, della pubblicità, in un contesto in cui l’ideologia e la politica sono state sostituite dalla fiction.

This is a brief quotation from his comments on auscultation in double valve disease: “…for the mitral valves may be so altered as that no murmur whatever shall be produced during the passage of blood through them; and again the murmur from the aortic opening may be so loud, and also propagated downwards into the ventricle, as to obscure the mitral murmur, even should it exist.” A whey-derived bioactive peptide promotes. levitra generika 10mg pdxcommercial.com This drug has recently gained regulatory approval in many countries of Europe as it is a long awaited remedy for a problem
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Piccolo Teatro Studio Expo

dal 9 al 14 aprile 2013

Mistero doloroso

di Anna Maria Ortese

regia Luca Ronconi

con Galatea Ranzi

luci Pietro Sperduti

Produzione teatro Biondo Stabile di Palermo

in collaborazione con Centro Teatrale Santacristina

Foto di scena Luigi Laselva

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00 Lunedì riposo

Durata: 2 ore senza intervallo

Il testo della Ortese, rimasto inedito per anni e pubblicato soltanto dopo la morte della scrittrice, è già un’opera di culto della letteratura italiana. Accostato al Cardillo addolorato, che sembra anticipare nelle atmosfere e nei temi, Mistero doloroso, ambientato nella Napoli del Settecento, “perduta sotto un cielo di una luminosità di pietra preziosa, raccolta in un silenzio incantato”, è il racconto di un amore vissuto attraverso i turbamenti d’animo di una giovane donna, una ragazzina, che nel “diamante doloroso” del volto, di lunare bianchezza, reca le stimmate degli esseri appartenenti a un mondo celeste e inviolabile, che forse vivono sulla terra solo “per scommessa o per scherzo”. Florida, bellissima tredicenne figlia della sarta Ferrantina, si innamora di Cirillo, principe, nipote del re, forse un giorno erede del trono di Spagna.

Dal 13 febbraio 2013 in tournée

a Brescia, Prato, Siena, Pisa, Cesena, Torino, Piacenza, Trieste, Roma.

La modestia

di Rafael Spregelburd, traduzione Manuela Cherubini

regia Luca Ronconi

scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci A.J. Weissbard

con Paolo Pierobon, Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi

Produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa,

Festival dei Due Mondi Spoleto e Mittelfest,

su progetto di Santacristina Centro Teatrale

Foto di scena Luigi La selva

Durata: 2 ore e 45 minuti senza intervallo

“La commedia”, spiega Luca Ronconi “è enigmatica o ironica, a seconda dell’occhio con cui lo spettatore sceglie di vederla. Spregelburd prevede quattro attori, due coppie, per otto personaggi.

La vicenda, una storia di equivoci e di espedienti,
si svolge in un unico spazio, che indica due luoghi – e di conseguenza due tempi – diversissimi e lontani: Buenos Aires ai nostri giorni, forse un paese dei Balcani in un tempo passato”.

Il cast della Modestia vede la partecipazione di quattro interpreti d’eccezione del teatro italiano: Paolo Pierobon, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi e Francesca Ciocchetti, guidati dalla regia di Ronconi attraverso il molteplice cambio di ruolo e personaggio e nell’alternanza tra le due diverse situazioni sceniche evocate nel testo di Spregelburd. Occasione straordinaria per gli attori che debbono affrontare personaggi e mondi differenti, non solo interpretandoli, ma vivendo “uno spiazzamento” che li rimette continuamente in discussione, di fatto entrando nel racconto di Spregelburg come ulteriore segno della nostra crisi.

INFO: www.piccoloteatro.org