La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale presenta Tebe al tempo della febbre gialla l’ultimo spettacolo di una delle più importanti compagnie teatrali del mondo, Odin Teatret con sede a Olstebro (Danimarca) fondata nel 1964 dal regista italiano Eugenio Barba.
Questo spettacolo sarà la conclusione del lungo lavoro svolto dalla compagnia in questi quasi 60 anni di teatro. Il loro lavoro ha condizionato intere generazioni di registi, attori e artisti di tutto il mondo, la loro notorietà e riconoscimento è planetaria. Verrà presentato al Teatro Vascello in prima nazionale questo che si presenta come il loro addio alle scene. Eugenio Barba e i componenti dell’Odin Teatret di provenienza internazionale: Italia, Inghilterra, Germania, Francia, India, sono maestri d’arte oltre a rappresentare i propri spettacoli nei principali teatri del mondo, tengono corsi, stage, laboratori teatrali in tutte le università del mondo e praticano il famoso baratto d’artista colonizzando territori e spazi inesplorati dal teatro. Oltre a presentare il loro ultimo spettacolo, è stata organizzata una piccola rassegna alla Sala Troisi della produzione cinematografica dell’Odin Teatret.
Dal 26 settembre al 2 ottobre al teatro Vascello
Dal lunedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
Tebe al tempo della febbre gialla
Testo e regia: Eugenio Barba
Attori: Kai Bredholt, Roberta Carreri, Donald Kitt, Iben Nagel Rasmussen, Julia Varley
Spazio scenico: Odin Teatret
Costumi e oggetti scenici: Lena Bjerregård, Antonella Diana e Odin Teatret
Consulente arti visive: Francesca Tesoniero
Direzione musicale: Elena Floris
Disegno luci: Fausto Pro
Supervisione disegno luci: Jensper Kongshaug
Assistenti alla regia: Elena Floris, Dina Abu Hamdan
Consiglieri: Gregorio Amicuzi, Juliana Capilé, Tatiana Horevicht
Dramaturg: Thomas Bredsdorff
Manifesto: Peter Bysted
Direttrice di tournée: Anne Savage
Foto: Francesco Galli e Rina Skeel
uno spettacolo dell’Odin Teatret
Durata e info: 70 minuti per un pubblico limitato di persone, lo spettacolo, una performance poetica di grande impatto visivo, è recitato in greco antico ad eccezione di alcune frasi in italiano che orientano lo spettatore.
È il giorno dopo l’ultima battaglia. La guerra tra i due figli di Edipo per il dominio di Tebe è terminata. La ribelle Antigona è stata punita per non aver rispettato le leggi della città.
Le famiglie seppelliscono i morti tra i quali si aggira il fantasma di Edipo. Creonte e Tiresia predispongono la pace. La Sfinge risale sul trono. Per i giovani è primavera, tempo di innamoramenti. Il futuro è frenesia di sole e oro: una febbre gialla.
L’Odin Teatret, fondata nel 1964 dal regista italiano Eugenio Barba trasferitosi nei paesi scandinavi e poi successivamente in Danimarca dove risiede attualmente, è probabilmente la compagnia teatrale più longeva di tutti i tempi. Questo spettacolo sarà la conclusione del lungo lavoro svolto dalla compagnia in questi quasi 60 anni di teatro. I lavori dell’Odin hanno condizionato intere generazioni di registi, attori e artisti di tutto il mondo, la loro notorietà e riconoscimento è planetaria. Nel periodo di rappresentazione verrà proposta al Cinema Sala Troisi una rassegna di cinema di alcuni dei più rappresentativi spettacoli teatrali dell’Odin.
IL CINEMA DELL’ODIN TEATRET
Sabato 1° ottobre e domenica 2 ottobre 2022 ore 11 Cinema Sala Troisi
Sin dalla sua fondazione nel 1964, l’Odin Teatret si è interessato alla costruzione della memoria del proprio futuro e ha documentato le sue attività – la produzione di spettacoli, il training, la pedagogia, i viaggi, i baratti, i festival, i compleanni, le sessioni dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology), gli incontri e gli scambi con maestri e maestre internazionali – in maniera continuativa e sempre con una forte vocazione artistica.
Su impulso di uno degli attori fondatori del gruppo, Torgeir Wethal (1947 – 2010), agli inizi degli anni Settanta ha dato vita alla casa di produzione Odin Teatret Film che ha realizzato opere che, ancora oggi, costituiscono un punto di riferimento per diverse generazioni e a diverse latitudini. Attraverso la documentazione audiovisiva, sia quella che ha prodotto sia quella che ha commissionato all’esterno, l’Odin Teatret ha reso possibile, su larga scala, l’accesso alla conoscenza di persone, pratiche, saperi.
Questa rassegna sceglie di mettere in dialogo una narrazione e uno sguardo interni all’Odin con quelli di due registi cinematografici esterni al gruppo.
Il 1° ottobre saranno proiettati due film documentari (Sulle due sponde del fiume e Victoria Black and Woman) ormai divenuti storici e diretti da Torgeir Wethal durante un lungo viaggio fatto dall’Odin Teatret in Perù nel 1978; a introdurli in sala ci saranno Roberta Carreri, Julia Varley e Francesca Romana Rietti.
Il 2 ottobre sarà la volta dei due registi cinematografici, Davide Barletti e Jacopo Quadri, che hanno seguito le repliche dello spettacolo L’Albero durante la sua ultima tournée in Puglia nel 2021. Il film, che è la più recente produzione audiovisiva realizzata sull’Odin Teatret, sarà presentato in sala in prima assoluta dai due registi e da Eugenio Barba.
Sabato 1° ottobre 2022 Cinema Troisi, ore 11
Presentano: Roberta Carreri, Julia Varley, Francesca Romana Rietti studiosa di teatro e cofondatrice, con Mirella Schino e Valentina Tibaldi, nel 2008 degli Odin Teatret Archives.
Sulle due sponde del fiume
Soggetto, sceneggiatura e regia: Torgeir Wethal; fotografia: Morten Bruus-Pedersen & Roald Pay; assistenti alla fotografia: Peter Bysted & Tony D’Urso; montaggio: Niels Pagh Andersen; suono: Niels Skousen; attori: Torben Bjelke, Roberta Carreri, Toni Cots, Tom Fjordefalk, Else Marie Laukvik, Tage Larsen, Francis Pardeilhan, Iben Nagel Rasmussen, Silvia Ricciardelli, Julia Varley, Torgeir Wethal; produzione: Odin Teatret Film; 56 minuti; colore; 1978.
Per il momento è proibito fare spettacoli, o attrarre la folla, sia al chiuso che all’aperto
Il paese dove l’Odin Teatret è arrivato è sotto la legge marziale. Le autorità tengono sott’occhio i gruppi di teatro poiché creano disordine e radunano le folle; e quando le persone si riuniscono qualunque cosa può accadere.
Nel 1978 l’Odin Teatret viaggiò in Perù. Il film mostra come riuscì a presentare i suoi spettacoli e a entrare in contatto con la popolazione, malgrado le condizioni restrittive. Tratta essenzialmente della strategia dell’insubordinazione attraverso il teatro. Si vede l’Odin Teatret allenarsi in quartieri popolari, preparare parate in villaggi indigeni, fare spettacoli nella prigione di Ayacucho e prendere parte in diversi baratti.
Le celebrazioni tradizionali non erano state proibite. Le autorità sapevano che i fuochi d’artificio erano più innocui dei “sanpietrini”. L’Odin Teatret è stato invitato alle celebrazioni, ed ha accettato di fare spettacoli solo a condizione di fare un baratto: anche la popolazione locale doveva mostrare qualcosa che le era proprio.
Victoria – Black and Woman
Soggetto, sceneggiatura e regia: Torgeir Wethal; fotografia: Morten Bruus-Pedersen & Roald Pay; montaggio: Niels Pagh Andersen; suono: Niels Skousen; produzione: Odin Teatret Film, 21 minuti; bianco e nero; 1978.
Nel corso del suo viaggio nel 1978 in Perù l’Odin Teatret incontra la compositrice, coreografa, danzatrice afro-peruviana Victoria Santa Cruz; proprio in quell’anno l’artista aveva scritto il suo celebre poema Me Gritaron Negra, un potente manifesto di denuncia del razzismo subito da bambina in quanto esponente della comunità nera peruviana. Quello realizzato dall’Odin Teatret è ancora oggi riconosciuto a livello internazionale uno dei ritratti più significativi mai dedicati a questa grande artista e attivista. Nel film la si vede impegnata a presentare il proprio lavoro, quello svolto con l’ensemble folklorico da lei diretto a partire dal 1973, il Conjunto Nacional de Folklore, ma anche dialogare con il suo intervistatore Eugenio Barba.
Domenica 2 ottobre 2022 Cinema Troisi, ore 11
Presentano: Eugenio Barba, Davide Barletti e Jacopo Quadri.
Prima del film L’Albero, basato sull’omonimo spettacolo dell’Odin Teatret diretto da Eugenio Barba tra il 2016 e il 2021.
Regia Davide Barletti e Jacopo Quadri; montaggio Nicolò Tettamanti; suono Antonio Barba; fotografia Greta De Lazzaris e Stefano Tremacere; produzione Nordisk Teaterlaboratorium, Fluid Produzioni, Ubulibri; 75 minuti; colore, 2022.
Sullo spettacolo – Personaggi
Monaci yazidi: Luis Alonso, Donald Kitt, Julia Varley
Signore della guerra europeo: Kai Bredholt
Signore della guerra africano: I Wayan Bawa
Donna igbo: Roberta Carreri
La figlia di un poeta: Iben Nagel Rasmussen
La figlia di un poeta da giovane: Carolina Pizarro
Cantastorie: Parvathy Baul, Elena Floris
Deus ex machina: Fausto Pro
L’albero della Storia cresce forte e morto.
Intorno ad esso, bambini soldato e monaci in preghiera danzano insieme a signori della guerra, a una madre rabbiosa e alla figlia di un poeta che, da bambina, sognava di volare via con il padre.
Due narratori presentano e commentano scene e personaggi. Nel deserto siriano due monaci yazidi scomparsi piantano un albero di pere per richiamare gli uccelli che sono scomparsi. In Nigeria una madre riposa sotto l’ombra dell’albero della dimenticanza tenendo in braccio la testa di sua figlia nascosta in una zucca. Un signore della guerra europeo spiega la necessità di pulizia etnica a un signore della guerra africano che compie un sacrificio umano per rendere invulnerabile il suo esercito di bambini soldato prima di condurli in battaglia. Una bambina gioca con le sue bambole intorno all’albero piantato dal padre quando è nata.
Si chiede come gli uccelli vedano la terra dal cielo.
Alla fine l’albero della Storia si piega sotto il peso della frutta e offre una casa agli uccelli che volano sopra le teste degli spettatori.
Ma che tipo di uccelli sono?
INFO:
Biglietteria spettacolo: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15
info e prenotazioni 065898031 065881021 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it
Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde
Acquista i biglietti on line
Biglietteria film: 5 euro Cinema Sala Troisi, Roma via Induno 1
orari spettacoli: ore 21, sabato ore 19, domenica ore 17
Come raggiungere il Teatro Vascello con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello