C’è un folletto, un genio
segreto che ci confida
la sua antica saggezza.
Talvolta, la sera, si nasconde
dietro le quinte
dello spazio a narrare
la sua inquietudine,
quel velo profetico
che vale più
di qualsiasi masochismo
terrestre.
Poi, infine, rivolge
la sua immortalità
all’animo di chi
sa conoscere
– e ti dà gli occhi
per trasgredire
un’eterna solitudine.
* * * * *
È strano, in fondo, come
la ragione sia venuta meno
alle discusse speranze.
Siamo i figli
di una generazione impassibile.
Forse, per rivivere, basterà
seguire i movimenti
di una stella.
Claudio Elli, Il Genio e Rapsodia, Brano XIV, in Due voci dall’infinito, Cultura Duemila Editore, Ragusa, 1991
I Paralipòmeni © 2023 Claudio Elli