
Fino a domenica 9 febbraio al Teatro Out Off di Milano è in scena El Marchionn e la Ninetta, adattamento di Lorenzo Loris di due poesie significative del bardo milanese tradotte da Patrizia Valduga. In scena Elena Callegari e Mario Sala con la presenza di Tommaso Di Pietro in qualità di musicista e interlocutore silente
Nella vasta produzione di Carlo Porta (1775 – 1821), unitamente ai sentimenti anticlericali e la pesante satira in avversione ai privilegi dei nobili dell’ancien régime, traspare la volontà di dare voce agli emarginati e agli “ultimi” della scala sociale. Da qui i poemi che lo resero celebre, a partire dal 1812, dedicati a figure popolari come Él lamént del Marchionn d’ì gàmb avèrt del 1816, preceduto da quello che parecchia critica letteraria individua come il suo capolavoro, ovvero La Ninetta del Verzee (1814). Due opere che Lorenzo Loris ha adattato, grazie all’attenta traduzione della poetessa Patrizia Valduga, autrice di un libro dedicato alle poesie di Carlo Porta del 2018 edito da Einaudi, dando corpo a una pièce dove la musicalità nella cornice di un ritmo e un contenuto di forma richiesto dall’autore rimangono componenti essenziali della stesura in lingua. Il regista nel contesto drammaturgico ha inserito anche versi endecasillabi nell’originale milanese, creando una sorta di liaison semantico-linguistica tra la società dell’epoca e il presente, nell’esprimere il patema e l’avvilimento dei più umili nonché la loro solitudine.

La rappresentazione si divide in due parti: la prima con Mario Sala che interpreta il ciabattino Marchionn “dalle gambe sbilenche” che suona il mandolino in una sala da ballo e viene circuito e ammaliato da una profittatrice, la Tetton, che lo riduce in miseria e a una larva di se stesso; la seconda vede protagonista Elena Callegari nelle vesti della prostituta Ninetta, una pescivendola nell’antico mercato agricolo Verziere (Verzee in milanese) che viene sedotta e sfruttata dal Pepp, uomo a cui si abbandona completamente e la porta a diventare quella che è. In entrambi i casi i personaggi, rappresentanti del più basso volgo, intendono condividere la propria disperazione con un’ironia amara che fu tipica del Porta, rivolgendosi nel primo caso a un mondo che non ascolta o non vuole sapere, nel secondo caso, quello di Ninetta, a un cliente. Importante il ruolo di Tommaso Di Pietro, che nel monologo del Marchionn accompagna con la chitarra la narrazione dialettale mista all’italiano e in quello successivo copre il silenzioso ruolo di Baldassarre, un cliente di Ninetta e “anima” muta dello stesso Porta, destinatario dello sfogo della prostituta.

Marchionn e Ninetta sono due personaggi popolari che conducono lo spettatore a un affresco della Milano dell’epoca in connessione con la contemporaneità, con aspetti peculiari della realtà sociale cittadina come le celebrazioni in maschera del Carnevale Ambrosiano e il mercato del Verziere. Le loro figure hanno ispirato Giovanni Testori e Carlo Emilio Gadda rispettivamente alla creazione dei personaggi di Gilda e Adalgisa, peraltro oggetto di altrettanti spettacoli portati nel passato in scena all’Out Off con gli stessi interpreti e regista, in un fil rouge tra il periodo di Carlo Porta, sostanzialmente fine settecentesco e asburgico, e le discriminazioni sociali sorte nella moderna Milano industriale. Tutto l’impianto teatrale di Loris, incluse le musiche create dagli allievi del “Corso di Musica per l’immagine” della Civica Scuola di Musica, realtà del secondo Ottocento oggi dedicata a Claudio Abbado, come l’allestimento scenografico e gli interventi pittorici, sono frutto di una ricerca sull’identità di una città che attraverso le vicende dei più umili, da Carlo Porta a Jannacci, ha di certo creato un suo genius loci artistico e sociale. Un plauso agli straordinari attori per la loro interpretazione e al lavoro di Loris, teso a restituire e non far dimenticare una dignità poetica e narrativa di una metropoli troppo spesso fuorviata nel presente da modelli e paradigmi che non le appartengono.
Giudizio: ****
Produzione TEATRO OUT OFF
Con il sostegno di NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo – Edizione 2024/2025
El Marchionn e La Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi da Carlo Porta
Traduzione di Patrizia Valduga, adattamento e regia di Lorenzo Loris
Con Elena Callegari, Mario Sala e la partecipazione di Tommaso Di Pietro
Musiche originali degli Allievi del “Corso di Musica per l’immagine” della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado: Andrea Bevilacqua, Matej Sancin, Fabrizio Zirilli
Scene: Lorenzo Loris, Luigi Chiaromonte, Gianluca Sesia
Interventi pittorici: Giovanni Franzi
Costumi: Nicoletta Ceccolini
Schema Luci: Luigi Chiaromonte
Luci: Iacopo Bertrand Bonalumi, Lottieri e Lorenzo Loris
Spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro
Milano, Teatro Out Off , via Mac Mahon 16
Fino al 9 febbraio 2025
Orari spettacolo: venerdì 7 ore 20,30 – sabato 8 ore 19,30 – domenica 9 ore 16,00