Il capolavoro del Premio Nobel Dario Fo è tornato il 22 marzo sul palcoscenico del Teatro Lirico di Milano in unica serata, con interpretazione e regia di Mario Pirovano
Nel lontano 1969 (e precisamente il 30 maggio) Dario Fo presentò in anteprima il suo Mistero Buffo nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano occupata dagli studenti.
Quest’opera fu riproposta da allora fino ad oggi, in oltre cinquemilaallestimenti: rappresentata in piazze, scuole, fabbriche, teatri e persino, talvolta, nelle chiese.
Fu successo e scandalo, fonte di applausi e di censure; ma ancora è viva.
Le sue radici stanno nel teatro popolare e nelle sacre rappresentazioni medioevali (chiamate appunto misteri)dei giullari e della Commedia dell’Arte.
Le “giullarate” affrontano tematiche quali l’ingiustizia, la fame, la povertà, il potere, la ribellione.
Dario Fo, coadiuvato dal prezioso contributo di Franca Rame, provvide, con amore e sapienza, a ricercare vari documenti, traendoli da diverse regioni italiane, per poi ricostruirli e trasformarli in narrazioni orali adatte al teatro.
Mario Pirovano, nel corso dello spettacolo, ci racconta come avvenne il suo incontro con i grandi attori e le loro ballate.
Nel 1983, a Londra, assistette allo spettacolo Mistero Buffo e ne rimase folgorato.
Da qui nacque la sua collaborazione, per ben 25 anni, con Dario Fo, diventandone l’allievo prediletto e prosecutore, non solo in Italia, ma addirittura nel mondo.
Sono molti i ricordi che l’attore condivide con gli spettatori, con discorsi confidenziali: dalla sua infanzia in una cascina lombarda, alla sua emigrazione all’estero.
Prima di proporre una nuova giullarata, ne spiega a grandi linee la storia; poiché la lingua di cui si serve è un impasto di dialetti delle regioni settentrionali e centrali d’Italia, che occorre seguire con attenzione, ma che via via diventa sempre più comprensibile, essendo supportata da una mimica marcata e da una gestualità espressiva al massimo grado.
Sul palcoscenico, tra due file di studenti seduti, che seguono il suo monologare con reazioni diverse, ma sempre contenute, c’è solo lui: un giullare vestito di nero, che parla, ammicca, trasforma il viso in una maschera ora drammatica, ora grottesca; ma c’è il nostro ascolto paziente e ammaliato da quel fiume di parole; c’è la nostra capacità di immaginare: luoghi, personaggi, situazioni; c’è la nostra empatia per i derelitti, il nostro sdegno per i prepotenti; c’è, infine, la simpatia per lui, l’affabulatore senza pari che, indefesso, porta in giro per i teatri di tutto il mondo, storie senza tempo.
COMPAGNIA TEATRALE FO–RAME
Mistero Buffo di Dario Fo
Interpretazione e regia di Mario Pirovano
Milano, Teatro Lirico Giorgio Gaber, via Larga 14
Mercoledì 22 marzo 2023 ore 20,45