Foto: Paravento 2024, alluminio naturale intaggiato al plasma e verniciato h 170 x 135 x 40 cm © Giuliano Ferla
Foto: Paravento 2024, alluminio naturale intaggiato al plasma e verniciato h 170 x 135 x 40 cm © Giuliano Ferla

Galleria Virgilio Guidi
Piazza delle Arti
San Donato Milanese
Fino al 16 marzo 2025

Orari di apertura al pubblico
Da lunedì a venerdì 09.00-18.30
Sabato 09.00-12.30 / 14.30-18.30
Domenica 10.00-12.30 / 15.00-19.00

INFO:
02.52772409

Il paravento, che LeCorbusier definiva un separatore mobile di spazi interni di una unità abitativa, diviene protagonista assoluto nella mostra “Schermi d’Arte- Il paravento da oggetto a favola”, che trasforma il paravento da oggetto di utilità quotidiana a luogo di pensiero, oggetto d’arte capace di dialogare con lo spazio in modi diversi, grazie alla sua doppia anima funzionale ed estetica.

L’esposizione, in svolgimento alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato Milanese fino al 16 marzo 2025, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, con la curatela del critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, presenta le opere di 23 artisti tra scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a generazioni diverse e differenti per pensiero e formazione artistico-culturale.

Fra di loro spicca l’artista lombardo Giuliano Ferla, che presenta l’opera Paravento del 2024, realizzata in alluminio tagliato al plasma e verniciato.

Nato a Melegnano nel 1955, si laurea in Architettura nel 1982 al Politecnico di Milano. Da sempre in contatto con gli ambienti artistici, ma al contempo inserito in società di trasformazione dell’acciaio, si è occupato delle costruzioni metalliche nel settore pubblico e privato e da anni collabora con artisti contemporanei nella realizzazione e installazione delle loro opere.

Ha ricercato nel tempo una sua forma espressiva utilizzando materiali e tecniche diverse, fino ad approdare alla materia a lui più congeniale, e paradossalmente quella da sempre più vicina: l’acciaio, trasformandolo da materiale per il lavoro a elemento a cui attingere per dare corpo a domande e dubbi esistenziali.

Tutte le opere esposte a san Donato Milanese – suddivise in tre gruppi differenti, Schermo Plastico, Schermo Lirico e Schermo Planare – mostrano come i ventitré artisti non sempre hanno rispettato la forma canonica del paravento ed hanno esplorato il concetto di schermo in senso poetico e interpretativo, trasformando l’oggetto funzionale in materia psichica, ossia in uno spazio di libera espressione, svincolato da qualsiasi utilità pratica.

In particolare, l’opera di Giuliano Ferla presente in mostra rientra nel gruppo “Schermo platico”, dove gli artisti coinvolti hanno interpretato il tema del paravento attraverso la tridimensionalità e la forza espressiva della materia.

Come sottolinea la storica dell’arte Marilisa Di Giovanni nel suo testo in catalogo, Giuliano Ferla usa il ferro come fosse pittura evocando l’informale espressivo del pieno-segno e del vuoto-campo; l’artista rimane nella omogeneità del materiale bucando e tagliando la lastra dall’interno drammatizzando il contrasto tra luce e ferro in favore di una percezione drammatica della composizione.

Questi i nomi degli artisti che espongono insieme a Giuliano Ferla: Davide Bolzonella, Claudio Borghi, Margherita Cavallo, Francesco Cucci, Stefania Dalla Torre, Clarissa Despota, Fernanda Fedi, Mavi Ferrando, Rebecca Forster, Tiziana Grassi, Pino Lia, Angela Occhipinti, Paola Pennecchi, Lucia Pescador, Mintoy (Puledda Piras), Antonio Pizzolante, Elisa Remonti, Evelina Schatz, Filippo Soddu, Stefano Soddu, Valdi Spagnulo e infine ‘topylabrys’ (Ornella Piluso)

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