DA VENERDÍ 24 NOVEMBRE DISPONIBILE IN FISICO E IN DIGITALE
È disponibile, in fisico e in digitale Una storia d’amore, l’album omaggio a Luigi Tenco e Dalida di Grazia Di Michele e Giovanni Nuti
In Una storia d’amore, Grazia Di Michele e Giovanni Nuti hanno deciso di ridare voce a Luigi Tenco e Yolanda Gigliotti, in arte Dalida, raccontando attraverso le loro canzoni lo speciale legame, umano e artistico, che ha unito i due artisti che hanno segnato la storia della musica italiana. Nell’album reinterpretano i grandi classici di Tenco e Dalida e non solo. L’album, ideato e prodotto da Paolo Recalcati e Mario Limongelli (Nar International), comprende 18 tracce tra cui “Piccole e grandi cose di te” e “Per la cruna di un ago”, due inediti scritti a quattro mani da Grazia Di Michele (testi) e Giovanni Nuti (musiche), dedicati proprio al rapporto struggente e delicato che unì e legò in un tragico destino Tenco e Dalida.
“Da “18 anni” a “Mi sono innamorato di te“, da “Quelli eran giorni” a “Se stasera sono qui“, da “Bang bang” a “Ciao amore ciao“, fino a “Vedrai vedrai“, i brani più intensi e significativi di Tenco e Dalida prendono nuova vita nelle interpretazioni di Grazia Di Michele – che canta il repertorio del cantautore della scuola genovese – e Giovanni Nuti – che dà voce a quello dell’artista italiana naturalizzata francese. Attraverso queste canzoni, si intreccia e si racconta l’emozionante storia d’amore di un uomo e una donna. La loro relazione, purtroppo oscurata dal clamore mediatico, rimane un capitolo significativo e spesso trascurato delle loro vite.
«Interpretare vuol dire diventare uno strumento espressivo tra un autore e il pubblico. Occorre comprendere bene le intenzioni, gli umori di chi scrive, dare il senso e peso giusto alle parole, e comunicare un’emozione – afferma Grazia Di Michele – Con Tenco ho solo cercato di rispettare tutto questo filtrandolo con la mia sensibilità. Amo Luigi Tenco, la sua semplicità, la sua profondità, la sua poesia».
Questa la tracklist dell’album Una storia d’amore: “Ciao amore ciao” Grazia Di Michele e Giovanni Nuti, “Mi sono innamorato di te” Grazia Di Michele, “Darla Dirladada”Giovanni Nuti, “Angela” Grazia Di Michele,“Diciotto anni” Giovanni Nuti, “Se stasera sono qui”Grazia Di Michele, “Bang Bang” Giovanni Nuti, “Lontano lontano”Grazia Di Michele, “Per non vivere soli”Giovanni Nuti, “Ho capito che ti amo”Grazia Di Michele, “Laissez-moi danser”Giovanni Nuti, “Quelli erano giorni” Giovanni Nuti, “Per la cruna di un ago” Grazia Di Michele e Giovanni Nuti, Un giorno dopo l’altro Grazia Di Michele, “Non andare via”Giovanni Nuti, “Piccole e grandi cose di te” Grazia Di Michele e Giovanni Nuti, “Vedrai vedrai”Grazia Di Michele, “Col tempo”Giovanni Nuti.
«Ho sempre amato e ammirato Dalida. Per le sue doti di interprete ma soprattutto per la sua capacità di darsi completamente al suo pubblico, e di trasmettere la sua forza ed energia di donna ma anche il suo dolore e la sua fragilità – dichiara Giovanni Nuti – Ho scelto poi quelle canzoni del suo repertorio che considero più significative e rivelatrici della sua cifra umana, quelle più legate alla sua esperienza di vita. Le interpreto a modo mio e spero che si colga il mio amore e il mio rispetto per lei».
Tra i brani scelti da Giovanni Nuti anche “Laissez-moi danser”, unsentito omaggio all’artista Toto Cotugno da poco scomparso,autore del brano e della versione in italiano dal titolo “Voglio l’anima”. Il brano in francese, tradotto successivamente anche in inglese cantato da Dalida fu un successo internazionale.
L’album è stato registrato e mixato da Carlo Giardina presso lo Studio Bach. Gli arrangiamenti sono di José Orlando Luciano, che nell’album suona anche piano, tastiere e fisarmonica. Gli altri musicisti: Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni), Simone Rossetti Bazzaro (violino e viola), Marco Brioschi (tromba e flicorno), Massimo Germini (chitarra acustica, chitarre classica e mandolino), Carlo Giardina (basso elettrico e contrabbasso) e, nel brano “Per la cruna di un ago”, Stefano Arcieri (chitarra acustica ed elettrica) e Benedetta Arcieri (Sylphyo). La masterizzazione è di Luca Vittori presso lo Studio Villaggio di Pavia.
Grazia Di Michele è una cantautrice italiana con una lunga e prolifica carriera. Inizia negli anni ‘70 al Folkstudio di Roma e registra il suo primo album “Clichè” nel 1978 che viene apprezzato per la sua audacia e originalità nel campo della canzone d’autore. Negli anni successivi, continua a lavorare nella musica e nella produzione di programmi musicali per la RAI. Nel 1986 pubblica l’album “Le ragazze di Gauguin“, che vince il premio “Vela d’argento”. Nel 1988 esce l’album “L’amore è un pericolo“, da cui è stato estratto il singolo “Solo i pazzi sanno amare”, che è diventato la sigla del Festivalbar. Negli anni ‘90 pubblica diversi album e partecipa a tre edizioni del Festival di Sanremo: “Io e mio padre” (1990), “Se io fossi un uomo” (1991), “Gli amori diversi” (1993). Successivamente si dedica ad attività di impegno sociale, alla musica per bambini, alla musicoterapia e all’insegnamento di canto presso diverse istituzioni e, nel 2008, debutta come attrice teatrale. Nel 2012 pubblica l’album “Giverny” con influenze jazz. Nel 2015 torna al Festival di Sanremo in duetto con Mauro Coruzzi (Platinette) con la canzone “Io sono una finestra”, con la quale vince il Premio Lunezia. Nel 2017 esce l’EP “Anime” e l’album “Folli voli”, in cui ha reinterpretato canzoni di cantautori internazionali in italiano. Nel 2019 dirige il Festival di musica d’autore A tu per tu e pubblica il suo primo romanzo, “Apollonia”. Nel 2020 avvia il progetto “Cantautrici” con Rossana Casale e Mariella Nava, realizzando un tour e scrivendo un disco a tre mani. Negli ultimi anni, oltre alla sua carriera musicale e alle attività sociali, si dedica al giornalismo musicale e alla letteratura. Nel 2023 è direttrice artistica per il Festival Internazionale di cinematografia Tulipani di seta nera e partecipa al Festival della canzone italiana a Parigi. Nel corso della sua carriera collabora con numerosi artisti italiani e stranieri, sia come cantante che come autrice, e riceve numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo all’arte e alla musica italiana.
Giovanni Nuti è un cantautore originario di Viareggio, milanese d’adozione. Ha all’attivo nove album e ha collaborato con numerosi artisti italiani, tra cui Enrico Ruggeri, Roberto Vecchioni, Lucio Dalla, Mango, Enzo Avitabile, Milva, Dario Gay, Marco Ferradini e Simone Cristicchi. Una parte significativa della sua carriera è stata dedicata alla collaborazione con la poetessa Alda Merini, con cui ha lavorato per sedici anni: insieme hanno realizzato numerosi spettacoli e quattro dischi, tra cui “Milva canta Merini” e “Poema della croce”, un’opera sacra moderna rappresentata anche nel Duomo di Milano. Ha cantato i versi di Alda Merini in Germania con Milva, in Spagna con Lucia Bosè, e in Italia con Monica Guerritore con lo spettacolo “Mentre rubavo la vita”. Nel 2013 ha omaggiato il cantautore Georges Moustaki con la sua interpretazione multilingue del celebre brano “Lo straniero”. Nel 2014 pubblica “Cantico delle creature”, una suite di 11 brani per pianoforte ispirati alle laudi di San Francesco. Nel 2017 esce “Accarezzami musica”, il cofanetto che raccoglie tutta la sua produzione musicale con la poetessa Alda Merini. Nel 2019 il Festival del Nuovo Rinascimento di Milano gli assegna il New Renaissance Award come artista dell’anno. Nel 2021 pubblica il volume Ho’oponopono in musica che contiene il Cd con il mantra hawaiano del perdono da lui musicato in 8 lingue. Nel 2022 è impegnato nello spettacolo “E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto tra Alda Merini e Milva”. Giovanni contribuisce a portare i versi di Alda Merini al pubblico attraverso la musica. Nella sua carriera ha realizzato con lei spettacoli e album significativi e ha ricevuto riconoscimenti per il suo lavoro artistico, tra cui il Premio Franco Enriquez – sezione Poesia e musica.