Foto: SLAP (Spazio Lambrate Arti Performative) © PEPPERSOLUTIONS
Foto: SLAP (Spazio Lambrate Arti Performative) © PEPPERSOLUTIONS
Foto: SLAP (Spazio Lambrate Arti Performative) © PEPPERSOLUTIONS

Se la cultura è ossigeno, l’ex Spazio Lambrate, oggi Slap, è di certo un polmone della complessa realtà milanese. Vediamone storia ed evoluzione con le parole della sua fondatrice, Laura Gerosa

Il poliedrico imperatore Federico II di Svevia, vissuto a cavallo tra XII e XIII secolo, affermò che la cultura non era un lusso, ma una necessità, guadagnandosi l’appellativo di stupor mundi per l’affascinante personalità con cui caratterizzò il suo regno, soprattutto in virtù dell’innovazione artistica che favorì presso la corte di Palermo.

Il centro Slap, acronimo di Spazio Lambrate Arti Performative, pare evocare in chiave contemporanea lo spirito creativo e artistico che si manifestò in quel contesto medioevale, partendo da un’analoga valutazione sull’importanza che l’arte e la cultura rivestono nel delineare l’esistenza di una piena Umanità. Nato nel 2013 come Spazio Lambrate ad opera di Laura Gerosa con l’ausilio del padre Arnaldo, già proprietario delle mura, un’area di 580 mq circa suddivisa in quattro sale, fu concepito come luogo relazionale tra creativi per realizzare un concetto più ampio dell’opera d’arte.

Foto: Laura Gerosa © PEPPERSOLUTIONS
Foto: Laura Gerosa © PEPPERSOLUTIONS

Laura Gerosa, dopo aver conseguito la maturità artistica, oltre a intraprendere gli studi filosofici ha frequentato una scuola di disegno anatomo-chirurgico e illustrazione scientifica, che le ha permesso di collaborare con diverse riviste di rilievo del settore tra cui Scienza e Vita Nuova edita da Rusconi. Dopo aver esercitato il suo talento nel settore cartotecnico, ha cominciato a dedicarsi ai volti umani e alla creazione di maschere, avvicinandosi alla scultura e interessandosi ad altre discipline artistiche. Da qui il leitmotiv che l’ha condotta alla fondazione dello spazio, concernente uno scopo propedeutico per sé e di valorizzazione del mondo creativo: «Si trattava di poter continuare la mia attività di illustratrice, dando nel frattempo ad altri artisti la possibilità di poter usufruire degli spazi creando relazioni interdisciplinari. Un obiettivo che parte dalla convinzione di mio padre, medico cardiologo, che l’arte produce gioia ed è terapeutica per la salute del corpo come dello spirito. Un percorso che si è trasformato con la conoscenza delle molteplici arti performative, dal teatro alla danza, dalla musica alla performance art, vivendo un’esperienza che ha accresciuto in me l’amore e l’interesse verso le varie discipline e creato le radici per un connubio che via via ha prodotto un’intensa emozione, al punto da generare un fantastico e fino a quel momento sconosciuto universo formato da diversi mondi connessi fra loro».

Foto: SLAP. – Sala eventi © PEPPERSOLUTIONS
Foto: SLAP. – Sala eventi © PEPPERSOLUTIONS

Così in effetti è stato. Numerose sono le iniziative che lo Spazio Lambrate ha ospitato, molte delle quali ha interessato per ragioni promozionali e di divulgazione la stessa testata Punto e Linea Magazine. A parte La Cena Alchemica, performance prodotta dall’Associazione puntoelinea, ideata da Claudio Elli e interpretata dall’autore con Gaia Gulizia, come magazine ci siamo occupati della mostra performativa itinerante La mostra diffusa, curata dal regista teatrale Alberto Oliva, con le opere di Antonio Syxty in concomitanza di un evento di PianoMirroring del compositore pianista Alessandro Sironi, piuttosto che lo spettacolo di teatro e danza Urgence di e con Federica Malavolti e una mostra dedicata alla figura di Nikola Tesla. Oltre a queste meriterebbero di essere menzionate altrettante iniziative, quale per esempio un omaggio a Woody Allen degli allievi del Centro Teatro Attivo diretto da Mino Manni e l’allestimento della stessa Laura Gerosa con il disegno luci di Marco Meola intitolato Luci e Forme, ma è importante ricordare che lo Spazio è servito anche per ospitare Fuorisalone del Mobile, nonché per il montaggio e la creazione di diversi spettacoli di teatro come di danza o lirica, offrendo le proprie sale per le prove. Tra questi, va ricordata la versione diretta da Oliva della tragedia Giulio Cesare di William Shakespeare, andato poi in scena al Teatro Litta di Milano.

Nel 2023, cinque anni dopo la scomparsa di papà Arnaldo, avviene una svolta, grazie alla partnership tra Laura e due figure di artisti internazionali, il poliedrico attore, regista e insegnante per vocazione Dario Vantancoli e il performer Massimiliano Balduzzi, ai quali si unirà successivamente l’attrice, pedagogista e docente di inglese Marta Balletto. Il Centro si trasforma in Slap, ovvero Spazio Lambrate Arti Performative, che come spiega la fondatrice «è un acronimo che crea un gioco di parole nel suo significato in inglese, uno “schiaffo” col punto finale per dare una scossa benevola ai fini di un risveglio culturale nel quartiere e in tutta la realtà metropolitana milanese».

Sulla nuova natura dello Spazio, Laura afferma: «Grazie all’incontro con Dario e Massimiliano, provenienti dal mondo del teatro, lo Spazio, oltre agli affitti sala che permettono il contatto con altre realtà performative, si è trasformato in un vero e proprio ente organizzativo con proprie produzioni culturali. Abbiamo istituito una scuola di formazione teatrale con tanto di laboratori annessi, ora al suo secondo anno di vita, e diamo la possibilità ad altri partner internazionali di tenere ulteriori laboratori di canto, danza, movimento e altre discipline dello spettacolo dal vivo che giudichiamo interessanti per un valido percorso formativo. Oltre all’attività didattica è fondamentale per noi creare veri e propri eventi e rassegne, nonché offrire l’opportunità di residenze a giovani artisti, ai quali chiediamo quale contropartita, che può trasformarsi per loro in un’ulteriore occasione, di mettere in scena un proprio lavoro performativo, tenendo presente che abbiamo una sala abilitata agli spettacoli dal vivo».

Un avanzamento che porta lo Spazio a poter delineare un percorso che possa soddisfare ulteriori aspettative del team e le nuove tendenze, come conclude Laura: «Se da un lato confido che possa crescere la connessione tra la mia attività figurativa e le altre discipline, come team auspichiamo che lo Spazio diventi un vero centro di aggregazione artistico e che possa interessare anche le istituzioni preposte per la qualità che questo offre, grazie alla solidità del suo cast di richiamo internazionale. Al di là dei giusti riconoscimenti, crediamo anche nella possibilità di un dialogo con altre realtà del territorio e non solo, al fine di creare una sorta di rete che accresca il valore dell’intervento culturale. Slap è inoltre aperto all’inserimento di nuove tecnologie e non disdegna la digital art e nemmeno, pur con la giusta oculatezza per un suo corretto utilizzo, l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, come già importanti artisti internazionali hanno iniziato a fare. Chiunque abbia idee e proposte creative valide verso queste nuove discipline è dunque ben accetto».

Una prospettiva che porterebbe Slap a diventare un riferimento culturale e multimediale nel panorama milanese e lombardo, grazie a un impegno artistico che come Punto e Linea Magazine non possiamo che sostenere con il nostro lavoro editoriale, consapevoli dell’impatto positivo che questo polo nascente costituisce e può continuare a esercitare.

Per saperne di più sui corsi e laboratori formativi

Per saperne di più su Dario Valtancoli e Massimiliano Balduzzi

 

SLAP. Spazio Lambrate Arti Performative
Milano, Viale delle Rimembranze di Lambrate, 16 – CAP 20134

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