All’Auditorium di Milano un dittico di Requiem: il Requiem di Mozart e il Requiem di Silvia Colasanti, con L’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, diretta da Maxime Pascal e il Coro Sinfonico di Milano, diretto da Jose Antonio Sainz Alfaro; presenti sul palco Mariangela Gualtieri come Voce recitante, bandoneon Davide Vendramin
Un concerto con due Requiem che si condensano in uno solo, con la solennità di un canto che sgorga dal cuore e si innalza -tenta il volo-, fino all’Altezza di Dio.
Le parole che danno titolo al concerto provengono da un verso di Dylan Thomas e sono una poetica nota di speranza che risorge come una fiammella dalle ceneri.
Si ricorda il terremoto del 2016 nel Centro Italia e la distruzione di Amatrice.
Fu il direttore Artistico del Festival di Spoleto a commissionare il compito di tradurre in opera il dolore, lo sgomento, l’impotenza dell’uomo di fronte allo sconvolgimento e alla distruzione, a Silvia Colasanti, compositrice romana. E fu la stessa ad affidare il testo scritto alla poetessa Mariangela Gualtieri.
In apertura, per soli, coro e orchestra, ecco il Requiem di Mozart in Re minore, tuttora considerato uno dei capolavori del grande genio, nonostante la partitura rimasta incompleta e terminata, dopo la sua morte, dagli allievi; e tuttora discussa.
L’esecuzione è nella versione Eybler, probabilmente la più fedele agli intenti originari del Maestro: un giovane compositore molto da lui stimato, che fu da lui definito: <un musicista solido tanto nello stile da camera che in quello sacro> (da un biglietto di presentazione del 1790).
Diretto dal giovane francese Maxime Pascal, che si immerge fisicamente nella musica, fino quasi a prenderne corpo, con forza e passione, il requiem risuona nei suoi 3 movimenti, sempre più in alto, per giungere, con l’ultima parte –Lacrimosa-, all’acme della disperata, melodrammatica ovazione, dove pentimento e richiesta di perdono si fondono mirabilmente.
Il secondo Requiem, in prima esecuzione al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel luglio 2017, nella Piazza del Duomo, è un’opera complessa, ben articolata, quasi un’archittettura che si eleva dalla terra martoriata dal terromoto e ridà senso alla Vita.
Vi si mescolano il dolore stupefatto davanti alla tragedia, la fragile, precaria condizione dell’uomo, la sua impotenza, il suo senso di colpa, la sua miseria davanti al divino; ma anche una sorta di pietas riverente; e la commossa speranza di soluzione e di redenzione.
In un intreccio di musica parole canto, dalla misurata compostezza -un incenso purificatore- che sale dalla terra sconvolta e dalla commozione intensa di chi vi abita e ne viene scardinato e stra/volto, questo Requiem è un’autentica bellissima Preghiera.
La musica di Silvia Colasanti è rossa di fuoco e di fiamme e pare salire dalle viscere della terra martoriata che piange, ma sa anche stemperarsi nella speranza di un domani redento.
Il testo si avvale di testi latini liturgici (affidati al Coro) e testi (profani?) scritti dalla grande poetessa Mariangela Gualtieri, che è Voce recitante, nel ruolo della Dubitante.
Ed è proprio grazie a lei e ai suoi versi di pulita, potente forza espressiva, che la tragedia, il pentimento, la richiesta di grazia e la speranza prendono vita e consistenza, fino a un canto di gratitudine, di magica poesia.
Altri personaggi si avvicendano sulla scena, tra questi: il mezzosoprano Monica Bacelli è il Cuore ridotto in cenere; il Bandoneon di Davide Vendramin è il Respiro della terra; e il suo suono melanconico e lacerante fa da contrappunto alle pietre di fiume del Coro di chi non dubita, che battono e battono una sull’altra come cuori.
AUDITORIUM DI MILANO, LARGO MAHLER
STAGIONE SINFONICA 2019/ 2020
PROGRAMMA n. 16
STRINGERANNO NEI PUGNI UNA COMETA
MOZART :”Requiem in Re minore K626 “(sequenza Eybler)
COLASANTI: “Requiem: Stringeranno nei pugni una cometa”
ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO DI MILANO GIUSEPPE VERDI
Soprano: MINJI KIM
Tenore: MASSIMO LOMBARDI
Alto: SOLGERD ISLV
Basso: DANIELE CAPUTO
Mezzosoprano: MONICA BACELLI
VOCE RECITANTE: MARIANGELA GUALTIERI
Maestro del Coro: JOSE’ ANTONIO SAINZ ALFARO
Direttore: MAXIME PASCAL
Giovedì 13, Venerdì 14 e Domenica 16 Febbraio 2020
www.laverdi.org