Nelle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala di Milano sono ospitate fino al 2 maggio le opere di Giambattista Tiepolo, genio indiscusso della pittura del ‘700.
L’allestimento è attualmente visibile solo on-line.
La mostra ospitata a Milano nelle belle sale delle Gallerie d’Italia “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa.”, dedicata al pittore a 250 anni dalla sua morte, si è avvalsa dell’opera dei curatori Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti, con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli econ la partnership delle Gallerie dell’Accademia.
La mostra inauguratasi il 28 ottobre, è stata riaperta il 4 febbraio e nuovamente chiusa a partire dal 1° marzo a causa delle nuove restrizioni anticovid.
In esposizione, settanta opere, del Tiepolo e di importanti artisti, suoi contemporanei. Molte sono le opere prese in prestito da importanti collezioni nazionali e internazionali.
Il percorso espositivo segue gli anni della formazione di Tiepolo a Venezia, fino alla sua consacrazione presso le grandi corti europee. Già a Venezia, infatti, fama e notorietà accompagnavano le sue opere; e Milano può essere considerata la prima tappa verso il suo successo internazionale, fino a raggiungere Wurzburg, Dresda, Madrid. Qui il pittore lavorò al Palazzo Reale dei Borbone con i figli Lorenzo e Giandomenico; e qui, nel 1770, morì dimenticato da tutti.
Nato da una famiglia povera, all’età di appena 14 anni fece apprendistato nella bottega di Gregorio Lazzarini, dove ebbe modo di imparare l’uso dei colori e la narrazione di storie in immagini.
Del 1717 è la sua iscrizione alla Congregazione dei pittori veneziani.
Tiepolo manifestò il suo talento pittorico realizzando numerosi e importanti lavori nei palazzi, nelle ville, nelle chiese del Veneto, del Friuli, della Lombardia.
Milano si può considerare la sua seconda patria.
L’opera più notevole, autentico capolavoro, è “La corsa del carro del Sole”: un affresco di 22 metri di lunghezza, sulla volta della galleria di Palazzo Clerici.
Tiepolo arrivò alla soglia dei 55 anni, prima di uscire dai confini dell’Italia; dovunque andasse, riscosse un successo meritato.
A Wurzburg (in Germania), lavorò a una grande impresa: “Le storie di Federico Barbarossa”; a Venezia realizzò capolavori su tema religioso. Ed ecco l’approdo finale a Madrid, dove venne chiamato da Carlo terzo, per la decorazione delle sale del nuovo Palazzo Reale.
A questo lavoro contribuirono anche i figli Giandomenico e Lorenzo.
Nelle belle sale delle Gallerie d’Italia le opere del grande pittore trovano una cornice suggestiva e sontuosa. Suddivise in un percorso dapprima circolare, per approdare poi nelle più vaste sale rettangolari, risplendono di colori, quei colori luminosi tanto ariosi e tanto celebrati.
Ne emerge, vittoriosa, la luce e, nelle tele, la descrizione dei personaggi è minuziosa e sempre nel rispetto dell’armonia.
Le scene -mitologiche, religiose, allegoriche- assumono spesso un impianto teatrale, per rivivere ai nostri occhi. Risalta, soprattutto negli affreschi, il cielo: un cielo spalancato come una finestra sull’azzurro, con bianche nuvole cui si “aggrappano”, quasi a un cornicione aereo, i santi, gli eroi, le dame …e i teneri angioletti. Stiamo dentro all’evoluzione del tardo barocco: il rococò e ce ne deliziamo.
È possibile visitare la mostra on line: un tour virtuale, che si esplica attraverso una visita interattiva panoramica dell’allestimento e dell’approfondimento di un nucleo scelto di opere.
INFO:
Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa
Gallerie d’Italia, Piazza Della Scala, 6 Milano
Fino al 2 maggio 2021
CONTATTI:
Numero verde: 800167619
info@gallerieditalia.com
Sito Gallerie d’Italia