Nella fase difficile che stiamo affrontando per l’emergenza pandemia ci siamo chiesti quale ripartenza potevamo aspettarci per il teatro, alle soglie di una stagione teatrale incerta, se non avessimo dato un segnale forte per motivare il pubblico e dare un futuro al nostro lavoro e al bisogno di cultura della società. Una crisi così ampia e radicale ci impone una profonda riflessione che deve necessariamente portare a una vera e propria rigenerazione.
Il progetto di questa stagione è incentrato sul rapporto tra la nostra storia e il bisogno di futuro. Da una parte un patrimonio e un’eredità preziosa che ancora motiva e accompagna il nostro lavoro e dall’altro la necessità di proiettare tutta questa energia oltre la barriera del presente attraverso il coinvolgimento dei giovani. Abbiamo pensato a una serie di iniziative ed eventi articolati in forme e fruizioni diversificate (anche gratuite) che portassero a una riflessione su alcune importanti figure artistiche e culturali che il Teatro Out Off ha avuto come riferimento. Sono uomini e artisti speciali per la loro eccellenza a cui abbiamo guardato come “Maestri” o che abbiamo incrociato nel nostro percorso e che sentiamo di dover far conoscere ai più giovani, non solo attraverso una documentazione, ma anche con la lettura che ne daranno i giovani stessi. I progetti che proponiamo riguarderanno due “Milanesi eccellenti” e due “Maestri” di ambiti e epoche diverse.
L’idea generale, pur prevedendo delle limitazioni in base alle norme anti Covid, era quella di coinvolgere il pubblico del territorio, anche quello “non teatrale” con l’apertura lungo la giornata degli spazi del teatro per la visione delle mostre, per le proiezioni e altre iniziative, ma anche per socializzare, discutere o incontrare gli artisti al bistrot del teatro o semplicemente per acquistare il biglietto e chiedere informazioni. Un primo passo verso quello che vorremmo diventasse il teatro, un Hub culturale, incrocio di culture ed esperienze artistiche, luogo di informazione, discussione e laboratorio didattico. Questa situazione di incertezza ha però reso difficile se non impossibile un rapporto diretto con il pubblico e ci ha fatto riflettere sulle possibilità che la tecnologia mette già a disposizione e non rimanere così inerti di fronte al pur necessario azzeramento dei rapporti sociali.
Per non interrompere il rapporto con il pubblico abbiamo pensato, già in fase di progettazione, di attrezzarci e strutturare il progetto “Milanesi eccellenti”, che riguarda la figura di due grandi scopritori e fautori della cultura milanese e italiana nata negli anni Sessanta, per una diretta streaming. Il 12, 13, 14 novembre la prima parte del progetto, che sarà dedicata a Gianni Sassi, produttore discografico, fotografo, grafico e “agitatore culturale”, sarà trasmessa in diretta dal teatro Out Off e visibile sulla nostra pagina di FaceBook con inizio alle ore 21. La seconda parte del progetto, prevista per il 25, 26 e 27 marzo 2021 (speriamo dal vivo) sarà dedicata a Franco Quadri, giornalista, saggista, traduttore e editore (a 10 anni dalla morte). L’attività eclettica di questi due “rivoluzionari” della cultura ha fatto emergere le nuove realtà artistiche degli ultimi cinquant’anni facendo di Milano un punto di riferimento internazionale per l’arte e le culture di neo avanguardia.
Il programma prevede (3 giorni per Sassi e 3 giorni per Quadri) di incontri e tavole rotonde, mostre, letture, performance, proiezioni che esploreranno i diversi ambiti del loro lavoro: drammaturgia, regia, musica, poesia ed editoria. Agli eventi previsti, che documenteranno la vita e l’opera dei due personaggi della cultura milanese, si aggiungerà la produzione di “Le serve” di Jean Genet, tradotto da Franco Quadri, che verrà affidata al giovane regista Alessandro Piazza e a due giovani attrici, Giulia Amato e Maria Canal, tutti e tre diplomandi alla C.S. di Teatro Paolo Grassi. Il cast è arricchito dalla partecipazione di un’attrice di esperienza come Monica Bonomi, protagonista di numerosi spettacoli dell’Out Off. Lo spettacolo vedrà anche impegnati nella composizione delle musiche di scena gli allievi di Alessandro Ponti dell’ IRMus (istituto di ricerca musicale) della C. S. di Musica Claudio Abbado. Questa nuova produzione del teatro Out Off, che rimarrà in scena dal 23 febbraio al 21 marzo, sarà un’occasione importante per collegare la memoria di due grandi innovatori della cultura degli ultimi 50 anni con la scena musicale e teatrale contemporanea.
Tra i maestri che l’Out Off ha guardato nel suo fare e nel suo sperimentare vi è Joseph Beuys di cui nel 2021 ricorre il centenario dalla nascita. Un’importante occasione per raccontare l’esperienza umana e artistica di questo artista tedesco che ha rivoluzionato il concetto di arte legandolo profondamente all’espressione della vita dell’uomo e al rapporto con la natura. Vogliamo che i materiali raccolti nelle varie iniziative pensate per il progetto (video, performance, conferenze, mostra) sia collegato alla nostra attualità e che ponga l’attenzione sul momento decisivo che il nostro pianeta sta affrontando con i mutamenti climatici e l’emergenza della pandemia. Con tutta la sua opera Beuys pone al centro l’uomo in un rapporto necessario con la natura, innescando un dialogo che porta a riflessioni ed elaborazioni che trascendono l’arte per divenire pensiero filosofico e politico. Il programma, dal 11 al 15 maggio, prevede una mostra e cinque giorni di performance, incontri, letture, proiezioni che esploreranno i diversi ambiti del suo pensiero e della sua opera artistica. Agli eventi previsti che documenteranno la vita e l’opera di Joseph Beuys si aggiungerà l’intervento di giovani artisti che daranno una loro lettura dell’eredità di Joseph Beuys e la partecipazione di alcuni studenti dell’Accadermia di Düsseldorf, dell’Accademia di Brera e della NABA. Concluderà le manifestazioni la messa in scena dello spettacolo di e con Elena Arvigo realizzato pensando a Beuys e ai temi da lui affrontati con la sua opera.
In occasione del bicentenario dalla nascita di Fëdor Dostoevskij dedicheremo due settimane al grande scrittore russo, dal 15 al 27 giugno. Tutta la sua opera letteraria costituisce un sistema di pensiero che indaga l’animo umano come nessun altro prima e dopo di lui, grazie all’assenza di giudizio, e quindi attraverso una comprensione universale dell’uomo, in questo forse solo eguagliato per profondità e vastità da Shakespeare.
Il programma prevede due spettacoli teatrali tratti da suoi lavori letterari, “Il sogno di un uomo ridicolo” regia Lorenzo Loris e “L’idiota” regia Alberto Oliva e due giornate di interventi, tavole rotonde, proiezioni e discussione sull’attualità dell’opera di Dostoevskij. Inviteremo non solo esperti e studiosi coordinati dal prof. Fausto Malcovati, ma anche, a proposito della profonda visione religiosa di Dostoevskij, comunità di volontariato e di impegno sociale, oltre a registi e giovani artisti che hanno lavorato sul grande scrittore russo.
L’attività produttiva teatrale sarà scandita da altre due nuove produzioni portate avanti da Lorenzo Loris: “Tutta casa letto e chiesa” di Dario Fo e Franca Rame interpretato da Monica Bonomi, un classico del teatro militante femminista che affronta senza mezzi termini, ma con l’ironia e la comicità nello stile della coppia più famosa del teatro italiano, la condizione femminile e la violenza di genere. Lo spettacolo è stato inserito nel palinsesto del Comune di Milano “I talenti delle donne”. Il secondo nuovo lavoro di Lorenzo Loris è “Piccolo diavolo” ancora un testo di Caryl Churchill, la più grande drammaturga inglese contemporanea. Dopo aver affrontato l’autrice anglosassone nel gennaio scorso, Loris mette in scena, per la prima volta in Italia, l’ultimo testo della grande drammaturga.
Conclude le proposte della stagione “Confessioni di un roditore” con la regia e l’interpretazione di Roberto Trifirò, che il regista stesso ha liberamente tratto dal racconto di Franz Kafka “La tana”. Lo spettacolo avrebbe dovuto debuttare il 10 marzo scorso, ma non andò in scena a causa del lockdown.
Direzione Artistica Teatro Out Off
MILANESI ECCELLENTI: incontriamoli!
Il programma della manifestazione dedicata a Gianni Sassi all’interno del progetto “Milanesi eccellenti” prevedeva 3 giorni di incontri, performance, concerti, testimonianze dal vivo il 12, 13 e 14 novembre. In seguito alla chiusura dei teatri è stato deciso di mantenere l’appuntamento, ma in streaming.
Il progetto, intitolato “Milanesi eccellenti”, parte proprio dalla necessità di collegare le radici della storia del Teatro Out Off al futuro attraverso la figura di due grandi scopritori e fautori della cultura milanese e italiana nata negli anni Sessanta. Si tratta di Gianni Sassi, produttore discografico, fotografo, grafico e organizzatore culturale e di Franco Quadri, giornalista, saggista, traduttore e editore (nel 2021 ricorrono i 10 anni dalla morte), che sono stati punti di riferimento e maestri. Con la loro attività eclettica hanno sostenuto e fatto conoscere le nuove realtà artistiche degli ultimi cinquant’anni facendo di Milano un punto di riferimento internazionale per l’arte e le culture di neo avanguardia. Attraverso la loro visione e i loro “messaggi” dal passato si cercherà di immaginare da dove ripartire per il nostro futuro.
GIANNI SASSI
La prima parte del progetto “Milanesi eccellenti” dedicata a Gianni Sassi si sarebbe dovuta svolgere dal vivo al Teatro Out Off ma in seguito alla chiusura dei teatri nelle stesse date dal 12 al 14 novembre alle 21, trasmetteremo le tre serate in diretta streaming sul canale Youtube e di Facebook.
La mostra di foto, locandine, riviste, manifesti a cura di Faycal Zaouali, Fondazione MUDIMA verrà allestita nei locali del teatro e rimarrà aperta al pubblico fino al 14 febbraio 2021, sperando che potrà essere visitata dal vivo una volta riaperti i teatri. Alcune immagini della mostra dovevano essere esposte nelle vetrine dei negozi aderenti all’associazione di via Mac Mahon (VMMD) in collaborazione con l’associazione stessa, ma tutto verrà rinviato a quando i negozi riapriranno.
Tutte e tre le serate del 12, 13 e 14 inizieranno alle 21 sul canale Youtube e Facebook e saranno condotti da Manuela Gandini, critica d’arte e Matteo Guarnaccia, artista e storico del costume con la regia della diretta di Mino Bertoldo e Stefanio Sgarella. Il programma di ciascuna serata avrà una durata di 2 ora circa e prevede l’esibizione di musicisti tra i quali: Eugenio Finardi, Omar Pedrini, Andrea Titch, Mino Di Martino, Pablito El Drito, Riccardo Sinigaglia e Patrizio Fariselli e il progetto musicale in tre parti SFIDA AL SILENZIO di Carla Fioravanti, (autrice, ricercatrice e documentarista nel mondo della danza e della vocalizzazione).
Parteciperanno inoltre giovani studiosi, accademici, artisti e personaggi della cultura, molti di loro collaboratori di Gianni Sassi, tra i quali:
Felice Accame, Federica Boragina, Harriett Carnevali, Biagio Cepollaro, Fabio Cirifino, Gino Di Maggio, Michelangelo Jr. Gandini, Fabrizio Garghetti, Monica Palla, Marco Philopat, Luca Pollini, Gianni Emilio Simonetti, Fabio Emilio Simion, Lello Voce, Faycal Zaouali.
Rolling Sassi. Parole, suoni, immagini di un visionario del secolo scorso
Milano era fertile, dinamica, internazionale, attraversata da correnti e da energie che facevano cortocircuito. Facevano scintille (happening) e lasciavano una scia di forza, socialità, voglia di rivoluzione. Gianni Sassi è, dagli anni Sessanta al 1993, protagonista attivo nella creazione di una città cosmopolita e vulcanica. Indiscusso scopritore di nuovi linguaggi, promoter rinascimentale, inventore del “marketing culturale”: di festival (“Milano Poesia”) e di immagini diverse, inedite, paradossali per l’imprenditoria. Lavora con gli Area, Demetrio Stratos, gli Skiantos, Eugenio Finardi, Franco Battiato. Porta a Milano John Cage e Merce Cunningham, Patti Smith e Juan Hidalgo, Wolf Vostell, Ben, e innumerevoli altri artisti Fluxus. La poesia è una musa affamata e magra e quel suo gruppo di lavoro cui appartengono Nanni Balestrini, Gino Di Maggio, Umberto Eco, Antonio Porta, Gianni Emilio Simonetti, Maria Corti – che fonda “Alfabeta” e “La Gola” e “Grattacielo” – partorisce progetti di cultura, arte, costume, politica, con “pericolosi” e affascinanti incroci disciplinari.
Il Teatro Out Off dedica tre giornate a Gianni Sassi affinché la città si risvegli a questa eredità culturale fondamentale. E si rivolge alle nuove generazioni affinché attraverso Sassi possano avere accesso alle idee e all’energia di un’esperienza mai più replicata.
Manuela Gandini
Un brillante sprovincializzatore della cultura locale
Il Teatro Out Off, sin dalla sua fondazione, muovendosi nei territori della comunicazione artistica avanzata, ha avuto la capacità di intercettare lungo la sua strada di ricerca, una serie di figure eccentriche della cultura milanese. Personaggi significativi e provocatori, pionieri fondamentali nella costruzione di un nuovo modo di intendere il rapporto tra arte e società, con cui ha stretto proficue collaborazioni. A uno di questi, Gianni Sassi, sarà dedicato un grande evento che avrà luogo presso la sede del Teatro, per tre sere, dal 12 al 14 novembre. Una celebrazione che riunirà un nutrito gruppo di artisti e intellettuali, legati a vari momenti della folgorante carriera di questo geniale cospiratore bulimico. Da Eugenio Finardi a Gianni Emilio Simonetti…..
Gianni Sassi (1938-1993), brillante sprovincializzatore della cultura locale, ha applicato il suo sapere – e la sua umanità- per bypassare le limitazioni dei generi. Ha connesso e mixato musica, arte, pubblicità, management, ristorazione, grafica ed editoria, militanza politica, ponendo le basi per una sorprendente enclave di critica radicale. Particolarmente attratto dal rischio, ha sponsorizzato i progetti più inverosimili proposti da artisti, condividendone scoperte e incidenti di percorso. Le sue iniziative sfuggono da ogni omologazione: poster e gadget (“Dipingi di giallo il tuo poliziotto”), festival culturali e culinari (Milano Poesia, Polyphonix), un’etichetta discografica (Cramps), collane di riviste (Humus, Re Nudo, Alfabeta, La Gola), case editrici (Multhipla), un’agenzia pubblicitaria (Al.Sa), il lavoro di talent scout (Franco Battiato, Alberto Camerini, Eugenio Finardi, gli Area di Demetrio Stratos). La capacità malandrina di sdoganare il lavoro delle avanguardie in ambiti imprevedibili (vedi il concerto di John Cage al Lirico di Milano) è stata forse la sua principale cifra espressiva.
Matteo Guarnaccia
Il programma delle tre serate:
Giovedì 12 Novembre, ore 21
Video Milano Poesia ed. ’88
Sigla: “Pugni chiusi” cantata da Omar Pedrini
Introducono: Manuela Gandini e Matteo Guarnaccia
Carla Fioravanti
Marco Philopat
Fabrizio Garghetti + Fabio Simion
Andrea Tich
Gianni Emilio Simonetti
Felice Accame
Video: stile del corpo
Mino Di Martino
Venerdì 13 Novembre, ore 21
Video Milano Poesia ed. ’88
Sigla: “Pugni chiusi” cantata da Omar Pedrini
Introducono: Manuela Gandini e Matteo Guarnaccia
Carla Fioravanti
Plabito El Drito
Luca Pollini
Federica Boragina
Felice Accame
Video: cosa ti sei messo in testa (Studio azzurro)
Biagio Cepollaro
Faycal Zaouali
Omar Pedrini
Sabato 14 Novembre, ore 21
Video Milano Poesia ed. ’88
Sigla: “Pugni chiusi” cantata da Omar Pedrini
Manuela Gandini e Matteo Guarnaccia
Carla Fioravanti
Michelangelo Jr Gandini
Riccardo Sinigaglia
Gianni Emilio Simonetti
Monica Palla
Felice Accame
Patrizio Fariselli
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