La seconda settimana della 32a edizione del FIT Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea si preannuncia ricca di appuntamenti: Winter Family e Daria Deflorian presentano i loro lavori più recenti, debutta Alcune cose da mettere in ordine, prima produzione FIT, vanno in scena gli spettacoli dedicati ai giovani spettatori, prosegue Luminanza progetto dedicato alla drammaturgia contemporanea
Martedì 3 ottobre alle ore 20:30 il palco del LAC ospita Patriarcat. Vivre en confinement éternel della compagnia franco israeliana Winter Family di cui alcuni ricorderanno l’esplosivo H2 Hebron ospitato dal festival nel 2019. Un lavoro sul patriarcato, che non è solo una questione di sostanza ma anche di forma. Recitato in francese, con sopratitoli italiani, Patriarcat è consigliato ad un pubblico adulto. Da mercoledì 4 a sabato 7 ottobre dalle 16 alle 18 gli studi della RSI di Lugano ospitano Waste Kompost Radio, installazione sonora ideata da Alan Alpenfelt. Waste Kompost Radio è una radio in cui gli scarti digitali sonori vengono valorizzati grazie ad un processo di compostaggio sonoro. I rifiuti vengono elaborati grazie ad algoritmi che decompongono gradualmente le informazioni sonore applicando reazioni biochimiche analoghe a quelle che avvengono in natura trasformando il materiale organico in compost. Pensato per una fruizione libera e gratuita, il progetto rientra nell’ambito di ‘Soundstainability making future from listening’.
Da martedì 3 a sabato 7 ottobre il Teatro Foce ospita quattro spettacoli dedicati ai più piccoli: martedì 3 ottobre alle ore 14 va in scena Liberatutti della compagnia Scenamadre, uno spettacolo che intende sorridere e far sorridere su alcuni aspetti dello sport (visione consigliata ad un pubblico dagli 11 anni).
Mercoledì 4 alle ore 10 vedremo L’orso felice della Compagnia Dimitri/Canessa liberamente ispirato all’Orso che non c’era, sul tema del viaggio e dell’identità per i bambini dai 3 anni. Giovedì 5 alle 10 debutta Famiglie di La Baracca/Testoni ragazzi. Ne sono protagonisti due personaggi che ci invitano a riflettere su cosa sia una famiglia.; uno spettacolo dedicato ai bambini dai 2 anni che può suggerire riflessioni sul tema, senza voler fornire o influenzare risposte.
Sabato 7 alle 15 vedremo Prometeo/Olympus Kids, spettacolo di Agrupación Señor Serrano, un progetto in cui la compagnia spagnola si domanda che cosa succede quando presentiamo i miti greci ad un pubblico di bambini e bambine (per un pubblico di età compresa tra i 7 e gli 11 anni).
Venerdì 6 ottobre alle 17.30 appuntamento nella sala Refettorio del LAC per un incontro aperto a tutti, tra operatori e artisti, per far conoscere il programma Extra Time Plus: una nuova rete nazionale per la promozione di artiste e artisti emergenti delle tre regioni linguistiche. Nell’ambito del FIT, venerdì 6 ottobre alle 19.30 alla presenza del Presidente della Confederazione Alain Berset, l’Ufficio federale della cultura (UFC) assegnerà i Premi svizzeri delle arti sceniche al LAC di Lugano. Durante la cerimonia di premiazione saranno presentati al pubblico i 13 vincitori e vincitrici e le relative distinzioni, tra cui il Gran Premio svizzero delle arti sceniche/Anello Hans Reinhart 2023, attribuito alla danzatrice e coreografa Cindy Van Acker. Sabato 7 ottobre alle 17 e domenica 8 alle 16 il Teatro studio del LAC ospita Ay!Ya! performance dell’artista spagnola Macarena Recuerda Shepherd. Un esercizio sullo sguardo, un lavoro che ci porta a percepire la realtà in modi diversi suggeriti dall’immaginazione o causati dall’inganno del senso della vista.
Sabato 7 ottobre alle 20:30 (replica domenica 8 alle 19) sul palco del LAC debutta in prima assoluta Alcune cose da mettere in ordine di Rubidori Manshaft, lavoro con cui il FIT si confronta per la prima volta con la sfida della produzione. Ne è protagonista una donna – incarnata in scena da Roberta Bosetti – che ha appena compiuto 60 anni e che inizia a porsi delle domande sul suo percorso di vita. Un lavoro sulla cura, sul tempo, sulla paura, sul fare.
Domenica 8 dalle 10:30 alle18 lo Studio Foce ospita Luminanza. Reattore per la drammaturgia contemporanea: la terza edizione del progetto presenta i testi inediti di quattro nuove drammaturghe della svizzera italiana e si interroga sul tema della traduzione. Artista cara al LAC e al FIT, Daria Deflorian chiude il festival domenica 8 (Teatro Foce ore 20:30) con Elogio della vita a rovescio, lavoro in cui la regista dirige Giulia Scotti. Lo spettacolo è una prima produzione di un progetto biennale che porterà, il prossimo anno, alla messinscena di La vegetariana, capolavoro della scrittrice sudcoreana Han Kang. Il festival in tutta la sua durata è attraversato dalle repliche di Je suisse (or not) di Camilla Parini (dal 29.9 all’8.10, orari diversi) performance per uno spettatore alla volta che si svolge al Turba di Lugano. Lo spettacolo è fruibile con testo in italiano, francese, tedesco e inglese.
Altro appuntamento fisso del festival TIB meets FIT 3.0 (entrata libera Torretta Enderlin Parco Tassino) un luogo in cui incontrarsi per dare voce ai contributi e alle testimonianze di ospiti invitati e inattesi. Nei giorni del festival la Torretta Enderlin, solitamente chiusa al pubblico, si aprirà per dialogare e dare idee e vissuti sulla cultura della città.
INFORMAZIONI e prevendita
Biglietteria LAC Piazza Bernardino Luini 6 CH–6901 Lugano
Orari d’apertura Ma–Ve: 11:00–18:00 Sa–Do: 10:00–18:00
+41 (0)58 866 4222
www.luganolac.ch