Nella Sala Shakespeare del teatro milanese, presente il Console Generale della Repubblica di Corea Signor Kang Hyung Shik, si sono tenute martedì 11 ottobre le celebrazioni dell’annuale Festa Nazionale Coreana. Durante l’evento, organizzato dall’Associazione Musicisti Coreani in Italia con il Consolato Generale della Repubblica di Corea e “The Overseas Koreans Foundation”, si è svolto un concerto che ha abbracciato un percorso della musica lirica italiana, eseguito dall’Orchestra Ensemble Testori diretta dal M.° Deun Lee, seguito da brani di k-pop e danza con protagonisti il Quartetto Visconteo, la Dance Crew Ntense e il trio femminile Pop Band Fine
Il Gaecheonjeol è una ricorrenza nazionale della Repubblica di Corea che celebra la nascita avvolta dalla leggenda del Gojoseon nel 2333 a.C., il primo Stato coreano della storia considerato fondativo della contemporanea Nazione asiatica. Una festa che cade il 3 ottobre, ma che viene celebrata anche successivamente in eventi come quello che si è tenuto martedì 11 presso la Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano, con un appuntamento annuale dove la commozione per la circostanza si unisce alla bellezza della musica e la convivialità degli ospiti.
Dopo un rinfresco di benvenuto, celebrativo della cultura culinaria del popolo coreano, con degustazioni sulla loro ricca ed equilibrata cucina, la cerimonia è iniziata con un primo tocco artistico, il canto lirico degli Inni Nazionali di Corea e Italia, interpretati rispettivamente dalla soprano Sarah Park con il baritono Kwon Hyunwoo e dalla soprano Maria Francesca Mazzara con il tenore Francesco Congiu, a cui hanno fatto seguito i saluti istituzionali di Kang Hyung Shik, Console Generale di Milano della Repubblica di Corea, e del Sottosegretario con delega ai Rapporti con le Delegazioni internazionali della Regione Lombardia Gabriele Barucco. Entrambi i rappresentanti hanno ribadito la collaborazione tra i due Paesi sia sotto il profilo degli scambi economici, non scevri da una partnership sempre più proficua nella ricerca tecnologica, sia da quello culturale e artistico, come del resto la presenza dell’Associazione Musicisti Coreani in Italia nell’organizzazione della manifestazione dimostra.
Le emozioni musicali sono continuate con l’Orchestra Ensamble Testori diretta dal M.° Deun Lee, che ha eseguito con il quartetto di cantanti già menzionati per la celebrazione degli Inni Nazionali alcune tra le più popolari arie della tradizione operistica italiana. Partendo dall’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, si è proseguito con Cruda, funesta smania tratta da Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, Ecco, respiro appena di Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, Sì vendetta, tremenda vendetta dal Rigoletto di Giuseppe Verdi, la commovente Che gelida manina da La Bohème di Giacomo Puccini e in conclusione due brani tratti da La Traviata verdiana, È strano… Sempre libera e l’immancabile Brindisi. Un insieme di pezzi magistralmente interpretati e diretti che ha sublimato la canzone lirica del Bel Paese in una performance internazionale di altissimo livello musicale e canoro.
Altrettanto suggestiva la seconda parte musicale, che ha visto la celebrazione del genere K-pop in diverse salse, in primis con il Quartetto d’Archi Visconteo, costituito da due violinisti, un violoncellista e un violista, che ha reinterpretato, oltre a una canzone tradizionale coreana, il celebre pezzo Dynamite del gruppo coreano Bts. A seguire, una performance della “Dance Crew” Ntense, vincitrice dell’edizione 2022 di K-pop World Festival (Qualificazione Italiana), che ha divertito con le sue coreografie acrobatiche e, infine, un’esibizione del trio femminile coreano Pop Band Fine, che ha interpretato diversi pezzi dei gruppi più famosi coreani, tra i quali le Blackpink e i Twice, per terminare anche loro con la versione originale di Dynamite. Le diverse esibizioni sono state intervallate da video di presentazione degli artisti di genere oltre a un excursus turistico dei luoghi più significativi della nazione coreana, che hanno interessato con il loro fascino il numeroso pubblico astante.
La celebrazione di quest’anno della tradizionale Festa Coreana, con più di cinquecento invitati, tra cui alcuni alti esponenti delle Forze dell’Ordine italiane, ha ribadito l’importanza dell’amicizia e vicinanza tra Corea e Italia, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria e gli attuali poco rassicuranti venti di guerra che colpiscono l’intero pianeta, come ricordato dallo stesso Console Generale nel suo intervento. L’evento di martedì 11 ha rilanciato la speranza di un futuro prospero e collaborativo, peraltro in previsione di Expo 2030 nella città di Busan, la seconda più popolosa della Repubblica di Corea, oltre ad avere affermato l’arte musicale quale veicolo di unione tra i popoli, in quanto foriera di meraviglia e incanto.
Altre INFO: Consolato Generale della Repubblica di Corea