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IL CALAPRANZI

18 Febbraio @ 8:30 pm - 23 Febbraio @ 3:45 pm

Foto di scena: Il calapranzi – Giuseppe Scoditti, Dario Aita © 2025 Rosellina Garbo - Milano, Teatro Franco Parenti Sala Blu, dal 18 al 23 febbraio 2025
Foto di scena: Il calapranzi – Giuseppe Scoditti, Dario Aita © 2025 Rosellina Garbo

Dal 18 al 23 Febbraio | Sala Blu

IL CALAPRANZI

di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
regia Roberto Rustioni
con Dario Aita, Giuseppe Scoditti
scene e costumi Valentina Console
assistente alla regia Giuseppe Bongiorno

produzione Teatro Biondo Palermo

Durata 60 minuti

Dal 18 al 23 Febbraio, nella Sala Blu del Teatro Franco Parenti di Milano, Dario Aita e Giuseppe Scoditti, diretti da Roberto Rustioni, sono i protagonisti de Il calapranzi, uno dei testi più emblematici di Harold Pinter (The Dumb Waiter), scritto nel 1957 e andato in scena per la prima volta a Londra nel 1960. Lo spettacolo fa parte della prima stagione drammaturgica dell’autore in cui quasi tutte le opere sono metafora di un solo meccanismo, quello della violenza: violenza sotterranea, quasi impalpabile, ma che manifesta con scatti improvvisi tutta la sua furia oppressiva.
Nella traduzione di Alessandra Serra e con le scene di Valentina Console, Rustioni ripropone le atmosfere noir create da Pinter.
I protagonisti della pièce, Ben e Gus, sono due killer confinati in uno squallido e asfittico seminterrato, nel quale attendono istruzioni sulla vittima designata. Un misterioso mandante comunica con loro attraverso un montacarichi, il calapranzi appunto. Tra l’autoritario nervosismo di Ben e la pacata rassegnazione di Gus si configura una situazione surreale, che assurge a metafora della condizione umana.
Tra echi kafkiani e riflessioni filosofiche, assistiamo a una sorta di “varietà” dell’assurdo, nel quale possiamo riconoscere tutte le preoccupazioni e le angosce della nostra epoca.

NOTE DI REGIA
«Da tempo avevo il desiderio di lavorare su Harold Pinter non solo perché è uno degli scrittori di teatro più affascinanti e stimolanti che un regista possa affrontare, ma soprattutto perché è uno dei pilastri su cui si fonda la poetica della modernità. Insieme a Čechov, Beckett e Joyce, esplora la dimensione misteriosa della condizione umana mettendo in atto nella sua scrittura il nascosto, il non detto, ciò che non si vede ma che conta più di ogni altra cosa. (…) Ben e Gus si affrontano in continui conflitti dentro un perfetto ring tragicomico avvincente, duro e divertente: la loro lotta comica e disperata riflette una dimensione politica del testo. Si parla di potere, di violenza e di come la violenza sia strettamente legata al potere. In un atomo spazio/temporale, lo spazio di una stanza, il tempo di un’ora, attraverso una vicenda minimale ma coinvolgente, Il calapranzi ci dà la possibilità di scendere in profondità: quando prendiamo coscienza di come vanno le cose e iniziamo a farci delle domande sulla realtà che ci circonda e non ci accontentiamo più del nostro ruolo nel mondo… allora che succede? il potere che fa? Credo che chiunque di noi possa rispecchiarsi nella storia di Ben e Gus».

GLI INTERPRETI:

Dario Aita nasce a Palermo nel 1987. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo “Giovanni Meli” di Palermo, nel 2011 si diploma presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Nel 2009, mentre frequenta il secondo anno dell’accademia, viene scritturato per il ruolo da co-protagonista per il film La prima linea di Renato De Maria. Nel 2010, nuovamente diretto da Renato De Maria, debutta sul piccolo schermo nella fiction di Rai 1 Il segreto dell’acqua. Nel 2012 interpreta il ruolo di Bernardo Strano nella fiction Questo nostro amore, per la regia di Luca Ribuoli. Tra il 2015 e il 2016 torna a collaborare con il regista Luca Ribuoli in tre nuovi progetti targati Rai 1: la serie in costume Grand Hotel, la fiction L’allieva, tratta dai fortunati romanzi di Alessia Gazzola, e La mafia uccide solo d’estate, serie TV tratta dall’omonimo film di Pif, Nel 2016 è co-protagonista nel film Caffè di Cristiano Bortone, accanto a Miriam Dalmazio e in La cena di Natale di Marco Ponti.
Nel 2019, a partire dalla dodicesima stagione, entra a far parte del cast della fiction italiana campione di ascolti Don Matteo. Nel 2020 prende parte al film State a casa, per la regia di Roan Johnson, commedia nera ambientata in pieno lockdown, e al film Il giorno e la notte, regia di Daniele Vicari. La pellicola, disponibile dal 17 giugno 2021 su RaiPlay, è stata girata interamente a distanza durante la pandemia di COVID-19. Nel 2021 entra nel cast di Noi, per la regia di Luca Ribuoli. Lavora anche con il regista Paolo Sorrentino che lo dirige nel film Parthenope (2024) in concorso al Festival di Cannes.

Giuseppe Scoditti è un attore e autore barese, classe 1991. Si diploma in recitazione presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2014,dove studia,  tra gli altri, con Maurizio Schmidt, Maria Consagra, Marco Plini, Ida Kuniaki, Laura Marinoni, Cesar Brie.  Nel 2015 viene ammesso al Seminario di Alta Formazione Artistica per Attori “Il Corpo nelle Parole” presso il Centro Teatrale Santa Cristina fondato da Luca Ronconi e, nel 2017, al Corso di Alta Formazione per l’Attore di Emilia Romagna Teatro condotto da Ivica Buljan.
In teatro lavora con Massimo Navone, Fabrizio Arcuri, Massimo Verdastro, Luciano Melchionna, Rosario Lisma, Aldo Cassano, Bruno Fornasari, Michele Sinisi, Giampiero Solari.
Nel 2018 è protagonista della serie web “L’involontario”, regia de La Buoncostume, vincitriceal  Roma Web Festival. Fonda il progetto Contenuti Zero Varietà di cui è attore e presentatore e con cui è in scena su importanti palcoscenici italiani. Nel 2019 partecipa al programma Quelli che il Calcio in onda su Rai 2. Al cinema lavora con Nanni Moretti nel film “Il Sol dell’avvenire” e con Pierluigi Ferrandini nel film “Percoco”. Partecipa a programmi televisivi come Quelli che il CalcioBar Stella su Rai2 e Italia’s Got Talent. È il fondatore del gruppo “Contenuti Zero” di cui è attore e presentatore. Nel 2020 scrive il suo primo stand up comedy show “1e95”. Nel 2023 debutta lo spettacolo teatrale “Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa” , produzione Teatri di Bari, di cui è interprete e coautore con il regista Gabriele Gerets Albanese.

ORARI:
martedì 18 Febbraio – 20:30
mercoledì 19 Febbraio – 19:15
giovedì 20 Febbraio – 20:15
venerdì 21 Febbraio – 19:15
sabato 22 Febbraio – 19:15
domenica 23 Febbraio – 15:45

PREZZI:
SETTORE A (file A-F)
intero 38€
SETTORE B (file G-S)
intero 28€;
under26/over65/Carta giovani 18€;
convenzioni (valide tutti i giorni) 21€
GALLERIA (file T–Z)
intero 20€;
under26/over65/Carta giovani 16€;
convenzioni (valide tutti i giorni) 18€

Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita

INFO e biglietteria:
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

Dettagli

Inizio:
18 Febbraio @ 8:30 pm
Fine:
23 Febbraio @ 3:45 pm
Categoria Evento:

Luogo

Teatro Franco Parenti Sala Blu
Via Pier Lombardo 14
Milano, Italia 20135
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02 59995206
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