Foto: pasticceria di Casoli, il dolce “passionata” © Paola Raimondi
Foto: pasticceria di Casoli, il dolce “passionata” © Paola Raimondi
Foto: pasticceria di Casoli, il dolce “passionata” © Paola Raimondi

La felice scoperta degli exultet in un museo di Troia e un dolce assaggio in pasticceria

La seconda tappa dell’itinerario in Daunia è Troia, dove sono stata già una prima volta nell’ottobre scorso e che rivedo con piacere: davanti alla splendida cattedrale mi soffermo a pensare che, mentre trascorrevano i giorni lontano da qui, pietra su pietra lei mi aspettava …
Visitiamo il Museo del Tesoro Cattedrale di Troia, istituito nel 2016, al fine di conservare e valorizzare il ricco patrimonio storico e artistico, proveniente in prevalenza dalla Concattedrale dell’Assunzione di Maria Vergine.
Quattro sono le sezioni espositive, con opere e suppellettili liturgiche dal dodicesimo al ventesimo secolo.
Nella prima sezione troviamo le suppellettili liturgiche; nella seconda i paramenti sacri; nella terza manoscritti e pergamene, ma è la quarta e ultima sezione a riservarci una inaspettata sorpresa.

Qui sono conservati (e con estrema cura e devozione) tre ”exultet”, ovvero rotoli di pergamena lunghi più di 11 metri, di ambito beneventano – cassinese
Contengono il testo del “praeconium paschale”, cioè l’annuncio della Pasqua, con i canti e le relative illustrazioni miniate.

Quale meraviglia! Li osservo, incuriosita e ammirata: i disegni sono di una precisione minuziosa e insieme colmi di fantasia e si allungano, davanti a me, come tele distese in una gentile offerta nel privilegio di un mattino, come una porta che si spalanchi solo in determinate, rare occasioni.
L’exultet, ci informa una guida del Museo, venivano srotolati alla vigilia di Pasqua, quando il diacono annunciava ai fedeli il mistero pasquale della Redenzione.

Queste opere tanto preziose (solo 31 al mondo), prendono nome dalla prima parola della preghiera pasquale caratteristica del mezzogiorno medioevale: “exultet”, come esortazione alla gioia.
Penso ai canti dei fedeli, che si diffondevano nell’aria, già primaverile; sento l’aura di festa; mi attraversa la mente – e il cuore – l’”Inno alla Gioia” di Beethoven…

Ed ecco un altro motivo di gioia: i dolci zuccherini dal nome e dal sapore romantico di “passionata”, di produzione della pasticceria Casoli, che si affaccia sulla piazza, quasi a fare l’occhiolino alla cattedrale.
Hanno una forma rotonda e colori assortiti, a seconda del gusto e paiono gonnelle femminili, con un bottoncino sopra…la famosa ciliegina della torta.
Invito a provarli … sarà un autentico … Inno di gioia!