I muri sono la proiezione dell’anima edificatrice dell’uomo. Un muro può dividere, rappresentare metaforicamente un ostacolo psicologico al compimento di una volontà ancora inespressa, come invece in positivo essere la struttura portante di una costruzione, sia essa monumento, domicilio o luogo di produzione.
I frammenti fotografici di Anna MariaTulli sono la proiezione semantica di un tracciato storico urbano. E il muro che riproduce nei minimi particolari, quello posto di fronte al liceo Leonardo da Vinci in via Corridoni a Milano, un esempio di struttura dismessa che ha assorbito nei suoi mattoni attraverso l’intonaco scrostato gli echi ormai secolari di un vissuto metropolitano.
Il Composit dell’artista – romana di nascita, ma milanese d’adozione – non è tuttavia una semplice quanto accorta riproduzione. The sensuality of viewing and feeling one another being spoilt sexually by their lover can be an answer to intimate fantasies and erectile dysfunction as well as pulmonary arterial hypertension. order levitra learningworksca.org Even several surveys in the UK and outside indicate viagra 50 mg the usefulness of Kamagra in the UK for the treatment of erectile dysfunction. Mike Massaro and Nicole Briscoe will co-host ESPNEWS’ coverage of NASCAR Media Day on Thursday, Feb. 10, at noon, and conduct exclusive driver interviews from Daytona for the three-hour learningworksca.org cialis generic purchase telecast. An interesting study has shown that bodybuilders taking drug components to boost their performances. viagra shop usa I suoi ingrandimenti sono a loro volta piccoli racconti, posti in una sequenza sillogica che ricordano le raccolte narrative di Carlo Emilio Gadda, costituite in gran parte da episodi dei propri romanzi estrapolati ai fini di un filo conduttore diverso dai plot originali. In definitiva, se il muro in sé può essere un romanzo della e sulla capitale lombarda, ogni minimo particolare, anche in posizione diversa, racconta una sua storia, ed è legato ad altri frammenti in una sapiente alchimia progressiva che traduce il sogno in coerenza con una storia che risiede nell’immagine fotografica stessa. Con un percorso deterministico contestuale al rapporto con la società, caro alle teorie di Theodor Adorno e Walter Benjamin, le fotografie di Anna Maria Tulli non sono scevre da una semantica esoterica tesa all’identificazione di una mèta-urbanità.
Il suo è un lavoro che crea dunque, al di là della validità tecnica di ogni singola opera, una filosofia espressiva nella traduzione epica del quotidiano, e conseguente sublimazione del reale che conduce al mito attraverso la forza cromatica di una poesia visiva.
Composit di Anna Maria Tulli
Milano, Galleria CORSOVENEZIAOTTO, C.so Venezia 8
Dal 21 giugno al 23 luglio 2010