Al Teatro Strehler di Milano fino a domenica 11 marzo lo spettacolo sui turbamenti della coscienza con regia di Federico Tiezzi e testo di Stefano Massini
Sigmund Freud (1856-1939) fu sicuramente il precursore della psicanalisi moderna, il primo a indagare la relazione esistente tra l’attività onirica e la percezione del reale.
Il lavoro scritto da Stefano Massini per la regia di Federico Tiezzi, con Fabrizio Gifuni nella parte di Freud, più che l’espressione compiuta del suo pensiero sembra condurre il pubblico nella mente dello scienziato austriaco per constatarne limiti e contraddizioni, a loro volta utilizzati come parametri sintomatologici di un’indagine più generale nella psiche dell’uomo. La ricorrenza di un sogno con una fila di lucertole nella neve a cui vengono somministrate foglie di felce con il suo nome botanico in latino, animali visualizzati come individui umani con la testa di rettile, possono supporre una presunzione di Freud nei confronti del prossimo, e di conseguenza maliziosamente rivelare il limite semantico delle finalità curative che il medico afferma di voler perseguire.
La prima parte dello spettacolo è spesso intrisa di teoria, in realtà sovrastruttura dei percorsi tortuosi che Freud intraprende nei confronti di se stesso consultando i suoi pazienti, fino a riconoscere la necessità di mettere a nudo ciò che i sogni intendono rivelare. La seconda parte incarna proprio l’apoteosi di tale ricerca, e il sogno appare come un urlo della coscienza, lo specchio invisibile in cui una cultura atavica, in Freud derivata anche dalle sue origini ebraiche, come le esperienze vissute, si rapportano al presente nel disegnare l’impronta di un soggetto libero, senza più condizionamenti o tabù. L’interpretazione dei sogni, uscito nel 1899, anche se per volontà dell’autore la sua prima edizione riportò la data del 1900, è certamente un testo chiave e rivoluzionario del nuovo secolo, dove si evince che l’individuo con le sue incoerenze, a partire dallo stesso Freud, ripone nell’attività onirica la materia sensibile per disvelare i segreti più intimi che gli appartengono. La magistrale interpretazione di Gifuni, avvalorata da un cast eccezionale che ruota attorno al protagonista, avvalora la natura di questa ipotesi, nel contesto di una teatralità calibrata tra ironia e approfondimento scientifico, ingredienti che si mischiano sapientemente nel tessuto drammaturgico dell’opera.
Giudizio: ***1/2
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini da Sigmund Freud
Riduzione e adattamento di Federico Tiezzi e Fabrizio Sinisi
Con (in ordine di apparizione) Fabrizio Gifuni, Elena Ghiaurov, Giovanni Franzoni, Valentina Picello, Marco Foschi, Umberto Ceriani, Sandra Toffolatti, Alessandra Gigli, Michele Maccagno, Bruna Rossi, David Meden, Debora Zuin, Nicola Ciaffoni, Stefano Scherini
Regia di Federico Tiezzi
Scene: Marco Rossi
Costumi: Gianluca Sbicca
Luci: Gianni Pollini
Video: Luca Brinchi e Daniele Spanò
Movimenti: Raffaella Giordano
Preparazione vocale: Francesca Della Monica
Trucco e acconciature: Aldo Signoretti
Milano, Piccolo Teatro Strehler, largo Greppi – M2 Lanza
Dal 23 gennaio all’11 marzo 2018
www.piccoloteatro.org