Un flusso di energia. Una radio, una voce da un mondo lontano. Suoni, percussioni, glossolalie, idiomi che sembrano provenire da un regno metafisico dialettico, nascosto, impossibile. L’Inferno, l’Apocalisse ritrovata in un cerchio di sei croci – lo sperma voluto dal governo americano per produrre soldati -e la merda quale civetta olfattiva dell’essere. L’uomo e la scelta della sua fecalità. Una ricerca – la Ricerca! – estrema, autolesiva, sofferta fino all’annullamento per poi procedere nella ricomposizione. Ancora il flusso, costante, interrotto, sincopato, di nuovo costante fino al delirio che ti trasporta, nel sogno dell’origine, sull’orlo di un vuoto assoluto ritrovato annullando la carne, il sangue. Crudeltà, nell’impiego e nell’esercizio di quel flusso. Poi ti risvegli, hai di fronte due attori, – invece no! Parlava lui, Antonin Artaud, loro eccezionalmente bravi al punto da annullarsi e non esistere per farti viaggiare attraverso la sua parola, il suo ritmo a tratti ossessivo e incontrollabile eppure presente come una xilofonia sonora -, ancora si avverte la presenza… Sai di avere accarezzato lo zenith nella trasmutazione del buco nero del tuo intestino, per risalire all’origine seguendo l’impronta che il vuoto ha scavato in te.
Oltre cinquant’anni anni di censura radiofonica, ma non importa. Eccezionalmente, grazie ad Annig e Graziano, in questa unica sera, eccoci!
Qui suis-je?
D’où je viens ?
Je suis Antonin Artaud
et que le dise
comme je sais le dire
immédiatement
vous verrez mon corps actuel
voler en éclats
et se ramasser
sous dix mille aspects
notoires
un corps neuf
où vous ne pourrez
plus jamais
m’oublier.
Antonin Artaud, Post-Scriptum
OUTIS presenta:
Per farla finita con il giudizio di dio di Antonin Artaud
Una xilofonia sonora…
A cura di Annig Raimondi
Con Graziano Piazza e Annig Raimondi
Traccia audio e musiche: Maurizio Pisati
Spazio scenico: Fulvio Michelazzi
Milano, Padiglione D’arte Contemporanea, via Palestro 14
Lunedì 30 gennaio 2006 ore 21