Al Teatro Leonardo di Milano Andrea Robbiano interpreta un monologo sui sentimenti celati
L’arte della menzogna non si acquisisce facilmente. E’ il frutto di anni di pratica, bugia dopo bugia, una lenta maturazione comportamentale utile in molti casi a evitare traumi emotivi, come a mitigare i turbamenti dell’io, mitigare sentimenti e mascherare la propria omosessualità.
Scritto da Valeria Cavalli e diretto da Claudio Intropido, L’arte della menzogna, in scena al Teatro Leonardo fino al 29 novembre, è un monologo sull’autodifesa nei confronti delle più “scomode” pulsioni dell’anima, interpretato da uno splendido Andrea Robbiano, già protagonista nel passato di Fuori misura. Il Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno della stessa autrice.
Si parte dal principio, ovvero dalla nascita. Diego è il primo di due gemelli a raggiungere la vita, col fratello Michele condivide culla, giochi, affetti, le attenzioni di parenti e conoscenti. Poi, con la crescita, gli orientamenti e i gusti dei due mutano, divengono anzi antitetici. Michele ama studiare, Diego è più dedito al gioco. Michele arrossisce se dice una bugia, Diego fa invece della menzogna un suo stile di vita. Michele non ama la vita sociale, Diego invece è sempre fuori casa e apparentemente flirta con la ragazza più bella della scuola. Michele è determinato nei suoi obiettivi, lavorativi e affettivi, e si fidanza ufficialmente. Lo scapestrato Diego decide invece di entrare nell’arma dei Carabinieri come il padre capitano, il nonno e il bisavolo prima di lui, ma senza reale convinzione, solo per soddisfare l’aspirazione di famiglia. Infine in caserma stringe amicizia con un commilitone, un ragazzo considerato da tutti “diverso”, e qualcosa in lui scatta … Riuscirà a confessare a sua padre l’inesprimibile?
Andrea Robbiano, accompagnato dalle musiche di Gipo Gurrado, veste i panni di Diego in uno spettacolo dove gli episodi comici si alternano a momenti d’intensa drammaticità, e dietro un’apparente ilarità giocosa si affaccia il disagio e l’inadeguatezza fino all’epilogo liberatorio.
Un lavoro propedeutico per adolescenti e non solo, che insegna il perseguimento delle proprie reali aspirazioni e tendenze, senza finzioni e costrizioni, un manifesto della sincerità quale viatico per la propria affermazione, dove a vincere è finalmente l’amore, anche verso se stessi.
Giudizio: ***
Produzione MANIFATTURE TEATRALI MILANESI
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L’arte della menzogna. Quando certe parole sono difficili da dire di Valeria Cavalli
Collaborazione al testo di Claudio Intropido
prima nazionale
Con Andrea Robbiano
Regia di Valeria Cavalli, Claudio Intropido
Consulenza scientifica: Dott. Nicola Iannaccone
Musiche: Gipo Gurrado
Milano, Teatro Leonardo, Via Ampère 1 ang. P.zza Leonardo da Vinci
Dal 19 al 29 novembre 2015
www.mtmteatro.it