Settimo episodio della saga creata da George Lucas nel lontano ’77 proprio con Guerre Stellari (Star Wars nell’originale) direttamente al IV capitolo. Dopo il V e il VI episodio e la seconda trilogia prequel (ossia gli episodi I, II e III nei quali si raccontavano gli avvenimenti avvenuti precedentemente) prosegue lo snodo narrativo ambientato circa una trentina di anni dopo. In questo lasso di tempo Luke Skywalker è divenuto un maestro Jedi autoesiliatosi, la principessa Leia Organa, dopo una carriera politica, un generale della Resistenza contro i resti del malvagio impero ricostituiti nel Nuovo Ordine, e suo marito Han Solo, sempre accompagnato dal fido wookie Chewbacca, è ritornato alla professione di contrabbandiere.
Ma i veri protagonisti dell’azione sono Rey, una giovane trovatella cerca-rottami con buone abilità di meccanico abitante sul pianeta desertico Jakku, l’ex stormtrooper Finn disertore per scelta e Poe Dameron, il miglior pilota di caccia incaricato proprio da Leia di trovare una mappa in grado di localizzare il maestro Skywalker.
Al di là della macchina da guerra promozionale (altro che Star Destoyer!), l’intreccio narrativo se da una parte è stato appositamente creato sulla falsariga di situazioni già viste (dall’androide BB8 che fugge custodendo un importante segreto fino all’attacco finale non più contro una stazione spaziale in grado di distruggere un mondo ma un vero e proprio pianeta modificato allo scopo), la vera novità si fonda sui tre nuovi giovani protagonisti a cui aggiungere il nuovo villain, Kylo Ren, erede di Darth Vader. Inoltre è interessante anche l’interazione tra protagonisti vecchi e nuovi, e la riesumazione di un mondo, quello della trilogia originale (per intenderci degli episodi IV, V e VI), nonostante sia passato un bel po’ di tempo, anche sul volto degli attori. In questo nuovo capitolo il rapporto figlio-padre viene del tutto ribaltato rispetto al passato, e da parte dei protagonisti storici si avverte una significativa necessità di riparare agli errori compiuti e di ricucire in extremis i loro rapporti, mentre tra i giovani, fra gli altruistici quanto comici fraintendimenti iniziali, si viene a creare un’interessante alchimia anche sotto il profilo dello humor.
Più in generale il ritmo è incalzante e fortunatamente gli sceneggiatori hanno evitato inserzioni volutamente divertenti, almeno nelle intenzioni (vedi il caso di Jar Jar Binks nell’Episodio I) solo per ingraziarsi il pubblico, e le oltre due ore di film scorrono velocemente.
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Nell’attesa dell’VIII Episodio, e di qualche prequel in cui si farà luce sui protagonisti storici, come Han Solo.
Star Wars Episodio VII – Il risveglio della Forza di J.J. Abrams, Fantastico, 136’, USA 2015
Con Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Adam Driver, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill