Foto: Kirill Gerstein – Ravel © Orchestra Sinfonica di Milano - Giovedì 8, venerdì 9 e domenica 11 giugno 2023
Foto: Kirill Gerstein – Ravel © Orchestra Sinfonica di Milano - Giovedì 8, venerdì 9 e domenica 11 giugno 2023
Foto: Kirill Gerstein – Ravel © Orchestra Sinfonica di Milano

Ultimo appuntamento della Stagione 22-23 della Stagione Sinfonica in Largo Mahler: a tutto Ravel con Wayne Marshall e Kirill Gerstein

Giovedì 8 giugno 2023 ore 20.30
Venerdì 9 giugno 2023
ore 20
Domenica 11 giugno 2023
ore 16

Maurice Ravel Alborada del gracioso
Maurice Ravel Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore
Maurice Ravel Concerto per pianoforte e orchestra per la mano sinistra in Re maggiore
Maurice Ravel Boléro

Orchestra Sinfonica di Milano
Kirill Gerstein
Pianoforte
Wayne Marshall Direttore

Giovedì 8 (ore 20.30), venerdì 9 (ore 20)e domenica 11 giugno (ore 16) va in scena l’ultimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2022-2023 dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
Sul podio sale Wayne Marshall, uno degli artisti più eclettici e versatili della scena musicale dei nostri giorni, che ha ricoperto per anni il ruolo di direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano. Marshall mette la sua sapienza musicale a disposizione del meraviglioso repertorio sinfonico di Maurice Ravel, compositore che ha scritto decine di pagine di ineguagliabile fattura. Una in particolare, il Boléro, lo ha reso universalmente noto anche al di fuori del mondo della musica classica. Decine sono stati gli omaggi musicali a questo monumento di aggregazione timbrica, vero e proprio castello sonoro che si costruisce di fronte alle orecchie di chi ascolta, che da un rullante in pianissimo arriva a un’orchestra intera in fortissimo, crescendo di un decibel alla volta, facendo innamorare di una pulsazione ritmica (ripetuta 169 volte), e di due temi facili e perfetti, proposti in tutte le loro combinazioni timbriche. Una pagina sinfonica che è giunta in territori apparentemente lontani diventando protagonista di una cover reggae di Frank Zappa e di una composizione rock di Jeff Beck, senza contare le innumerevoli versioni elettroniche. Di Ravel, oltre al Boléro, viene proposta Alborada del gracioso, i due splendidi Concerti per pianoforte e orchestra (quello in Sol maggiore e quello in Re maggiore, scritto per la sola mano sinistra poiché dedicato a un pianista che in guerra rimase mutilato della mano destra) e, appunto, Boléro, nelle cui iterazioni e trasformazioni continue sono stati indicati, talvolta, i principi costruttivi della minimal music, e il cui processo di accrescimento strumentale, realizzato da Ravel con infallibile razionalità, si rivolge ai sensi di chi ascolta, a una ricezione non razionale.
Il Concerto in Sol e il Concerto per la mano sinistra, capolavori assoluti del repertorio per pianoforte e orchestra, vedono come solista Kirill Gerstein, artista eclettico che combina insieme le tradizioni musicali di Russia, America ed Europa centrale. Pianista dalla curiosità insaziabile, ha collaborato con orchestre, direttori, strumentisti, cantanti e compositori che lo hanno portato ad esplorare un vasto spettro di repertori sia nuovi che antichi.
Un ultimo saluto sinfonico che l’Orchestra Sinfonica di Milano compie al suo pubblico, un congedo estivo nell’attesa dell’inizio della nuova Stagione, tappa fondamentale nella storia della compagine di Largo Mahler, che segna il trentennale dell’Orchestra.

Conferenza introduttiva
Giovedì 8 giugno
alle ore 18.30 si terrà una Conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata, In collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Studium musicale d’Ateneo.Relatore Martino Tosi, intitolata “Il formidabile bricoleur Maurice Ravel”: “Il Boléro, il Concerto per pianoforte e orchestra in Sol e il Concerto per pianoforte e orchestra per la mano sinistra sono le ultime opere di ampio respiro scritte da Ravel. In esse, il più formidabile bricoleur della storia della musica, offre un omaggio alla musica del passato, in particolare a Mozart e Saint-Saëns. Si confronta-scontra con il presente: Prokof’ev, Stravinskij, Rachmaninov, Bartók e, oltreoceano, George Gershwin e il jazz. Anticipa infine il futuro oltre la dodecafonia, già alla fine degli anni Venti, facendo intravedere la musica ripetitiva di Steve Reich e Apparitions e Volumina di Ligeti.

Biglietti
Intero:
36 € in platea,27 €in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.

BIOGRAFIE:

Kirill Gerstein, pianoforte
Kirill Gerstein combina insieme le tradizioni musicali di Russia, America ed Europa centrale. Pianista dalla curiosità insaziabile, ha collaborato con orchestre, direttori, strumentisti, cantanti e compositori che lo hanno portato ad esplorare un vasto spettro di repertori sia nuovi che antichi. Da Bach ad Adès, il fare musica di Gerstein si distingue per una tecnica feroce e un’intelligenza perspicace, abbinata a una presenza musicale energica e fantasiosa che lo pone ai vertici della sua professione. Nato nell’ex Unione Sovietica, Gerstein è un cittadino americano residente a Berlino. La sua carriera è altrettanto internazionale, con impegni solisti e concertistici che lo portano dall’Europa agli Stati Uniti, all’Asia orientale e all’Australia. In questa stagione, l’estro di Gerstein per la curatela sarà in mostra mentre presenta residenze con la Bavarian Radio Symphony Orchestra (BRSO), la Wigmore Hall di Londra e il Festival d’Aix-en-Provence. Durante la stagione 2022-23, i punti salienti internazionali hanno incluso il Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov con la London Philharmonic e Nikolaj Szeps-Znaider, e la St. Louis Symphony e Hannu Lintu; il Concerto per pianoforte di Schumann con la Cleveland Orchestra e Edward Gardner, e in tournée con la City of Birmingham Symphony e Mirga Gražinytė-Tyla; Adès con la New York Philharmonic e Ruth Reinhardt; Berg con la Filarmonica di Dresda e Marek Janowski; e il Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov con la Tokyo Metropolitan Symphony e Alan Gilbert. Gerstein ha recentemente eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Adès in prima assoluta in Francia, Belgio e Italia, e, nella prossima stagione, lui e Adès eseguiranno il concerto per la prima volta in Olanda con il Concertgebouworkest e in Austria al Musikverein di Vienna. La coppia porterà anche il lavoro negli Stati Uniti per le esibizioni riprogrammate post-pandemia con la Chicago Symphony. Nell’ultimo anno, Gerstein ha dato le prime mondiali e nazionali del Concerto per pianoforte di Larcher con la Berliner Philharmonic – con la quale è apparso di nuovo a luglio all’annuale concerto all’aperto di Waldbűhne con il direttore principale Kirill Petrenko – e Semyon Bychkov che ha avviato la commissione, l’Orchestra Filarmonica di Bergen e Edward Gardner e la Netherlands Radio Philharmonic e Karina Canellakis. Oltre a una registrazione programmata per ECM con la Bergen Philharmonic la prossima estate, Gerstein presenterà il lavoro per la prima volta in Danimarca con la Danish National Symphony Orchestra e Petr Popelka.
Sostenitore di lunga data dell’importanza dell’insegnamento nella vita di un musicista, Kirill Gerstein è attualmente professore di pianoforte alla Hanns-Eisler Hochschule di Berlino e alla facoltà della Kronberg Academy. Con conversazioni con importanti menti artistiche, i relatori ospiti hanno incluso Ai Weiwei, Andreas Staier, Brad Melhdau, Thomas Adès, Iván Fischer, Alex Ross, Matthew Aucoin, Kirill Serebrennikov, Elizabeth Wilson, Simon & Gerard McBurney, Robert Levin, Reinhard Goebel, Simon Callow. Emma Smith, Deborah Borda, Rafael Viñoly, Sir Antonio Pappano, Kaija Saariaho, Joshua Redman, Khatchig Mouradian e Michael Haas.
L’ultimo progetto discografico di Kirill Gerstein abbina la musica di Debussy a quella del sacerdote, musicologo e compositore armeno Komitas, con collaborazioni con Thomas Adès, Ruzan Mantashyan e Katia Skanavi. La sua prima collaborazione con myrios classics è avvenuta 10 anni fa e, come risultato della partnership, ha realizzato molti progetti attentamente curati tra cui Mozart Four-Hands Piano Sonatas con Ferenc Rados; un compendio delle opere per pianoforte di Thomas Adès in collaborazione con il compositore che ha vinto un International Classical Music Award 2021; Enoch Arden di Strauss con il compianto Bruno Ganz (Wings of Desire; Rovina); il monumentale Concerto per pianoforte di Busoni con la Boston Symphony Orchestra e Sakari Oramo; The Gershwin Moment con la St Louis Symphony e David Robertson, includendo apparizioni speciali di Storm Large e dell’ex mentore di Gerstein Gary Burton; gli Studi Trascendentali di Liszt, scelto da The New Yorker come una delle registrazioni più importanti del 2016; e il Primo Concerto per pianoforte di Čajkovskij nella versione finale del compositore del 1879.La versione 2020 di Deutsche Grammophon della prima esecuzione mondiale di Gerstein del Concerto per pianoforte e orchestra di Adès con la Boston Symphony Orchestra ha vinto un Gramophone Award 2020 ed è stata nominata per tre GRAMMY Awards. Ha inoltre registrato Čajkovskij con Semyon Bychkov e la Czech Philharmonic come parte di “The Tchaikovsky Project” pubblicato da Decca Classics; e Scriabin con la Oslo Philharmonic e Vasily Petrenko per LAWO Classics.
Nato nel 1979 a Voronezh, in Russia, Kirill Gerstein, parallelamente agli studi, ha imparato a suonare jazz a casa ascoltando la collezione di dischi dei suoi genitori. Dopo un incontro casuale con la leggenda del jazz Gary Burton a San Pietroburgo quando aveva 14 anni, è stato invitato come studente più giovane a frequentare il Berklee College of Music di Boston, dove ha studiato pianoforte jazz in tandem con i suoi studi di pianoforte classico. All’età di 16 anni, Gerstein ha deciso di concentrarsi sulla musica classica completando i suoi diplomi universitari e laureati con Solomon Mikowsky alla Manhattan School of Music di New York, seguiti da ulteriori studi con Dmitri Bashkirov a Madrid e Ferenc Rados a Budapest. Gerstein è stato insignito del prestigioso Gilmore Artist Award – che gli consente di commissionare nuove opere a Timo Andres, Chick Corea, Alexander Goehr, Oliver Knussen e Brad Mehldau – vincitore del primo premio alla Decima edizione della Arthur Rubinstein Competition e titolare di un Avery Fisher Career Grant. Nel maggio 2021 gli è stata conferita una laurea honoris causa in arti musicali dalla Manhattan School of Music.

Wayne Marshall, direttore
Il direttore, organista e pianista inglese Wayne Marshall è stato direttore principale della WDR Funkhausorchester Cologne, ed è organista ed artista associato della Bridgewater Hall di Manchester, inoltre è stato direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Nelle stagioni in corso lavora con orchestre come la Rotterdam Philharmonic Orchestra, Leipzig Gewandhausorchester, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Konzerthausorchester Berlin, Wiener Symphoniker, Orchestre Philharmonique du Luxembourg, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Czech Philharmonic Orchestra, Orchestre de Paris. Numerosi saranno anche i recital d’organo in tutto il mondo. Tra l’attività recente ricordiamo i concerti a Bergen, Taipei e Kuala Lumpur, Islanda, Lipsia, Stoccolma, Mosca, una ripresa di “Wonderful Town” di Bernstein a Colonia, il debutto all’opera di Montreal con “Dead Man Walking” di Heggie, seguita da una nuova produzione di “Porgy and Bess”, “Candide” e “Mahagonny” alla Deutsche Staatsoper Berlin, “The Great Gatsby” alla SemperOper, una nuova edizione di “Mass” di Bernstein alla Philharmonie di Parigi, e numerosi concerti in tutto il mondo per il centenario di Leonard Bernstein, di cui Marshall è considerato interprete di riferimento e tra i quali ricordiamo almeno “The White House Cantata” al Concertgebouw, un grande concerto con la Munchen RundfunkOrchester al PrinzRegententheater di Monaco di Baviera. In Italia Wayne Marshall dirige regolarmente a Santa Cecilia, con l’Orchestra Cherubini, alla Rai di Torino, al Comunale di Bologna, al Teatro la Fenice ed ha diretto con grande successo una nuova produzione di “West Side Story” al teatro Carlo Felice di Genova, e di recente una produzione di My Fair Lady al Teatro Massimo di Palermo dove torna spesso come direttore ospite. Wayne Marshall rimane un grande organista e tra i numerosissimi impegni come direttore, cerca sempre di ritagliarsi del tempo per indimenticabili recital d’organo in celebri sale o chiese o cattedrali come: Bridgewater Hall, Duomo di Firenze, Luxembourg Philharmonie, Notre-Dame de Paris, Royal Albert Hall, Stiftskircher Stuttgart, National Grand Theatre di Pechino e tra i prossimi Philharmonie de Paris e Elbphilharmonie ad Amburgo. Nel 2004 ha ricevuto una laurea Honoris Causa dalla università di Bournemouth University e nel 2010 è stato nominato “Fellow of the Royal College of Music. Vive a Malta con la moglie Jennifer, pianista, ed I loro due figli.