Lo spettacolo sul senso della vita andato in scena allo Spazio Tertulliano di Milano con Massimo Loreto e Camilla Violante Scheller per la regia di Fabrizio Visconti
Cosa può portare un uomo maturo a giudicare insignificante la propria vita, nonostante una gloriosa carriera di cattedratico riconosciuta dal mondo esterno? Forse un’estraneazione dalla pratica di sé, foriera di uno sguardo più consapevole che annulla l’altro involucro umano, quello ufficiale per la società, ma che non corrisponde più alle reali pulsioni dell’interessato.
L’anziano professore protagonista de Il talento di vivere, interpretato sul palco del Teatro Spazio Tertulliano dall’ineccepibile sensibilità di Massimo Loreto, riflette la propria sofferenza nell’interlocuzione con la figlia adottiva Katija, qui resa al pubblico dalla bravura della giovane Camilla Violante Scheller, una mancata attrice che diviene però la voce della coscienza dell’uomo, quasi un’involontaria doppiatrice della sua anima.
Il gioco drammatico, reso dagli eleganti chiaroscuri del regista e lighting designer Fabrizio Visconti, ben coglie la profondità del racconto originario di Anton Čechov, Una storia noiosa, di cui la pièce è la prima riduzione teatrale. Il fluire inattendibile dell’esistenza diviene condizione di un passaggio terreno dove la meraviglia è raggiunta dalla trama degli eventi, ponendoci quali osservatori di un ingranaggio dove siamo partecipi, ma da cui ci stacchiamo progressivamente. Una nicchia teatrale che descrive il delicato affresco dell’ineluttabilità di fronte alla consapevolezza, dentro la cornice di un’ironia amara dove l’Io è un altro rispetto alla storia.
Giudizio: ***
Produzione SPAZIO TERTULLIANO
Il talento di vivere dal racconto Una storia noiosa di Anton Čechov
Riduzione teatrale di Fausto Malcovati
Con Massimo Loreto, Camilla Violante Scheller
Regia di Fabrizio Visconti
Assistente alla regia: Daniela Damiani
Scenografia: Marco Muzzolon
Costumi: Donatella Cianchetti
Disegno luci: Fabrizio Visconti
Milano, Teatro Spazio Tertulliano, via Tertulliano 68
Dal 16 gennaio al 2 febbraio 2020
www.spaziotertulliano.it