Due modi diversi di guardare e raccontare la realtà attraverso la fotografia è quanto è possibile vedere allo Spazio Forma a Milano fino al 16 settembre. Sono due modi di guardare la gente, con uno stile da reportage e un altro di ricerca espressiva, in un caso una comunità, nell’altro i newyorchesi in strada. A questi ultimi si è dedicato Saul Leiter, cogliendo scorci e inquadrature insolite che compongono la mostra “Le luci di New York”.
Famosissimo e molto amato da chi si interessa di fotografia (ma non solo) è l’altro autore, Josef Koudelka, di cui sono esposte 109 immagini “Zingari” (nella foto). Il titolo si riferisce al nome con cui veniva identificato questo gruppo etnico quando vennero scattate queste foto, tra il 1962 e il 1968. Le foto avrebbero dovuto dar vita a un libro che doveva essere pubblicato a Praga, ma gli eventi politici costrinsero il fotografo ad andar via prima. Intanto aveva fotografato l’invasione sovietica di Praga nel 1969 e pubblicato le foto firmandole P.P. (Prague Photographer), immagini che i milanesi hanno potuto vedere in una precedente mostra esposta a Forma nel 2008. In the erectile condition, the veins and commander viagra arteries are getting lot of blood that enhances the stamina, strength and side by side with similar effective process in regard to the human body. In Berlin, Jackson brought his newborn son on the balcony in November 2002, as fans stood below. http://greyandgrey.com/third-department-cases-4-18-13/ cialis 40 mg There are many causes of premature ejaculations including social, religious and vardenafil levitra online psychological factors. Hack Stress Medical expert from a renowned wellness center levitra overnight of California says that stress is a silent killer that murder male happiness and satisfaction.
Zingari era un libro molto atteso nella sua versione originale allora pensata (esce ora pubblicato da Contrasto), mentre una sessantina di foto erano state pubblicate su libri editi in Francia e Usa (Gypsies di Aperture).
Si tratta di un vero e proprio documento che racconta la vita di questa etnia nei suoi momenti più privati, spaziando dai riti collettivi alla vita familiare, dai momenti di gioco alle feste. L’obiettivo ha colto ragazzini e adulti in momenti quotidiani come in situazioni meno frequenti. A volte in posa, con gli occhi ben puntati in quelli dell’osservatore, grazie all’obiettivo che li ha colti. Koudelka ha fotografato le comunità gitane negli anni Sessanta in Boemia, Moravia, Slovacchia, Romania, Ungheria e in alcuni casi in Francia e Spagna. La bellezza delle immagini, della composizione, i chiaroscuri del banco e nero, l’attenzione al soggetto concorrono a formare agli occhi dello spettatore la certezza di essere davanti a una vera etnia con delle sue tradizioni. E’ la registrazione della fine di un’epoca, il nomadismo zingaro in Europa, ma è anche una affermazione, un modo per chiedere rispetto per una etnia e per scuotere le coscienze un po’ assopite degli europei, che poco avevano saputo e ancor meno avevano reagito in seguito alle deportazioni e le uccisioni degli zingari da parte dei nazisti, perpetrate solo un paio di decenni prima rispetto agli scatti fotografici di Koudelka. Non per nulla queste immagini sono state considerate «riferimento essenziale “di culto” per generazioni di fotografi».
Zingari di Josef Koudelka, Le luci di New York di Saul Leiter
A Milano allo Spazio Forma (piazza Tito Lucrezio Caro 1) dal 22 giugno al 16 settembre 2012
Orario: tutti i giorni dalle 11 alle 21
Giovedì e Venerdì dalle 11 alle 23
lunedì chiuso
Costo biglietto:
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6 euro
Scuole: 4 euro