Foto di scena: Nel tempo degli dèi, al centro Marco Paolini © Masiar Pasquali
Foto di scena: Nel tempo degli dèi, al centro Marco Paolini © Masiar Pasquali
Foto di scena: Nel tempo degli dèi, al centro Marco Paolini © Masiar Pasquali

Il lavoro di Marco Paolini e Francesco Niccolini per la regia di Gabriele Vacis al Piccolo Teatro Strehler di  Milano

Quella di Marco Paolini e Francesco Niccolininon è la trasposizione scenica del personaggio di Ulisse in chiave contemporanea, ma semmai una lettura del presente, ironica e graffiante, attraverso i contenuti epici della mitografia tradizionale dell’Occidente.
In sostanza, il riferimento  all’Odissea prescinde da qualsiasi intenzione di voler reinterpretare in chiave letteraria il capolavoro omerico, ma intende stimolare l’attenzione sul potere degli dèi e le conseguenze dei loro piani, fagocitando di fatto Ulisse, anche mediante la predizione dell’indovino Tiresia, nel perpetrare dopo il suo ritorno a Itaca l’uccisione dei 108 proci e le 12 ancelle ree di essere state legate in qualche modo a loro.

Ulisse/Paolini, in cammino verso l’Olimpo insieme a Telemaco, impersonato da Elia Tapognani, spacciandosi per il calzolaio dell’eroe di Itaca, lancia una sfida nei confronti di quegli immortali che gli hanno offerto di appartenere a loro. Come già in precedenza con Calipso, quando rifiutò il cibo degli dèi per preferire quello degli uomini, Ulisse non accetta altro che la sua appartenenza umana e rinnega coloro che gli hanno imposto di divenire uno spietato assassino, un re diverso da quello che Penelope aveva conosciuto e amato. Il percorso drammaturgico prevede il dialogo con un suggestivo tappeto musicale confezionato da Lorenzo Minguzzi coadiuvato da un gruppo di musicisti e collaboratori in cui figurano altri interpreti come Saba Anglana, figura femminile a tutto campo che riveste i ruoli di Circe, Elena, Calipso, Nausicaa e la stessa Penelope,  e il giovanissimo Vittorio Cerroni,nella duplice veste di pastore e Hermes.

Lo spettacolo provoca una riflessione sul mito e la qualità dell’azione nel presente, rispetto a ciò che già Omero indica e che l’attualità in qualche modo pone come conditio sine qua non nei confronti di un’affinità elettiva con la maturità dell’individuo. Dalla figura di Elena “la cagna” alla strage di Itaca gli astri divini che accompagnano la storia legata a Ulisse appaiono fautori d’indicibili violenze, ispiratori di un’umanità alla deriva, a cui il protagonista risponde con la forza dell’autenticità, presente in natura e tuttavia troppo spesso ignorata. A dimostrazione, in fondo, che l’Odissea è ispiratrice di una visione epica della società antica come di quella contemporanea.

Giudizio: ***

 

Coproduzione PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA e JOLEFILM

Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse di Marco Paolini e Francesco Niccolini

Con Marco Paolini, Saba Anglana, Elisabetta Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi, Elia Tapognani
Regia di Gabriele Vacis

Aiuto regia: Silvia Busato
Musiche originali: Lorenzo Monguzzi con il contributo di Saba Anglana e Fabio Barovero
Scenofonia, luminismi e stile: Roberto Tarasco

Milano, Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi – M2 Lanza
Dal 14 marzo al 18 aprile 2019
www.piccoloteatro.org