La terza edizione del Festival International du Cinema e de la Mer si è svolta nella cittadina di Mirleft (provincia di Sidi Ifni), nel sud del Marocco, dal 6 al 9 Aprile.
Le tre serate di proiezioni e concerti dal vivo, organizzate e coordinate da un gruppo affiatato di giovani marocchini professionisti del cinema e dell’audiovisivo, hanno avuto come cornice la splendida spiaggia di Sidi Mohamed Ben Abdu Allah.
La prima serata del festival è stata inaugurata dalla performance dell’artista russo Olimdjon Beknazarov, che ha unito sapientemente trasformismo e danza, e dal concerto del gruppo Tafssut. La serata è stata dedicata anche al tributo all’attrice e attivista Amal Temmar, fondatrice dell’associazione “Touche pas à mon enfant”, che tutela i diritti dell’infanzia, e al regista Abdelaziz Oussaih. Sono seguite le proiezioni dei primi corti in concorso.
Nell’arco delle giornate del festival si sono svolti laboratori rivolti a bambini e ragazzi nell’ambito del cinema e della fotografia, e incontri sull’analisi filmica e il turismo culturale, in collaborazione con gli ospiti internazionali del festival.
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La serata conclusiva del festival è stata anche occasione di tributo a Mr Ali Hassan, showman in ambito televisivo e radiofonico, e in memoria dell’attivista algerino Elhoucin Achngli.
La musica dell’artista tedesca Lea Matika e del duo composto da Hicham Massin e Bouzendag Abdallah, oltre all’intervento di altri musicisti succedutisi durante la serata, ha fatto da cornice alla premiazione conclusiva, che ha visto un gran numero di partecipanti entusiasti fra il pubblico.
Questo piccolo ma vivace festival è stato fortemente voluto, con l’obiettivo di portare il cinema e la cultura in spazi – fisici e sociali – lontani da quelli convenzionali, ma dove, probabilmente senza esserne coscienti, se ne sente la fame. Chi gli ha dato vita e lo cura anno dopo anno, con la preziosa appendice dei workshop e degli incontri pubblici a tema, resiste tenacemente con convinzione e passione.
Interessante è assistere alle proiezioni dei lavori di registi di svariate nazionalità che convergono in questo lembo del sud del Marocco, assaggiandone i diversi registri e contenuti filmici, ma altrettanto importante è l’incontro con i bambini e i ragazzi del posto, che ascoltano con grande interesse il racconto del viaggio dell’immagine che si fa film e fotografia.