testi di Franco Scaldati
regia e interpretazione Enzo Vetrano e Stefano Randisi
produzioni Cooperativa Le Tre Corde, Compagnia Vetrano/Randisi
TOTÒ E VICÉ (9 -14 aprile | mar-sab 19.30 / dom 15.30)
luci di Maurizio Viani, costumi di Mela Dell’Erba
OMBRE FOLLI (12 -18 aprile | mar-sab 21.00/dom 17.00)
video e luci Antonio Rinaldi
Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno all’attivo una collaborazione che dura da quasi quarant’anni. La complementarietà, la dialettica, il confronto, sono la forma che hanno scelto per esprimere la loro poetica. In scena all’Elfo per questa personale dedicata alla coppia Totò e Vicé, spettacolo del 2011 e il recente Ombre folli (2017).
Sembra quasi inevitabile che Vetrano e Randisi incontrassero Totò e Vicé, teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, e nelle loro parole, gesti, pensieri, giochi si sono subito specchiati.
Totò e Vicé sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
«All’inizio di Ombre folli è la scrittura stessa a evocare le ombre. C’è un prologo di concepimento e gestazione in cui l’Autore racconta i suoi sogni: sghembi, visionari, anticipatori. Li racconta e li vede fuori da sé, continuando a scrivere, a stupirsi, in un giuoco di porte, specchi, fiori e cimiteri.
Intanto il sognato prende coscienza, lentamente, di vivere imprigionato dalla fantasia del sognante, del tiranno scrittore. Unica via di uscita, per riuscire ad essere chi governa la sua vita, è sopprimerlo.
Poi c’è la follia delle creature, creature nate e creature non nate, follie di cui lo scrittore ha vissuto la vita come fosse la sua, senza un inizio, senza una fine.
E poi c’è la storia. Le ombre di due uomini si raccontano: il primo ha la passione segreta di travestirsi, truccarsi e andare in strada a fare pompini, arte in cui è maestra, come dice con orgoglio. Ma la sua è una scommessa con la vita, una roulette russa al contrario, perché se qualcuno lo riconosce, il suo piacere si raddoppia, e nel momento dell’amplesso finale, ineluttabilmente, lo uccide, e con religiosa, sacrale pietas, ne seppellisce il corpo.
Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo, e vivere con lui un’esistenza “serena” fatta di rinunce, vergogna e castrazione, in una dipendenza reciproca, fino alla vecchiaia.
Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo.
Scritto nel suo palermitano poetico, ogni monologo viene recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente».
Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Martedì 9 aprile, al termine dello spettacolo Totò e Vicé (ore 20.30), Viviana Raciti presenta insieme a Elio De Capitani, Enzo Vetrano e Stefano Randisi Il teatro è un giardino incantato dove non si muore mai. Intorno alla drammaturgia di Franco Scaldati.
Il volume, pubblicato da Titivillus, è una raccolta di contributi che raccontano il mondo poetico di Franco Scaldati (incontro a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Elfo Puccini, sala Fassbinder – orari e prezzi vedi sito – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Prezzi: Intero € 32.50, online € 16.50, Martedì € 21,50 – www.elfo.org
Attenzione per il dittico venerdi sabato e domenica:
Promozione Vetrano-Randisi: euro 33 acquistando contestualmente i biglietti di Totò e Vicé e Ombre Folli. È possibile acquistare telefonicamente, non on-line e non si prendono prenotazioni.