Le grandi orchestre sinfoniche italiane per la prima volta insieme
Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Spira mirabilis, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra della Toscana e Orchestra Giovanile Italiana,
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra della Fondazione Arena di Verona,
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Filarmonica Toscanini di Parma:
le grandi orchestre italiane all’Auditorium di Milano
per celebrare Gustav Mahler
«Vladimir Delman, fondatore della nostra compagine, diceva che solo dopo trent’anni di attività un’orchestra può chiamarsi tale. È con questo carico di responsabilità, ma anche con la gioia di aver raggiunto un traguardo tanto importante, che entriamo ufficialmente nelle celebrazioni per il Trentesimo anno dalla fondazione della nostra orchestra». Le parole di Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, riassumono lo spirito con cui l’istituzione di casa all’Auditorium di Milano affronta la Stagione 2023-2024, il cui momento più importante è senza dubbio rappresentato dal Festival Mahler, un’inedita iniziativa musicale volta a festeggiare i primi trent’anni di attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano e i primi venticinque anni del Coro Sinfonico di Milano. Tre settimane intere dedicate al repertorio di Gustav Mahler, all’Auditorium di Milano, dal 22 ottobre al 13 novembre 2023, l’integrale delle Sinfonie e dei Lieder per orchestra del compositore boemo. Il 13 novembre è una data emblematica: il 13 novembre 1993, infatti, il Maestro Vladimir Delman alzava la bacchetta per dirigere la neonata Grande Orchestra Sinfonica di Milano in un programma entusiasmante che comprendeva la Serenata per Archi di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz. Da quel memorabile concerto l’Orchestra si è evoluta per diventare quello che oggi rappresenta per la propria città e per l’Italia: una compagine di livello internazionale che ha saputo sempre più crescere per raggiungere le vette del sinfonismo, esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo.
I compleanni, soprattutto quelli importanti, si festeggiano con gli amici. Per questo, l’Orchestra Sinfonica di Milano, al giro di boa dei primi trent’anni della sua attività, lancia una sfida nel panorama sinfonico italiano, chiamando a raccolta le grandi orchestre nazionali per celebrare forse l’autore più caro al pubblico dell’Orchestra. Del resto, come afferma Ruben Jais, Direttore Generale e Artistico dell’Orchestra: “Negli anni, tale è divenuta la vicinanza con il repertorio mahleriano che l’Amministrazione comunale milanese deliberò di nominare lo spazio antistante l’ingresso dell’Auditorium ‘Largo Gustav Mahler’, inaugurato alla presenza della nipote del compositore boemo.”
Per la prima volta ritroviamo chiamate all’appello le grandi orchestre sinfoniche italiane, in un Festival che potrebbe essere elevato a emblema della grande cultura sinfonica del nostro Paese.
14 appuntamenti che compongono un Festival in cui concorrono 10 istituzioni sinfoniche: la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da Manfred Honeck, la Spira mirabilis, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da James Feddeck, l’Orchestra della Toscana insieme all’Orchestra Giovanile Italiana dirette da Markus Stenz, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con Robert Treviño sul podio, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sotto la direzione da Marco Angius, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento sotto la bacchetta da Ottavio Dantone e la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Omer Meir Wellber.
«Celebrare i trent’anni della nostra orchestra e i venticinque anni del nostro coro: questa la volontà che ci ha stimolati a ideare il Festival Mahler. Per la prima volta in Italia le maggiori compagini orchestrali sinfoniche italiane riunite nell’esecuzione di tutto il repertorio del grande compositore. Siamo davvero onorati di poter condividere questi due importanti anniversari della nostra Fondazione con le prestigiose compagini che hanno voluto a noi unirsi», continua il Direttore Generale e Artistico Jais.
Di cruciale importanza, per la riuscita di un progetto così ambizioso, le istituzioni di Comune di Milano e Regione Lombardia, sempre al fianco dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha affermato: «In un momento così significativo dell’Orchestra Sinfonica di Milano e della nostra città, nel trentesimo anniversario di questa istituzione, nasce il Festival Mahler, un’iniziativa musicale inedita che per tre settimane porterà appuntamenti dedicati al ricchissimo repertorio di Gustav Mahler. Ma è molto di più di un omaggio al grande Mahler, perché per la prima volta le più importanti orchestre sinfoniche italiane si uniranno per creare un evento di portata nazionale, emblema della tradizione sinfonica del nostro Paese. E’ un vero onore poter accogliere nella nostra Milano realtà musicali così prestigiose. Questo Festival è una testimonianza della nostra dedizione alla promozione della cultura e dell’arte, e dell’impegno che abbiamo nel mantenere viva la tradizione sinfonica di Milano. E’ un’iniziativa che testimonia ancora una volta come la sinergia tra istituzioni culturali possa dare vita a esperienze nuove per valorizzare il nostro immenso patrimonio. Voglio ringraziare la Presidente Ambra Redaelli e il Maestro Ruben Jais, e tutti coloro che hanno reso possibile il Festival Mahler, e voglio invitare tutti i cittadini a prendere parte a questa iniziativa straordinaria».
Queste invece le parole di Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia: «Questo Festival è una unicità nel panorama italiano: riuscire a coinvolgere le grandi orchestre sinfoniche del nostro Paese e portarle qui in Lombardia è sicuramente un motivo di grande orgoglio per l’istituzione regionale che segue e sostiene l’orchestra sinfonica di Milano. Il Festival Mahler è il giusto coronamento di un grande percorso che vede nella Stagione 2023-2024 dell’Orchestra Sinfonica, un programma variegato ma in grado, al tempo stesso, di superare anche i confini geografici, considerata la volontà di ampliamento della presenza di numerose progettualità all’interno delle periferie e dei luoghi non propriamente adibiti alla Cultura. Questa Orchestra, una realtà fondamentale anche per quanto riguarda l’offerta culturale lombarda nell’ambito dell’attrattività per la nostra regione da parte di un turismo italiano e internazionale, un utile strumento per far conoscere la grande musica sinfonica ad un pubblico di ogni genere ed età, estendendola, quindi anche agli ospiti business di aziende e fiere. E il Festival è un ottimo strumento per raccontare la nostra italianità in questo “abbraccio” musicale che riesce ad avvolgere tante grandi realtà italiane».
Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ha creduto in questo progetto ed è al fianco dell’Orchestra Sinfonica di Milano per il Festival Mahler. Queste le parole del Presidente Carlo Sangalli: «L’investimento nell’arte è un investimento nel passato, nel presente e nel futuro: nel passato, perché questo festival dedicato a Mahler affonda le sue radici nel Tardo Romanticismo; nel presente, perché la riconoscibilità del nostro territorio passa anche attraverso le grandi proposte culturali che promuovono Milano e il nostro paese nel mondo. In ultima istanza, questo evento è un investimento nel futuro perché solo creando grandi opportunità ed eventi d’eccellenza per musicisti, artisti, compositori possiamo alimentare la creatività e anche tutte quelle imprese che fanno della cultura un motore per l’economia e per la nostra società».
Assolombarda rappresenta un sostegno prezioso a questa iniziativa, avendo compreso il valore culturale di un progetto così ambizioso e invitando le realtà del territorio a farsi promotrici del Festival. Queste le parole di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda: «Sono molto felice che anche Assolombarda sia parte di questa grande operazione musicale. Siamo un’associazione d’imprese che ha tra le sue prerogative quella di favorire l’affermazione dell’industria quale motore della crescita economica, sociale e civile del nostro Paese. Siamo convinti che la musica sia un linguaggio universale che restituisce la bellezza e la profondità della nostra cultura. Per noi la musica è cultura, impresa, professionisti e talenti che ci lavorano. Milano, una città di respiro internazionale, vanta questo profilo anche grazie ad attori-chiave come l’Orchestra Sinfonica di Milano, ambasciatrice d’eccellenza del ‘fare bene’. L’inedita e straordinaria iniziativa musicale che oggi viene presentata al grande pubblico per festeggiare i primi trent’anni dell’orchestra e i primi venticinque anni del coro ne è un esempio assolutamente concreto. Il Festival è dedicato a un compositore che ha profondamente amato il nostro paese, e che dal nostro paese ha tratto ispirazione. E’ un’operazione di sistema, in perfetto stile ambrosiano, capace di trasferire la forza e l’unione di tutta l’Italia. Vera espressione del nostro Made in Italy».
Tra queste realtà, Fondazione Pirelli è in prima linea e conferma la sua vicinanza alla Fondazione, ascrivendosi tra i partner dell’iniziativa. Come testimoniano le parole di Antonio Calabrò, SVP Cultura Pirelli e Direttore della Fondazione Pirelli: «La Pirelli sostiene da oltre 10 anni il lavoro dell’Orchestra Sinfonica di Milano, l’orchestra laVerdi una volta, nella convinzione che l’impegno intellettuale e l’attività d’impresa culturale, come appunto l’Orchestra sa fare bene, siano un riferimento essenziale per la qualità della vita nella nostra città, con prospettive nazionali e internazionali. L’Orchestra Sinfonica, insomma, è un elemento di grande qualità. Il Festival Mahler su cui adesso ci impegniamo ha per noi di Pirelli un valore particolare. Perché Mahler, nella storia della musica, è uno dei protagonisti che tengono insieme radici e cambiamento, tradizione e innovazione. C’è una sua frase che risuona molto nei nostri discorsi, nei discorsi di un’impresa che prova continuamente a scrivere una storia al futuro. La frase è questa “La tradizione non è culto delle ceneri, ma è custodia del fuoco”. Innovazione, appunto. Un’idea di consapevolezza della propria identità storica per trasmettere alle nuove generazioni il segno di una possibilità di trasformazione positiva, il segno di un cambiamento che coinvolge persone, assetti economici e assetti sociali. Mahler come paradigma della metamorfosi. Mahler come paradigma di una storia che va a cambiare e a dare maggiore qualità alla nostra vita. Ecco perché, in questo festival, ci siamo anche noi».
Aspettando il Festival Mahler
Precedono il Festival alcuni appuntamenti di grande interesse. Martedì 5 ottobre alle ore 19, presso Anteo Palazzo del Cinema (Piazza XXV Aprile, 8), si terrà la proiezione del film “La perdizione”, di Ken Russell, pellicola visionaria incentrata sulla figura di Gustav Mahler, datata 1974. La proiezione avrà un grandissimo valore aggiunto dal momento che sarà introdotta da un affascinante dialogo tra Paolo Mereghetti, storico critico cinematografico italiano, autore dell’iconico dizionario del cinema che porta il suo nome, e Quirino Principe, forse uno dei maggiori critici musicali italiani, autorità assoluta per quanto riguarda Gustav Mahler. Domenica 22 ottobre alle ore 11, presso il piccolo Teatro Gerolamo di Piazza Beccaria, un appuntamento cameristico insieme a Luca Santaniello (violino), Miho Yamagishi (viola), Mario Shirai Grigolato (violoncello) e Gile Bae (pianoforte). In programma una grande rarità mahleriana: il quartetto per pianoforte e archi in La minore, accompagnato dal quartetto per pianoforte e archi in Do minore di Richard Strauss. E ancora, sempre domenica 22 ottobre, ma alle ore 16, un Concerto “Ristretto” (la nuova serie di concerti della durata di un’ora) dedicato a Mahler: in programma i meravigliosi Lieder eines fahrenden Gesellen (baritono, Johannes Held), insieme alla Sinfonia n.4 in Si bemolle maggiore op.60 di Beethoven, sotto la bacchetta di Kolja Blacher. Lunedì 23 e martedì 24, alle ore 20, è il momento di “Mahler’s Universe”, la proiezione di 10 cortometraggi (5 per serata) dedicati alle sinfonie di Gustav Mahler, presso il Forum Austriaco di Cultura in Piazza del Liberty, 8.
Festival Mahler
Il Festival Mahler è un grande evento sinfonico che si può raccontare attraverso le orchestre che vi partecipano, che, una dopo l’altra, creano un caleidoscopio di nature diverse ma complementari, così come diversi sono i programmi da esse proposti, ciascuno mettendo in luce un particolare aspetto del musicista Gustav Mahler, compositore, direttore d’orchestra, orchestratore, trascrittore.
Si parte con l’Orchestra Sinfonica di Milano, insieme al Coro Sinfonico diretto da Massimo Fiocchi Malaspina, mercoledì 25 ottobre alle 20, con la Sinfonia n.2 in Do minore, “Resurrezione”, sotto la direzione di Andrey Boreyko, Direttore Residente dell’Orchestra Sinfonica di Milano. La “Resurrezione” fu la pagina con cui l’Orchestra Sinfonica di Milano inaugurò la sua nuova casa, l’Auditorium di Milano, che aprì i battenti nell’ottobre del 1999, diretta in quell’occasione da Riccardo Chailly, oggi Direttore Onorario dell’Orchestra. Una sinfonia che si intrecciò al mondo della sua Prima Sinfonia, in cui idealmente l’eroe celebrato nel finale veniva ora accompagnato alla tomba (ecco a cosa si riferisce il primo movimento, il Rito funebre) per poi gioire di una nuova Resurrezione per l’uomo del suo tempo. Dai funerali di un eroe al Giudizio Universale e alla Resurrezione passando attraverso il mondo ingenuo, incantato e fiabesco del Wunderhorn (il “Corno magico”).
Si prosegue giovedì 26 ottobre alle ore 20 con la Filarmonica della Scala diretta Riccardo Chailly che affronta la Sinfonia n.1 in Re maggiore Titano e il Preludio Sinfonico. Un concerto che segna il ritorno di Riccardo Chailly sul palco dell’Auditorium di Milano, a suggellare un’amicizia e un legame tra le due istituzioni cittadine. Come afferma Damiano Cottalasso, coordinatore artistico della Filarmonica della Scala: «Abbiamo accettato con grande entusiasmo l’invito della Orchestra Sinfonica di Milano per un Festival Mahleriano a Milano. La musica di Mahler è nel DNA della Filarmonica della Scala e la lunga collaborazione con un direttore di riferimento come Riccardo Chailly, che con la Sinfonica di Milano ha un trascorso artistico altrettanto importante, ha fatto sì che molte delle esecuzioni fossero di grande interesse e rilievo interpretativo. La presenza delle altre orchestre italiane per questo Festival a Milano è un segno della vivacità musicale delle nostre istituzioni in questo momento e una occasione per tutto il pubblico di cogliere la bellezza della scrittura mahleriana in un corpo unico di esecuzioni, ciascuna secondo l’impronta musicale di ogni formazione coinvolta».
“Era ora che si organizzasse in Italia un Festival dedicato a Gustav Mahler, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è particolarmente fiera di far parte di questo progetto al fianco di tante orchestre importanti. Gustav Mahler era di casa all’Accademia di Santa Cecilia, avendo suonato in tante occasioni presso la nostra istituzione. Siamo felici di portare sul palco ‘Des Knaben Wunderhorn’ insieme a un interprete meraviglioso come Matthias Goerne e un grande direttore come Manfred Honeck.” Parola di Michele Dall’Ongaro, Presidente dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che si esibirà venerdì 27 ottobre alle ore 20: in programma Des Knaben Wunderhorn, primo ciclo liederistico che giunge sul palco del Festival, composto fra il 1892 e il 1896 quando Mahler era direttore del Teatro di Amburgo, Accoppiato per l’occasione alla Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op.55 Eroica di Beethoven.
Sabato 28 ottobre è il momento della Spira mirabilis, impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n.3 in Mi bemolle Maggiore Op.97 “Renana” di Robert Schumann, nell’orchestrazione di Mahler. Francesco Bossaglia ha dichiarato: «Mahler compositore ma anche grande direttore, mi sembra interessante un omaggio a Mahler che coinvolge un gruppo che si fa carico di tutti gli aspetti del lavoro di un direttore d’orchestra in maniera collegiale. Spira mirabilis è arrivata a Mahler (con la quarta sinfonia) nel maggio del 2022, dopo un percorso di quindici anni attraverso ciò che c’era prima di Mahler (e quindi Schubert, ma anche Beethoven, etc.) e ciò che è venuto dopo Mahler (Schönberg, Bartok, etc.). Siamo felici di un invito sul tema della “Renana” di Schumann rivista da Mahler perché, per un progetto di studio come il nostro, è un grande spunto di approfondimento, di studio comparativo. Ogni musicista di Spira mirabilis durante le prove ha la partitura in mano. In questo caso dovremo averne due».
Domenica 29 ottobre, l’Orchestra Sinfonica di Milano torna sul palco insieme al Coro Sinfonico e al Coro di Voci Bianche di Milano per l’esecuzione della Sinfonia n.3 in Re minore, per contralto (Anke Vondung), coro femminile, coro di Voci Bianche e orchestra. Opera gemella della Seconda sinfonia, non solo per i riferimenti al mondo poetico del Wunderhorn, ma soprattutto per le dimensioni gigantesche e il pathos dei significati extramusicali, con la Terza, Mahler intese delineare una sorta di cosmogonia, un grande “poema musicale che abbraccia tutti gli stadi dello sviluppo in ordine progressivo”, procedendo a gradini dalla natura inanimata alla vita vegetale, a quella degli animali, all’uomo, su fino agli angeli e all’amore di Dio.
«Siamo grati all’Orchestra Sinfonica di Milano per l’opportunità che ci ha offerto di eseguire le Sinfonie di Schumann nell’orchestrazione di Mahler in una occasione così prestigiosa e insieme a grandissime compagini. Fra l’altro, celebrare questo importante traguardo dei nostri colleghi è coerente con la storia dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali per due motivi: innanzitutto perché fra le ragioni costitutive dell’orchestra, quasi ottant’anni fa, c’era la divulgazione del repertorio sinfonico soprattutto quello meno frequentato, poi perché queste pagine rappresentano una tappa ulteriore del percorso di perfezionamento continuo che i Pomeriggi stanno compiendo di stagione in stagione». Queste le parole di Maurizio Salerno, Direttore Artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, compagine che sarà impegnata martedì 31 ottobre alle 20: la compagine di casa al Teatro Dal Verme, sotto la bacchetta di James Feddeck, porta sul palco il Mahler sapiente orchestratore delle Sinfonie di Schumann: la Sinfonia n. 1 in Si bemolle maggiore op. 38 La Primavera e la Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 61.
La ORT, l’Orchestra della Toscana,e la OGI, l’Orchestra Giovanile Italiana, arrivano in Auditorium venerdì 3 novembre alle 20 per l’esecuzione dei Kindertotenlieder (solista Sophie Harmsen), e della Sinfonia n. 4 in Sol maggiore, sotto la direzione di Markus Stenz. Come afferma Daniele Spini, Direttore Artistico dell’Orchestra della Toscana: «L’Orchestra della Toscana partecipa al Festival Mahler riaprendo dopo molti anni la collaborazione con l’Orchestra Giovanile Italiana. Riuniamo due realtà musicali attive sullo stesso territorio (Firenze e la Regione Toscana per l’ORT, Fiesole e la sua Scuola di Musica per l’OGI), condividendo sia l’aspetto esecutivo sia quello formativo. Durante la preparazione del concerto, infatti, i musicisti dell’ORT metteranno la loro esperienza a disposizione dei colleghi più giovani già in prove a sezioni propedeutiche alla riunione dei due gruppi. Aspirazione comune alle due istituzioni è dar vita a un concerto che non si esaurisca nel pur importantissimo “qui e ora” dell’esecuzione, ma lasci un segno nella storia professionale di molti futuri musicisti d’orchestra, contribuendo a prepararli e a rafforzare il loro bagaglio di conoscenze».
Ernesto Schiavi, Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ha dichiarato: «Ci fa grandissimo piacere partecipare a questo Festival. Gustav Mahler è un compositore sostanziale nel repertorio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ed è sempre presente nelle nostre stagioni, ma la nostra esecuzione all’Auditorium di Milano con la direzione del maestro Treviño ha un significato particolare: di riconoscimento della trentennale vita della Sinfonica di Milano e di sincero augurio per il miglior futuro possibile». Sabato 4 novembre alle 18 sarà infatti il momento dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino diretta da Robert Treviño, che di Mahler affronterà la Sinfonia n.5 in Do diesis minore.
Domenica 5 novembre alle 16 è il turno dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona diretta da Marco Angius, che affronta la Tragica, la Sinfonia n. 6 in La minore di Gustav Mahler. Queste le parole di Francesco Ommassini, supporto alla Direzione Artistica Orchestra Fondazione Arena di Verona: «L’Orchestra di Fondazione Arena è nota ai più per il suo ruolo nell’Opera Festival estivo, quest’anno giunto alla centesima edizione. La Fondazione sta però investendo sempre più nell’attività sinfonica e nell’innalzamento della qualità della sua Orchestra, aumentando l’impegno e il respiro delle ultime stagioni, di cui Mahler è elemento fondamentale. Potersi confrontare con le migliori istituzioni musicali italiane riunite dalla Sinfonica di Milano per il Festival Mahler è un impulso ulteriore alla crescita e soprattutto un onore».
Nuova settimana di Festival, che comincia martedì 7 novembre alle 20 con Ottavio Dantone alla testa dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che si misura con la Sinfonia n. 7 in Mi minore. Entusiastiche le parole di Giorgio Battistelli, Direttore Artistico dell’Orchestra: «Non si tratta soltanto di un progetto artistico molto ambizioso con alcune fra le orchestre sinfoniche italiane che portano avanti un lavoro significativo in campo sinfonico, ma di un progetto dalla forte valenza umana e politica, tanto più forte perché arriva in un sistema che manifesta evidenti segnali di difficoltà nel nostro Paese. Nel nome di Mahler, qui a Milano stiamo tutti insieme, ognuno con le proprie possibilità e con la forza della propria lettura della musica mahleriana. L’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento presenta la Settima affidandola alla bacchetta del proprio direttore musicale, Ottavio Dantone, che abbandona il proprio territorio naturale del barocco per abbracciare una sfida artistica stimolante per lui e, sono certo per il pubblico».
Mercoledì 8 novembre alle 20 una speciale menzione per un grande evento come la Sinfonia n. 8 in Mi bemolle maggiore (la “gigantesca” Sinfonia dei Mille) nel Duomo di Milano. Una schiera di musicisti all’interno della Cattedrale: l’Orchestra Sinfonica, il Coro Sinfonico (Massimo Fiocchi Malaspina, direttore del coro) e il Coro di Voci Bianche di Milano (Maria Teresa Tramontin, direttrice del coro), il Coro As.Li.Co, i Pueri Cantores della Cappella Musicale del Duomo di Milano. I solisti: Flurina Stucki, Eleanor Lyons ed Elizabeth Breuer, soprani, Bettina Ranch e Annely Peebo, mezzosoprani, Tuomas Katajala, tenore, Jochen Kuper, baritono, Samuel Youn, basso. Un evento in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. «Quando la presidente Ambra Redaelli e il maestro Ruben Jais hanno proposto alla Veneranda Fabbrica e al Capitolo Metropolitano di ospitare in Duomo la maestosa Sinfonia n. 8 in Mi bemolle maggiore – la grandiosa Sinfonia dei Mille! – per degnamente ricordare Gustav Mahler, con entusiasmo abbiamo accolto questa pertinente e straordinaria opportunità artistica. Il Duomo, la casa dei milanesi, è veramente il centro della vita della nostra grande e bella città, non soltanto per il suo essere il cuore liturgico della nostra Diocesi o per il turismo, ma perché ricco e fecondo luogo di cultura, capace di dare forma a sorprendenti incontri e di vivificare stimolanti dialoghi. Grazie, dunque, all’Orchestra Sinfonica di Milano per la conferma di questa sinergica e rinnovata collaborazione con il Duomo che, anno dopo anno, cresce di vigore e di qualità, anche con il contributo del Maestro Direttore della Cappella Musicale del Duomo, Mons. Massimo Palombella», come afferma Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano. Un concerto che vede il prezioso contributo di Assolombarda.
Sabato 11 novembre alle ore 18 è il turno della parmense Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Omer Meir Wellber: in programma i Rückert-Lieder per voce e orchestra (con Christoph Pohl come baritono), l’Adagio dalla Sinfonia n.10 in Fa diesis maggiore e la Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120 di Robert Schumann, nell’orchestrazione riveduta da Mahler. “Quanto mai ricco ed emblematicamente articolato è il concerto della Filarmonica Toscanini diretta da Omer Meir Wellber in quanto chiama in causa tre aspetti del lavoro creativo di Gustav Mahler: quello di sinfonista, di supremo autore di Lieder e anche l’autore di arrangiamenti: l’Adagio della Decima Sinfonia, una composizione che va oltre la morte; i cinque Rückert- Lieder, in cui Mahler sperimenta uno stile composito e contraddittorio; il pubblico vede Mahler come un superbo direttore che scrive sinfonie, mentre egli si considera un compositore costretto al ruolo di direttore. Connessa a questa attività vi è quella di arrangiatore e, in questo programma, lo ascoltiamo alle prese con la riorchestrazione della Sinfonia n.4 di Schumann.” Queste le parole di Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arturo Toscanini.
Domenica 12 novembre alle ore 16 spazio alle orchestrazioni delle musiche di Johann Sebastian Bach compiute dal compositore boemo, insieme all’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano diretta da Ruben Jais. Per la Fondazione, un contributo simbolico estremamente importante, quello che vede protagonista la compagine Giovanile di Largo Mahler, un segnale determinante rispetto all’importanza che i giovani e la formazione orchestrale rappresentano per l’Orchestra Sinfonica di Milano.
Lunedì 13 novembre, a concludere e a suggellare l’intera operazione, si festeggia la ricorrenza del trentesimo compleanno dell’Orchestra Sinfonica di Milano: all’Auditorium di Milano ha luogo un Concerto celebrativo che vede protagonista la Sinfonia n. 9 in Re maggiore di Gustav Mahler, eseguita dall’Orchestra diretta da Claus Peter Flor, Direttore Emerito della compagine.
Conferenze introduttive
Di fondamentale importanza saranno le conferenze introduttive degli appuntamenti del Festival, vere e proprie guide all’ascolto che illustrano gli aspetti storico-musicali delle composizioni.
Relatore per le Sinfonie sarà il M. Gastón Fournier-Facio, uno dei maggiori conoscitori dell’opera di Mahler e che per il Festival ha curato una importante raccolta di saggi, Tutto Mahler. La vita e le opere raccontate dai grandi esperti italiani, edita da Zecchini e in vendita in Auditorium e online.
Relatore per le Riorchestrazioni mahleriane di classici sarà Ruben Jais e per i Lieder Quirino Principe. Per il calendario completo delle conferenze consultare il sito sinfonicadimilano.org.
Dal 22 ottobre, inoltre, l’Orchestra Sinfonica di Milano rende pubblica la prima parte delle registrazioni inedite delle sinfonie di Mahler, pubblicando le sinfonie dispari del compositore boemo. A partire dalla prima data del Festival, sarà disponibile per la vendita online (sulla piattaforma IDAGIO) e in Auditorium un cofanetto contenente la Sinfonia n.1 in Re maggiore Titano, la Sinfonia n.3 in Re minore, la Sinfonia n.5 in Do diesis minore, la Sinfonia n.7 in Mi minore e la Sinfonia n.9 in Re maggiore, sotto la direzione del M. Claus Peter Flor.
Il Festival Mahler è un evento che avviene grazie alla fiducia di istituzioni e realtà che hanno creduto in questo progetto. Un ringraziamento va a Regione Lombardia, al Comune di Milano e alla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Si ringraziano i Cultural Partner: Mahler Foundation, Forum Austriaco di Cultura e Anteo Palazzo del Cinema.
Un ringraziamento ai Media Partner, fondamentali per il racconto di questa iniziativa: Rai Cultura, Radio Tre, Rai 5, Classica HD, Corriere della Sera, La Lettura, Amadeus, MusicPaper (Main Digital Partner)
Si ringraziano Assolombarda e Pirelli e per il sostegno.