Foto: locandina “I 7 passi del perdono”
Foto: locandina “I 7 passi del perdono”
Foto: locandina “I 7 passi del perdono”

In data 2 giugno, presso il centro “Il Mandala” a Milano, si è svolto il seminario”Corso I 7 Passi del Perdono”, dal Modello “My Life Design” ideato da Daniel Lumera e condotto da Manuela Zavan

Il metodo integrato “I 7 Passi del Perdono” è stato creato dallo scrittore e docente Daniel Lumera, autore di bestseller internazionali e ideatore del metodo “My Life Design”, percorso formativo applicato ormai con successo in aziende pubbliche e private, nelle scuole, nelle realtà sanitarie e penitenziarie.
Lumera è specializzato in Sociologia della Comunicazione e dei processi culturali all’Università di Siena ed è docente per l’Alta Formazione professionale di personale medico e sanitario, collaborando allo studio della relazione che intercorre tra stati di coscienza, meditazione, salute e conseguente qualità della vita.
Non a caso è considerato un riferimento internazionale per la pratica della meditazione, approfondita con il discepolo diretto di Gandhi, Anthony Elenjimittan.

Ideatore della Giornata internazionale del Perdono (celebrata in Campidoglio), nel 2017 ha ricevuto la Medaglia dal Presidente della Repubblica italiana.
Presidente onorario dell’associazione My Life Design, è fondatore della International School of Forgiveness (I.S.F.): il progetto dedicato alla divulgazione di una nuova concezione di perdono, intesa a risolvere ogni conflitto: individuale, della società, fino ai conflitti tra stati, popoli, etnie, religioni.

Ma cosa è il Perdono e perchè è necessario e benefico innanzitutto a se stessi?
Ha inizio il seminario e ci si inoltra dentro il cuore del grande tema, fino a scoprirne: ragioni, leggi, livelli; effetti e conseguenze: questi tutti altamente positivi.
Ci conduce nel percorso Manuela Zavan, formatasi con Lumera e sua collaboratrice dal 2005.
Insegnante dei “7 Passi del perdono”, Tutor Supervisor, Master e Facilitatrice, è inoltre formatrice del bellissimo progetto “Liberi Dentro” nella casa di reclusione di Bollate e nel carcere di Modena.

Counselor in Filosomatica, è insegnante del primo e del secondo livello di questa disciplina.
Con estrema chiarezza e precisione, motivando ogni passaggio, Manuela ci accompagna passo dopo passo alla consapevolezza del grande Dono che è il Perdono, per sé e per gli altri.
Attraverso esercizi sul campo individuali, di gruppo e di coppia, si fa esperienza reale del perdono, se ne conoscono e se ne apprendono gli strumenti, fino al raggiungimento di uno stato di coscienza più attenta, di una visione più larga, della possibilità di una condizione di vita più armoniosa.

Si apprende innanzitutto che il Perdono non muove dalla colpa, non è di natura religiosa, non è un atto di debolezza o di superirità; è un Processo che, in una visione integrata dell’essere umano, si compie attraverso 7 livelli di azione e si muove e sviluppa preziose abilità, quali: il controllo emotivo, la capacità motivazionale, la gestione efficace delle relazioni, l’empatia, la consapevolezza emotiva.
Studi ed osservazioni scientifiche hanno potuto comprovare che il Perdono agisce e ha effetti benefici sulla salute mentale, il sistema immunitario e cardiovascolare, sul sistema nervoso centrale e infine sulle abilità relazionali (riducendo stress, ansia, emozioni negative).

Il prof. Piero Petrini, dell’ Università di Pisa, ha effettuato la registrazione, attraverso la risonanza magnetica, dell’attivazione cerebrale che avviene nel cervello, quando è in atto un processo di perdono.
Stati di infiammazione fisica vengono appunto causati da risentimento e rabbia, che il perdono aiuta a ri/lasciare.
La neuroscienziata Candace Pert afferma che se non ci si affida al perdono, il sistema immunitario è indotto a reagire in modo eccessivo, con conseguenti malattie.
Col Perdono avviene una trasformazione quantica nella nostra fisiologia, si mettono in opera processi di purificazione e rivitalizzazione salutari.

Ma è essenziale sapere che il Perdono è anche e soprattutto un cammino di consapevolezza, poiché richiede -e permette- di guardarsi dentro, di scorgere la propria verità, nel rapporto con se stessi e con gli altri.
Il punto di approdo è un accesso a 3 livelli: realizzazione, guarigione, liberazione dalla sofferenza.

Le 4 fasi, attraverso le quali si attua, sono tappe di un vero e proprio cammino interiore.
Il punto di partenza si situa nell’accusa, nodo di dolore, che si scioglierà tramite il Perdono.
Le fasi successive  consistono nell’assunzione di responsabilità, nell’apertura alla gratitudine, nell’espressione dell’amore.
La metodologia del Perdono comprende vari protocolli e più precisamente 7.

Nella giornata esperienziale con Manuela Zavan traghettiamo appunto dal nostro vissuto personale verso la grazia del Perdono.
Le tecniche di cui ci serviamo sono: le tre lettere del perdono, il perdono ciclico, la formula “Uno nell’uno”, il Perdono a specchio.
Si parte e si ritorna per brevi o lunghi viaggi; ma il viaggio verso il Perdono è un percorso privilegiato di conoscenza, che approda al sollievo e ricolma di amore.

La mia personale testimonianza

La mia partecipazione al seminario “I 7 Passi del Perdono” ha suscitato in me forti emozioni: l’esperienza si è rivelata un processo liberatorio e benefico. Ho avutola percezione di prendere me stessa per mano e di portarmi al luogo sacro del cuore: proprio lì, la sorgente di ogni gioia e di ogni dolore.
Facevo da guida a me stessa, ero un mentore saggio e illuminato…andavo scavando, osservando, quasi attraverso una lente d’ingrandimento -abbattute le pareti di difesa – e così vedevo le ragioni del conflitto di una specifica relazione.
Messa a nudo, c’eravamo -soli e insieme-: io e l’altro, nella nostra essenziale verità: la dignità di essere, diversi e uniti.

Le tre lettere del perdono permettono di avvicinarsi alla propria interiorità, innanzitutto alla personale sofferenza, alla ferita che causa di dolore, di rabbia, di risentimento. Qui stanno le radici dell’accusa. Ed era veemente l’esplicitarsi di tutte le sensazioni, di tutti i sentimenti che fuoriuscivano, come un’esplosione o una manifestazione libera da giudizio delle nostre ragioni (o giustificazioni?). Ecco, finalmente ho detto tutto: momento di sincerità assoluta.

Anche se in apparenza operazione difficile, a poco a poco scaturiva dentro di me il coraggio e l’onestà di guardarmi “in faccia” e di arrivare ad assumermi la responsabilità di quanto era accaduto, di ciò che crediamo ci accada solo a causa dell’altro.

L’altro allora non è più la causa del conflitto, non è più colui che ne ha la colpa; ma è soltanto (e persino) lo specchio che ci riflette e ci rimanda l’immagine nostra che non abbiamo voluto vedere o che era rimasta nascosta ai nostri occhi, inconsapevoli.

Allora si è mosso dentro di me -come un bimbo che ha paura di nascere- un senso profondo di compassione, un’empatia intensa, il bisogno di dirsi e di dire: « lo so, sono io, sei tu, siamo insieme nella relazione».

Si è aperto un varco al sentimento della gratitudine, perché l’altro ci affratella a sé; e al mondo.E infine ho sentito accendersi una fiammella, che lentamente s’ingrandiva e divampava: mi sembrava si fosse spalancata una porta nella camera buia del dolore: ed era la fiamma dell’amore, una luce che tutto può e tutto unisce.

Giungere al Perdono è stato per me come togliermi dal petto un grosso peso, una pietra che mi soffocava e posarla a terra; così il  respiro si è fatto più leggero; e un senso di sollievo e di pace mi hanno colmato il cuore.

I 7 PASSI DEL PERDONO
dal Modello My Life Design ideato da Daniel Lumera

Seminario esperienziale
condotto da Manuela Zavan

2 giugno 2019
Centro “Il Mandala”, via Passo Buole, 6 Milano
info@isforgiveness.it