Per Bell’Opera Festival, con la regia di Daniele Piscopo, un’edizione del celebre capolavoro di Giacomo Puccini dove la tradizione si coniuga alla creatività del presente
La bellezza non conosce confini, la musica ne è la conferma. A conclusione di Bell’Opera Festival, manifestazione operistica nata da un’idea del Direttore M.° Deun Lee, venerdì 28 e sabato 29 ottobre si sono tenute presso il Teatro Bello di Milano rispettivamente una serata di gala dedicata a La Bohème di Giacomo Puccini e la sua intera rappresentazione scenica per la regia di Daniele Piscopo, con un cast costituito da artisti italiani e coreani che hanno riportato vitalità e attualità con la loro bravura alla celebre composizione lirica cara al ricordo e alla tradizione italiana. Le note del compositore lucchese, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, sono state valorizzate, oltre che dalla raffinata interpretazione dell’orchestra Ensemble Bell’Opera Festival, da un impianto scenico dove l’evoluzione dei tempi e le loro architetture, ispirate dagli sfondi proposti dallo stesso regista, hanno dato colore ai sentimenti e le disillusioni dei protagonisti dell’opera.
L’esecuzione diretta dal M.° Deun Lee si è dunque inserita in una rappresentazione dove spazio e tempo si sono dilatati fino a raggiungere il nostro presente, come gli stessi costumi dei personaggi hanno evidenziato, in un percorso in cui il rispetto delle intenzioni originali dell’autore hanno incrociato la passione e vitalità creativa degli interpreti odierni. Di fatto lo spirito del Teatro Bello è quello di ospitare giovani artisti e creare una sorta di casa comune in cui la musica e la prosa s’incontrano nella valorizzazione della cultura teatrale. Bell’Opera Festival con La Bohème ha espresso uno studio sull’opera che ne ha saputo esaltare il succo semantico del contesto in cui la narrazione si svolge. Da Che gelida manina a Oh Mimì tu più non torni gli artisti, diversi dei quali si sono alternati nelle due serate, hanno saputo restituire commozione e piacevolezza al pubblico astante.
Nella serata del 29 ottobre, dove l’opera è stata integralmente rappresentata, Eva Corbetta nel ruolo di Mimì (Seohee Kang aveva assunto lo stesso ruolo il giorno prima) e Francesco Congiu in quello di Rodolfo, tenore italiano già incontrato nella cerimonia al Teatro Elfo Puccini dedicata alla Festa Nazionale Coreana (vedi), preceduto da Etsuo Doi nella serata di gala, hanno magistralmente impersonato i due protagonisti, accompagnati nelle vicende amorose dagli altrettanto bravi Leonardo Cremona nella parte del pittore Marcello e Lisa Barletta nelle vesti di Musetta, interpretata a sua volta il 28 dalla coreana Yesol Park. Un effluvio musicale e canoro coadiuvato dai virtuosi Dongju Won nel ruolo del musicista Schaunard, da Kyubo Na in quello del filosofo Colline e da Marco Cantoni nel doppio ruolo del padrone di casa Benoît e del consigliere di Stato Alcindoro.
La qualità delle loro interpretazioni è palesata fin dal primo quadro, in particolare la profondità della voce del baritono Leonardo Cremona che colora di passione la sua azione, così come risulta convincente il tenore Francesco Congiu nelle sfumature, dopo l’incontro con Mimì, che lo portano dall’astuto corteggiamento al pieno pronunciamento d’amore. Pienamente centrata l’esibizione della soprano Eva Corbetta con la sua Mimì. La sua voce accompagna l’affabilità dei gesti, in un’armonia dove l’esibizione canora si unisce all’eleganza dei movimenti.
Sotto il profilo registico ed esecutivo, coinvolgente l’azione scenica nel caffè Momus al Secondo Quadro, con richiami festosi che hanno interagito col pubblico e hanno visto l’eccezionale esibizione del gruppo canoro Èuncoroparticolare. Daniele Piscopo ha saputo dimostrare con la sua regia come un’opera tradizionale possa attrarre un pubblico del presente con lo stupore provocato dalle gesta degli artisti.
Nell’insieme, lo spettacolo ha confermato la finestra artistica tra la Repubblica di Corea e l’Italia, connubio che le presenze tra il pubblico del Console Generale coreano di Milano Signor Kang Hyung Shik e del Presidente dell’Associazione Musicisti Coreani in Italia M.° Davide Hong Shin Kil hanno testimoniato. Bell’Opera Festival ha confermato la sua funzione di laboratorio musicale, con un’esecuzione di livello che fa ben sperare per il futuro operistico internazionale, sia dal punto di vista emozionale sia per inventiva artistica.
Bell’Opera Festival – Teatro Bello di Milano
La Bohème – Opera di Giacomo Puccini – Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
28 Ottobre 2022 ore 20,00 – Concerto Gala
29 Ottobre 2022 ore 20,00 – Recita
Direttore Artistico & Direttore d’Orchestra: Deun Lee
Regia, Scene & Costumi: Daniele Piscopo
Ass. alla Scenografia: Riccardo Roggiani
Ass. alla Regia e Costumi: Minkyung Park/Livia Lanno
Mimì: Eva Corbetta (29/10) / Seohee Kang (28/10)
Rodolfo: Francesco Congiu (29/10) / Etsuo Doi (28/10)
Musetta: Lisa Barletta (29/10) / Yesol Park (28/10)
Marcello: Leonardo Cremona
Schaunard: Dongju Won
Colline: Kyubo Na
Benoît & Alcindoro: Marco Cantoni
Orchestra: Ensemble Bell’Opera Festival
Coro: Èuncoroparticolare
Maestro Collaboratore: Nari Kim/Claudio Capretti
Ass. Maestro Collaboratore: Chae Yoon Na
Assistente Direttore: Giacomo Mutigli /Maximilian Haberstock
Direttore Organizzativo: Adele Paganini
Milano, Teatro Bello, via San Cristoforo 1
INFO: Sito web Teatro Bello