aprile – giugno 2017
La quarta edizione di Apache vuole spingersi ulteriormente oltre nel percorso di esplorazione di quei linguaggi “altri” che abitano, spesso in maniera troppo occasionale, la sala teatrale.
Si parte con la performing art: la giovane regista molisana Azzurra De Gregorio apre Apache 2017 con la tappa inedita del suo percorso De Rerum Natura, in collaborazione con Carrozzerie|N.O.T. di Roma (uno dei centri più interessanti per la scena indipendente romana ed italiana, per il terzo anno partner di Apache).
La musica è la protagonista del secondo lavoro in programma, Nuova Superficie, che vede protagonisti Enrico Malatesta, percussionista cesenate attivo nel campo della ricerca sperimentale e autore delle musiche di scena per Teatro Valdoca e Mariangela Gualtieri, e Giovanni Lami, eclettico sound artist ravennate.
Grande spazio al video invece nel nuovo lavoro di Garten, una delle compagnie di punta della scena milanese anni Zero (già ospite nella prima edizione di Apache), che ritorna sulle scene dopo una parentesi di oltre due anni con il primo studio sul nuovo lavoro Wild M.
Infine, la dimensione teatrale “esplode” in QUA.T.TRO. – un lavoro che vede coinvolti quattro giovani registi e coreografi nell’elaborazione di una performance collettiva che si snoda all’interno dei suggestivi spazi di Palazzo Litta unendo danza, teatro ed arte.
Edizione numero quattro, per quattro proposte (tutte prodotte o coprodotte da Apache-Manifatture Teatrali Milanesi) che tentano di affrontare il contemporaneo partendo da prospettive molto diverse; quattro lavori molto eterogenei, eppure in grado di fornirci una chiave di interpretazione della realtà che ci circonda.
Abbiamo scelto come claim di questa quarta edizione NO BORDERS: un invito a scavalcare ed infrangere quei muri fisici e mentali che in ogni campo (da quello del vivere civile a quello dell’arte) non fanno altro che precluderci la visione di un orizzonte possibile.
27-30 aprile
Azzurra De Gregorio
DE RERUM NATURA
scritto e diretto da Azzurra De Gregorio
produzione Vanitas Vanitatum, Carrozzerie|n.o.t, Apache – Manifatture Teatrali Milanesi
residenza produttiva Carrozzerie|n.o.t
videomaker Matteo Castelluccia
sound design e video editing Azzurra De Gregorio
scene Michelangelo Tomaro
costumi Marina Miozza
con Loredana Canditone, Giulio Maroncelli, Carmine Scotto Di Santolo (LIVE PERFORMANCE),Ali Hamza, Madi Kole Sy, Toure Lamin, Kebba Demba, Dawlatza Shazada, Gul Tamir, Jabbi Abdulami, Abdul Farooq, Jagne Matarr, Ali Ridwane, Idrisu Massawudu, Abubakar Farouk, Attakora Al Hassan, Saife Waheed, Giandomenico Sale, Michele Mariano (IN VIDEO)
“Ventri sterili, menti aride, mostri a tre teste. A pranzo solo muffa, pane, piume e petrolio. Vacanze caldissime in un mare di titanio, cadaveri e stelle marine a sei punte. Passeggiate in mezzo ai campi, l’odore di banconote e di rifiuti, visite guidate tra scheletri di fabbriche velenose e dolenti. In commercio, solo spighe mai nate; sui banchi, solo frutti lucidi e senza semi; in vetrina, solo ovuli e spermatozoi. Odore di sangue e di plastica bruciata. Razzia di cicli e profumi deliziosi. Negli occhi un dolore acuto, simile al lento sfregamento di un coccio appuntito sulla cornea. Alla bocca dello stomaco un singulto, un respiro spezzato, un affanno senza fine.” (dalle note di regia)
Continua la partnership di Apache con Carrozzerie|n.o.t., uno dei centri più attivi della scena “alternativa” romana: un rapporto di affinità e di vicendevole stima, che ogni anno porta un artista della scuderia n.o.t. a Milano e e ospita uno degli artisti di Apache a Roma nella stagione successiva. De Rerum natura è un rituale propiziatorio, una preghiera onirica e contemporaneamente lucida, un omaggio al pianeta e ad alcuni degli esseri che lo abitano.
Azzurra De Gregorio è nata a Termoli (CB) nel 1985. Ha iniziato la sua carriera come attrice ed ha poi esteso la sua ricerca nel campo della performing art e delle arti visive, spinta dalla necessità di sperimentare un percorso artistico ibrido e nomade che fonda sull’assenza di definizioni il suo codice espressivo. Il suo lavoro, oltre ad indagare la relazione tra l’attore/performer e il pubblico, esplora i legami che connettono teatro, performance e arte. Tra gli spettacoli teatrali che Azzurra De Gregorio ha recentemente scritto e diretto si ricordano Madre (2014), selezionato tra i 5 finalisti al Crash Test Festival di Valdagno, The Sick Rose (2015) presentato nel 2016 a Stoccolma in occasione dello Stockholm Fringe Festival, Ex-stasis, realizzato in coproduzione con la Fondazione Campania dei Festival e presentato al Napoli Fringe Festival E45 nell’ambito del Napoli Teatro Festival 2015.
azzurradegregorio.it
25-28 maggio
Enrico Malatesta, Giovanni Lami
NUOVA SUPERFICIE
di e con Enrico Malatesta e Giovanni Lami
produzione Apache – Manifatture Teatrali Milanesi
Una performance sonorarealizzata ad hoc per la quarta edizione di Apache da due dei sound-artist emergenti più interessanti del nostro paese. L’obiettivo è quello di trasformare lo spazio in un ambiente esteso, ricco di eventi e in continua evoluzione, in cui il pubblico possavagare e stare costruendo un’esperienza di ascolto personale, sempre cangiante. Il lavoro di Enrico Malatesta e Giovanni Lami si colloca indefinitamente tra intervento site-specific, musica elettro-acustica e scultura,attraverso un utilizzo “largo” della temporalità che rende ogni performance unica, continuamente in costruzione, rinnovata ogni sera; i suoni analogici, acustici e pre-registrati abiteranno lo spazio della Cavallerizza per lunghe sessioni, offrendo ai partecipanti la possibilità di fruire la proposta musicale costruendo una relazione in movimento con il suono, essendone immersi.
Alle quattro repliche della performance sarà abbinato il workshop Limite Superficie Derivatenuto da Malatesta e Lami e rivolto a chiunque sia interessato ad utilizzare il corpo come strumento di ascolto (attori, danzatori, musicisti, performers e teorici interessati alle modalità di ascolto ed al suono). Info su apacheteatro.it
Enrico Malatesta è percussionista e ricercatore attivo in ambiti sperimentali posti tra pedagogia musica e performance; la sua pratica esplora le relazioni tra suono, spazio e movimento con particolare attenzione alle modalità di ascolto, alle affordances degli strumenti e al poliritmo, inteso come definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo. enricomalatesta.com
Giovanni Lami è sound-artist che si occupa di ricerca elettroacustica e sound-ecology; utilizza registrazioni ambientali, segnali processati in tempo reale esplorando i limiti/interferenze di vari strumenti di produzione/riproduzione del suono. La sua ricerca si orienta a ciò che viene considerato “rifiuto sonoro”: processi di degradazione, zone liminali e grezze dell’ascolto in relazione all’errore e allo studio del nastro magnetico inteso come substrato in continua evoluzione. giovannilami.com
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1-4 giugno
Garten
Wild M
progetto e regia Giorgia Maretta e Andrea Cavallari
performer Alberto Baraghini, Andrea Rimoldi, Attilio Nicoli Cristiani
sound design e live electronics Paolo Calzavara – Pax~
costumi Elena Rossi
produzione Garten
co-produzione Apache – Manifatture Teatrali Milanesi
residenza ArtedanzaE20 / DANCEHAUSpiù
prima tappa site-specific
Protagonisti della prima edizione nel 2014, i Garten sono tra le più interessanti espressioni milanesi nell’ambito della performance. Dopo un silenzio durato più di due anni, la compagnia tornano in Cavallerizza con la prima tappa site-specific di un lavoro inedito che vede in scena tre performer (tra i quali Attilio Nicoli Cristiani, co-fondatore e anima di Teatro delle Moire insieme ad Alessandra De Santis). Le terre estreme di Wilder Mann sono le rocce, le vette, i pendii e i dirupi, il lago sgelato e l’albero inclinato sul crinale della montagna nel mezzo della città. Sono le terribili interiorità dell’essere umano composte da paure e vortici centrifughi che tanto bene i costumi e le maschere di Wilder Mann riescono a sprigionare. L’eremitaggio, la costruzione di un corpo maschera che potenzi la struttura per affrontare la terra estrema; quel desiderio di assentarsi da sé, di perdersi, di allontanarsi in vario modo che chiamiamo biancore…
Garten: Giorgia Maretta, coreografa e regista, e Andrea Cavallari, regista e filmmaker, iniziano a collaborare nel 2007 a progetti di immagine e performing art. Nel 2009 nasce dal loro percorso comune Garten, gruppo di ricerca in ambito performativo. Nonostante la loro provenienza artistica, il linguaggio di Garten si allontana dalla danza e dal video per focalizzarsi su architettura, sociologia e pianificazione urbana. I protagonisti della scena sono il set design, l’oggetto e la materia. Successivamente si uniscono al gruppo collaborando stabilmente ai progetti Andrea Rimoldi, performer e set designer, e Paolo Calzavara Pax ~, compositore e musicista.
gartenteatro.it
22-25 giugno
D. Antonelli + R. Badhan + A. Pizzalis + S. Rinaldo
QUA.T.TRO.
progetto speciale per Apache 2017
regia e azione Dante Antonelli, Rajeev Badhan, Simona Rinaldo, Andrea Pizzalis e cast in via di definizione
a cura di Alberto Baraghini
produzione Apache – Manifatture Teatrali Milanesi
«Da ragazzino mi affascinavano le visite guidate: esperienza scolastica che evadeva il quotidiano e che concentrava un viaggio più vasto. Mi piaceva essere condotto all’interno di una mostra o di un parco. Per questo ho immaginato una sorta di percorso museale attraverso pezzi brevi e staccati, pensati per essere fruiti in itinere e prodotti in autonomia artistica, ma in dialogo con gli spazi di MTM Teatro Litta.
Il tema è aperto, le regole minime. Parlare al contemporaneo. Donare un momento intimo diverso. Ho coinvolto quattro giovani autori e registi, della mia generazione, con cui ho lavorato in anni recenti» (Alberto Baraghini)
L’inizio del viaggio parte dalle favole, dalla musica e da una voce a cantarle e raccontarle: una performance di teatro ancestrale, una drammaturgia originale da ascoltare dove storie, racconti e note si intrecciano pensando al nostro tempo.
Si continua con il movimento e dall’osservazione degli spostamenti della razza umana in questo nuovo millennio. Spostamenti che sono divenute migrazioni altre e che moltiplicano le domande sul nostro presente.
La terza tappa propone un altro punto di vista sul concetto di migrazione. Il desiderio di spostamento è posto di fronte alle condizioni di immobilità e di stasi, scelte o subite. Che ci si muova o che si metta radici, non si può mai tornare indietro, così come un disco non può girare a rovescio.
Il viaggio si chiude con un’installazione performativa e video narrativa, un accampamento dove ascoltare, come in un sogno lucido, la storia di una missione epica, un’epopea degli ultimi: il capitano Scott, i suoi quattro compagni, il Polo Sud. Un’eredità da consegnare ai posteri.
Dante Antonelli è autore, attore e regista. Si diploma in ANAD “Silvio D’amico” Attualmente la sua trilogia dedicata a Werner Schwab gira i teatri italiani con le tre performance che la compongono: FAK FEK FIK (vincitore Roma Fringe Festival) DUET e SSKK. Rajeev Badhan è regista, attore, promotore culturale e direttore artistico della stagione teatrale del teatro comunale di Belluno Belluno Miraggi. È laureato in Arti Visive allo IUAV di Venezia. Simona Rinaldo è danzatrice contemporanea, segue un percorso multidisciplinare che attraversa i linguaggi performativi, teatrali e di regia. La sua ricerca si muove attraverso atelier creativi in Svizzera, Italia e Belgio. Vive e lavora a Bruxelles. Andrea Pizzalis è regista, fotografo e video artista. È stato attore e performer per Socìetas Raffaello Sanzio, Emma Dante, Ricci/Forte e Peeping Tom. Nel 2016 fonda il Rosenkreutz Studio, pseudonimo di un’identità collettivo con i quali realizza progetti al confine tra teatro e arti visive
INFO
orario spettacoli: giovedì/sabato ore 20:00 | domenica ore 18:00
biglietti: 10/8 euro
web:apacheteatro.it