Foto: Carlo Carrà - Il gentiluomo ubriaco © Palazzo Reale Milano
Foto: Carlo Carrà - Il gentiluomo ubriaco © Palazzo Reale Milano
Foto: Carlo Carrà – Il gentiluomo ubriaco © Palazzo Reale Milano

L’opera di Carlo Carrà nella prestigiosa sede di Palazzo Reale

A trent’anni dalla rassegna organizzata dal Comune di Milano (nel 1987) e dopo un cinquantennio dalla mostra con la presidenza di Roberto Longhi, la prestigiosa sede di Palazzo Reale torna a ospitare e a celebrare, dal 4 ottobre al 3 febbraio, l’opera fondamentale di Carlo Carrà, uno dei maggiori protagonisti dell’arte del Novecento; inserendosi a pieno titolo all’interno nel programma ideato dall’ Assessorato alla Cultura, nell’anno in corso, per far conoscere l’Arte e la Cultura del Novecento in tutte le sue declinazioni.

L’esposizione, la cui realizzazione si è avvalsa della collaborazione con Civita Mostre, della curatrice Maria Cristina Bandera, (direttrice scientifica della Fondazione Roberto Longhi di Firenze), nonché del personale apporto di Luca Carrà, (nipote e responsabile dell’Archivio di Carlo Carrà), presenta al pubblico oltre 130 opere, giunte da grandi collezioni pubbliche e da molte collezioni private.

Si articola in sette sezioni, corrispondenti ai diversi periodi di vita personale e di stile che il grande pittore ha attraversato e che hanno scandito il suo mondo artistico: “Tra Divisionismo e Futurismo”, “Primitivismo”, “Metafisica”, “Ritorno alla natura”, “Centralità della figura”, “Gli ultimi anni”, “Ritratti”.
Percorrendo le sale, dove le opere sono presentate con grande nitidezza e misura, si compie un vero e proprio viaggio biografico: la vita intensa e tutta dedicata all’Arte di Carlo Carrà; e, insieme, un excursus tra le pagine della Storia: quella nazionale ed europea e dei vari movimenti – pittorici e non -, che hanno contribuito a costruire quella che consideriamo l’Arte del Novecento.

Tele, documenti, fotografie, lettere e infine filmati, tra i quali un inedito del 1952, con la regia di Piero Portaluppi e le parole di Roberto Longhi attendono il nostro sguardo, catturano la nostra attenzione e suscitano ammirazione: poiché veniamo presi dal fascino di sapore antico e misterioso che ve ne emana. Ciò che connota l’emozione è il profondo senso di silenzio che ci pervade: sono i paesaggi interiori che il pennello di Carrà ci ha tras/messo, insieme a un possibile sentimento di commozione per il lavoro di ricerca espressiva in cui si è cimentato l’artista, senza risparmio, senza cedimenti, per tutto l’arco della sua vita. Accompagna questo lungo e appassionato itinerario la musica da camera del compositore e amico Alfredo Casella, fruibile dall’audioguida a disposizione dei visitatori.

Carlo Carrà
Milano, Palazzo Reale
Dal 4 ottobre al 3 febbraio 2019
Catalogo: Marsilio Editori
www.palazzoreale.it