Foto di scena: Três dedos abaixo do joelho © VIE Festival ModenaSabato 1 giugno la nona edizione di VIE Festival giunge alla sua ultima giornata. Si inizia alle ore 15.30 al Teatro delle Passioni dove il coreografo e ballerino Jonathan Burrows e il musicista Matteo Fargion porteranno in scena Show and Tell, lezione performance dove esplorano le influenze che li hanno guidati nella loro ricerca artistica e nella costruzione del corpo dei loro celebri duetti. Sempre di Burrows e Fargion sono i duetti Counting To One Hundred e One Flute in scena presso il Cinema Teatro Italia a Soliera alle ore 20.00. Counting to One Hundred, già presentato a VIE nel 2012, completa la trilogia di lavori composta da Cheap Lecture e The Cow Piece. Esplorando il solco che divide la danza dalla musica, in un gioco ironico e lieve tra spartito e parole, Counting to One Hundred conferma la ricerca artistica del duetto artistico Burrows – Fargion, arrivando a costituire un’inarrestabile cascata di pensieri tanto comici quanto assurdi che si susseguono ad un ritmo eccitante e forsennato. Sempre nella stessa serata, Burrows e Fargion presentano in prima nazionale il loro ultimo lavoro One Flute Note che prosegue il dialogo con la struttura di Lecture on Nothing di John Cage e rendono omaggio al suo modo di pensare che ha così tanto sostenuto la danza e le loro performance nel corso degli ultimi anni. Alle ore 17.00 al Teatro delle Passioni andrà in scena Alarme di Theodoros Terzopoulos. La pièce, in lingua greca con sottotitoli in italiano, indaga il rapporto d’amore e odio che ha visto protagoniste Maria Stuarda e la regina Elisabetta, descrivendo il conflitto rivelatosi fatale per Maria Stuarda. Tiago Rodrigues propone – ore 20.00 Teatro Dadà di Castelfranco Emilia – Três dedos abaixo do joehlo. Vincitore del premio SPA (Società Portoghese degli Autori) come miglior spettacolo teatrale del 2012 Três dedos abaixo do joelho (Tre dita sotto al ginocchio) è incentrato sul materiale che Rodrigues ha ritrovato presso l’Archivio Nazionale del Portogallo. But if you are a diabetic or have the risk of developing diabetes, smoking can contribute to serious health complications. levitra 20 mg find out that link As buy viagra for women has been incorporated with the beneficial inheriting properties to redeem impotency and to reduce aging effects, the product is unique in every respect. You better do as the supermodels purchase generic cialis page and celebrities: Stock up on the best brand and start selling at the highest price the market will stand. The reasons of ovulation malfunction include polycystic ovary syndrome, eating disorders, tumors, too much exercise and injury. viagra 100mg tablet L’allestimento è frutto di un lavoro minuzioso che Rodrigues ha condotto sugli archivi teatrali martoriati dall’azione censoria del regime fascista che ha governato il Portogallo per 48 anni. Alle ore 20.30 presso la Stazione autocorriere, via Peruzzi angolo via Salvador Allende a Carpi, andrà in scena l’ultima replica di HOME_quattro case, progetto creato appositamente per VIE dal coreografo da Virgilio Sieni. Qui Sieni ha lavorato con i cittadini di Carpi e un coro: tutti edificano, con semplici materiali che sono residui e rovine di quel terremoto, sbilenchi, simbolici e preziosi ripari. Proseguono a Bologna presso Teatri di Vita alle ore 21.30 le repliche di Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès diretto da Andrea Adriatico. Ancora una volta Adriatico torna a confrontarsi con uno degli autori da lui più frequentato, mettendo in scena, per la prima volta in Italia una delle opere più affascinanti e misteriose di Koltès. Alle ore 22.00 presso il Teatro Comunale Luciano Pavarotti, ultima e seconda replica di Orchidee di Pippo Delbono qui in scena con la sua compagnia. Con Orchidee, Delbono segna l’inizio di una nuova avventura teatrale ispirandosi a liricità femminili, forse suggerite dalla recente perdita di sua madre, evocando episodi di vita vissuta e diventandone una sorta di sintesi. Conclude la giornata e la nona edizione di VIE il concerto di Murcof + Simon Geilfus [ANTIVJ] a cura di NODE. La poetica di Murcof, da sempre incentrata sull’indagine dello spazio e la relazione tra gli infiniti, trova perfetta analogia visiva nelle panoramiche disegnate da Simon Geilfus in cui particelle microscopiche, geometrie complesse ed elementi organici vengono proiettati in una suggestiva prospettiva tridimensionale.

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