Foto © Teatro Elfo Puccini Milano

Festeggiamo i nostri primi 40 anni di teatro ma siamo fatti di futuro, da sempre. L’Elfo vuole essere una finestra che guarda a quello che sta accadendo nella scena italiana e internazionale, per questo il nostro cartellone, da sempre aperto al nuovo, lo sarà ancora di più a partire dalla prossima stagione.

I titoli raccontano dal vivo la passione che ci muove: passione per gli autori, per gli artisti, per l’arte e per la vita, passione per i giovani che si affacciano al mondo e passione per l’esperienza di chi ha vissuto, passione per il mondo in cambiamento e per Milano, motore positivo di questo mutamento, passione per il nostro bellissimo pubblico, l’artefice primo della nostra libertà e indipendenza di artisti e della forza del Teatro dell’Elfo come Impresa Sociale.

Un cartellone di quarantaquattro spettacoli, comprese quattro vetrine dedicate ad artisti e gruppi (secondo una formula inaugurata già nella stagione appena conclusa), senza contare il festival MilanOltre e le Nuove storie in sala Bausch.

Un Elfo Puccini sempre più Teatro d’arte contemporanea, nel quale ci sarà davvero molto da scoprire.

Ferdinando Bruni Elio De Capitani Fiorenzo Grassi

Seguite le tracce dell’astronauta protagonista dell’immagine della stagione e scoprirete per il 2013/14 un programma in cui le occasioni di riflessione e gli stimoli, non solo estetici, si moltiplicano. Una guida che vuole suggerire, senza esaurire, i possibili percorsi e incroci.

E il titolo d’apertura ne è l’emblema: Frost/Nixon di Peter Morgan (dal 18 ottobre al 10 novembre) – la nuova produzione che vede in scena e alla regia Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani nei ruoli del giornalista David Frost e dell’ex-presidente Richard Nixon – è una profonda riflessione sulla responsabilità e sul potere oggi, ma è anche un testo che offre personaggi indimenticabili. Una “lettura del presente“, dunque, che abbiamo accostato ad altri testi attuali nella sezione “La storia siamo noi“, ma anche molto di più. La commedia di Morgan, insieme ad altre due novità produttive – La mia vita era un fucile carico (dal 22 ottobre al 3 novembre) spettacolo di Elena Russo Arman sulla poetessa Emily Dickinson e Morte di un commesso viaggiatore (dal 10 gennaio al 2 febbraio) di Arthur Miller, portato in scena da De Capitani – compone infatti un affresco teatrale sugli Stati Uniti del XX secolo, che si accosta all’Autunno Americano proposto dal Comune di Milano attorno alle due mostre di Jackson Pollock e Andy Warhol. E che si completa con la ripresa della Discesa di Orfeo, Tennessee Williams diretto da De Capitani (dal 28 aprile al 18 maggio) o con i racconti Raymond Carver in Per favore niente eroi.

Oltre ai due capolavori americani, nel cartellone spiccano altri classici, “Senza tempo” ma filtrati da sensibilità decisamente contemporanee: in primo luogo La leggenda del grande inquisitore, ovvero I fratelli Karamazov rivisitati da Umberto Orsini per la regia di Pietro Babina (dal 5 al 18 maggio), e Goldoni secondo Antonio Latella ne Il servitore di due padroni (18/30 marzo); o ancora Aspettado Godot protagonisti Natalino Balasso e Jurij Ferrini (dall’11 al 17 novembre), L’impresario delle Smirne secondo Roberto Valerio (dal 12 al 24 novembre) e Orlando (dal 4 al 9 febbraio) ripreso da Marco Baliani che sarà in scena con Stefano Accorsi; senza contare la ripresa di Alice underground (7/31 dicembre), cartoon teatrale firmato da Bruni e Frongia.

La riflessione sulla storia recente torna in Goli Otok, con cui Elio De Capitani e Renato Sarti raccontano le persecuzioni politiche nella Jugoslavia di Tito (dall’1 al 13 aprile) e nel successo della stagione appena conclusa Viva l’Italia, le morti di Fausto e Iaio (in programma in aprile e maggio), come torna in molti spettacoli ospiti: Lingua Imperii del gruppo Anagoor (dal 14 al 19 gennaio) e Aldo morto di Daniele Timpano – corrosiva riflessione sul rapimento Moro di un artista nato nel 1974 (dal 24 febbraio al 2 marzo) – vedono protagonisti artisti che oggi stanno rinnovando la scena italiana. People due to certain work load or stress tend to a victim of levitra uk linked here some worst issues which can be dangerous for their life. You can gain harder and fuller erection to create more grip in her genital passage and enjoy intense sexual pleasure in commander viagra http://davidfraymusic.com/david-fray-steps-in-to-perform-alongside-the-st-paul-chamber-orchestra/ copulation. Obesity may be described as NEW generic cialis 40mg WORLDWIDE EPIDEMIC. Patients using nitrate drugs should not take sildenafil with Grapefruit Juice When taking medications containing Sildenafil citrate to treat erectile dysfunction, you buy viagra tabs davidfraymusic.com should avoid drinking grapefruit juice. Dagli anni ’90 Fabrizio Arcuri e l’Accademia degli artefatti sperimentano su autori contemporanei e finalmente arrivano all’Elfo con tre titoli (dal 27 novembre all’8 dicembre): Taking care of baby di Dennis Kelly, protagonista Isabella Ragonese, Lo show dei tuoi sogni di Tiziano Scarpa con i musicisti dei Marlene Kuntz e, non poteva mancare, Sangue sul collo del gatto di Fassbinder.

Quest’anno vogliamo chiedere al pubblico che ci segue da tempo, e anche a quello acquisito più di recente con il trasferimento in corso Buenos Aires, di “giocare d’azzardo“, abbandonare le riserve e lasciarsi incuriosire: dalla “radio da vedere” di Milano Audiodays (dal 5 al 9 novembre), o dal pluripremiato La merda di Ceresoli/Gallerano (12/17 novembre), dalla trilogia Familia dei giovani di Kronoteatro (28 gennaio/2 febbraio) o dallo spettacolo di Tindaro Granata, Invidiatemi come io ho invidiato voi (18/23 febbraio).

Lavori, questi ultimi tre, che mettono il corpo al centro della scena, come riesce a fare Giulio D’Anna protagonista con suo padre di Parkin’son (17/22 dicembre), che approfondisce la riflessione sul “confronto tra generazioni“. È questo uno dei temi più presenti nelle nostre ultime stagioni: dal nostro “long running show” The history boys (10/31 dicembre) alle proposte di compagnie ospiti come Il vecchio principe (7/12 gennaio), La pace perpetua (5/16 febbraio), Educazione siberiana (25 febbraio/2 marzo).

Chi gioca fuori dagli schemi con rigore, spregiudicatezza e “irriverenza“, può già contare all’Elfo Puccini su di un pubblico attento e generoso: lo hanno sperimentato Alessandro Bergonzoni (in programma a giugno con il nuovo spettacolo) e Paolo Poli, che da anni sbeffeggia i luoghi comuni e la retorica della nostra cultura (in febbraio ripropone Aquiloni) e lo auguriamo a Flavia Mastrella e Antonio Rezza (a cui è dedicata una retrospettiva di quattro titoli nei mesi di marzo e aprile).

Abbiamo voluto anche una donna tra gli artisti che abbiamo chiamato “Irriverenti“: l’attrice friulana Giuliana Musso con Sexmachine e con il nuovo spettacolo La Fabbrica dei preti (14/26 gennaio). Ma – continuando a inventare percorsi, incroci e apparentamenti – questa interprete potrebbe anche abitare “L’altra metà del cielo“, in compagnia di personaggi mitologici come in Elena, tragedia lirica (5/9 novembre) o nello spettacolo di Linda Marlowe, omaggio ai personaggi femminili di Steven Berkoff (24/29 marzo); o in compagnia di Ida Marinelli e Cristina Crippa, che ripropongono due “eroine” tanto diverse quanto indimenticabili, Cassandra secondo Christa Wolf (5/23 marzo) e Adalgisa Conti in Lola che dilati la camicia (3/21 giugno).

Milano, Teatro Elfo Puccini

Corso Buenos Aires 33

INFO: www.elfo.org