Foto di scena: Parenti serpenti, Giorgia Trasselli e Lello Arena, al Teatro Carcano di Milano fino a domenica 19 maggio 2019
Foto di scena: Parenti serpenti, Giorgia Trasselli e Lello Arena © Tommaso Le Pera
Foto di scena: Parenti serpenti, Giorgia Trasselli e Lello Arena © Tommaso Le Pera

Al Teatro Carcano di Milano fino a domenica 19 maggio Lello Arena e Giorgia Trasselli con la commedia di Carmine Amoroso, diretta da Luciano Melchionna, resa celebre dal film di Mario Monicelli

Il Santo Natale è un’ottima occasione per riunire le famiglie, riavvicinare figli e genitori che la vita ha allontanato, festeggiare in armonia e serenità. Ma è davvero sempre così?
La vicenda di Parenti serpenti, scritta da Carmine Amoroso e portata al successo dall’omonimo film di Mario Monicellidel 1992, porta a una riflessione sui meccanismi insieme tragici e grotteschi che condizionano i rapporti familiari, le affettività genitoriali e le convenienze filiali. L’edizione teatrale non scevra da attualizzazioni diretta da Luciano Melchionna vede straordinari protagonisti Lello Arena nella partedi nonno Saverio, appuntato dei carabinieri in congedo ammalato di demenza senile e Giorgia Trasselli in quello della moglie Trieste, coadiuvati da un ottimo cast d’interpreti nel ruolo dei figli Alfredo (Fabrizio Vona), Milena (Marika De Chiara), Alessandro (Andrea de Goyzueta) con la moglie Gina (Carla Ferraro), Lina (Serena Pisa) con il marito Michele (Raffaele Ausiello). Sono assenti i nipoti, il figlio di Lina e Michele nonché la figlia di Alessandro e Gina, rispettivamente dagli altri nonni o in vacanza con amici. Tutti personaggi topici di un affresco di famiglia dove, tra consanguinei e parenti acquisiti, le distanze e le attività lavorative separano gusti, interessi e atteggiamenti per comportamenti sociali e culturali diversi, anche tra chi è nato sotto lo stesso tetto.

Tutto appare comunque relativamente armonioso fino a quando Trieste chiede di poter andare a vivere stabilmente con Saverio a casa di uno dei figli, lasciando la scelta della loro destinazione agli stessi parenti, specificando che chi li ospiterà sarà gratificato economicamente. Si creano da quel momento situazioni che rivelano, a partire dal comportamento, il contrasto generazionale tra i genitori rimasti nell’originaria semplicità di una cittadina abruzzese e i figli emigrati appartenenti ai contesti più urbanizzati della stessa regione come del nord. Gli uni hanno bisogno di un punto di riferimento giovane, di sostegno, gli altri vogliono vivere la propria vita senza troppi impegni con i vecchi, a parte il fatto di celebrare da loro, anche per comodità, le feste comandate. A quel punto si scatena tra fratelli e cognati un gioco a rimbalzo sulle responsabilità, accompagnate da insulti, rivelazioni di tradimenti, segreti intimi, fino alla decisione che sembra poter risolvere tutto, la salvaguardia dei propri egoismi come la spartizione delle eredità. I congiunti si trasformano in autentici serpenti antropomorfi e i tradizionali capitoni natalizi con i quali s’imbandiscono le tavole divengono l’allegoria sapida del lato oscuro dell’anima.

Lo spettacolo vede uno spazio scenico che coinvolge la platea, creando un’interazione che, grazie alle spassose gag, contribuisce ad ammorbidire il drastico epilogo della narrazione. Nonno Saverio, nonostante la malattia degenerativa, sembra avere l’arguzia di notare le ipocrisie dei familiari, evidenziando con battute quegli atteggiamenti contradditori che la moglie, con la sua azione conciliatrice, non vuole vedere. Una commedia amara che senza sconti colpisce il cuore del soggetto, la veridicità dei sentimenti parentali, evidenziando gli egoismi e le frammentazioni affettive del mondo contemporaneo.

Giudizio: ***1/2

 

Produzione ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e Festival

Parenti serpenti di Carmine Amoroso
Con Lello Arena e Giorgia Trasselli
e con (in o.a.) Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona
Regia di Luciano Melchionna

Scene: Roberto Crea
Costumi: Milla
Musiche: Stag
Disegno luci: Salvatore Palladino

Milano, Teatro Carcano, Corso di Porta Romana 63
Dal 9 al 19 maggio 2019
www.teatrocarcano.com