Ultimo spettacolo di stagione al Libero di Milano per il ciclo dedicato a Palco Off, una commedia nera sul tabù degli stati d’angoscia firmata da Tobia Rossi con la regia di Manuel Renga
Depressione e tristezza sono fenomeni molto più comuni di quanto non si sappia nell’evidenza sociale, soprattutto quali conseguenze degli stati di crisi economica. Un marito e padre di famiglia muore, almeno in apparenza, per un tragico incidente, scivolando lungo un dirupo durante una passeggiata. Dopo i funerali Martina (Ilaria Marchianò), la figlia minore affetta da gravi disturbi cognitivi, scappa sconvolta nel bosco vicino alla residenza. Così quando Fiore e Davide, rispettivamente madre e fratello della ragazza, interpretati da Francesca Vitale ed Eugenio Fea, cercano durante la notte di rintracciare Martina tra gli impervi sentieri boschivi, iniziano a parlare e a confidarsi come non avevano mai fatto in passato, svelando i mille piccoli segreti che avevano tenuto reciprocamente nascosti.
Emergono verità pungenti e fastidiose come le zanzare presenti nell’aria umida, ma anche scabrose rivelazioni vischiose come il fango ai loro piedi. Se Davide, già uscito dall’alveolo familiare e in procinto di ripartire, confida i propri insuccessi come scrittore, Fiore rivela al figlio la verità sul dissesto del patrimonio di famiglia e la morte del padre, avvenuta per suicidio a seguito del suo stato depressivo. A queste confidenze si aggiunge un’ulteriore preoccupazione di Fiore su Martina, ovvero il fatto che la ragazza sia scappata con un fucile probabilmente per uccidere la Cosa Brutta. Questa è una creatura infernale la cui esistenza era stata comunicata dal padre alla figlia poco prima di morire e descritta quale causa del suo stato di angoscia, un’orrida presenza che lo avrebbe minacciato di portarlo via con sé strappandolo alla famiglia.
Un lavoro ben diretto da Manuel Renga che si avvale di un eccellente cast di attori, un noir dai risvolti comico-drammatici non scevro da ironia soprattutto nel sorprendente epilogo a lieto fine pur nella cornice della tragedia domestica. Il testo di Tobia Rossi èevocativo delle atmosfere descritte nelle fiabe dei Fratelli Grimm e nei racconti fantastici e horror di E.T.A. Hoffmann. Il contenuto romantico, perfezionato dall’opera di Edgar Allan Poe, che suggerisce il “male dentro di noi”, incontra tuttavia i fantasmi inquietanti dai tratti surreali dei quadri narrativi di Tommaso Landolfi, come la natura fantastica di un’entità malvagia venuta dall’esterno che ci sovrasta e trasfigura le nostre identità. Qui si arriva alla vicinanza con i demoni alieni descritti da H. P. Lovecraft e d’altronde, vista la natura reale del “mostro”, ovvero il dissesto economico e finanziario, la domanda di cocente attualità è se effettivamente non vi possano essere degli shoggoth nascosti tra le mura di casa nostra pronti a risucchiarci l’anima. Non ai posteri, ma ai presenti, l’ardua sentenza.
Giudizio: ***1/2
Produzione LA MEMORIA DEL TEATRO E CHRONOS 3 – MILANO
3° Rassegna Teatrale PALCO OFF
La Cosa Brutta di Tobia Rossi
Con Francesca Vitale, Eugenio Fea e Ilaria Marchianò
Regia di Manuel Renga
Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 18 al 20 maggio 2018
www.teatrolibero.it
www.palcooff.it