Foto di scena: Giorgio Albertazzi in “Memorie di Adriano” , andato in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 23 giugno al 2 luglio 2015
Foto di scena: Giorgio Albertazzi in “Memorie di Adriano” , andato in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 23 giugno al 2 luglio 2015
Foto di scena: Giorgio Albertazzi in “Memorie di Adriano” © Tommaso Le Pera

Andato in scena per la regia di Maurizo Scaparro al Teatro Franco Parenti dal 23 giugno al 2 luglio, Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar, è uno spettacolo di una bellezza dolente, pari a quella di una rosa che sta per sfiorire ed emana l’ultimo profumo; ed è strazio, nostalgia, consapevolezza dell’inizio e della fine della vita, e del fiume che vi scorre in mezzo. Con voce estenuata, gesti rallentati, una narrazione a tappe che si fa bilancio; un’auscultazione di sé, che diventa provvida indulgenza per ciò che è ormai già stato. Giorgio Albertazzi è Adriano: lo incorpora, lo assimila, ce lo restituisce, come un doppio di sé, celebrando la Memoria, visionarietà che ha raccolto tutti gli ieri e si fa saggezza nel presente.

Dopo 26 anni di repliche e oltre 750 rappresentazioni, (la prima messa in scena a Villa Adriana è del 1989), il grande attore ancora interpreta “la parte” senza cedimenti, semmai aggiungendo alla recitazione una vena di sotterranea malinconia.
Il bellissimo testo di Marguerite Yourcenar diviene così un tributo alla dignità della vecchiaia, a un’età che si fa testimonianza della storia: individuale e collettiva.

Sulla scena compaiono di quando in quando, come luci che si accendono nel buio, Plotina e la giovane moglie, che gli parlano: sono ricordi, sono echi del passato, aghi che ricuciono il tessuto del Tempo. Suggestioni di musica, canto, percussioni accompagnano le parole (ma la sensazione è che siano di troppo, nulla aggiungono alla magnificenza del testo). E il percorso della vita vissuta continua: le battaglie, i viaggi, l’amore per Antinoo…
Tutta la potenza del grande imperatore è deposta a terra, come una corona che pesa troppo, ormai; e il racconto si fa più intimo e al tempo stesso più distaccato: è vicina l’ora di guardare la Morte “ad occhi aperti”.

Giudizio: ** 1/2

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Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
Con Giorgio Albertazzi, Stefania Masala, Evelina Meghnagi (muscia e canti), Armando Sciommeri (percussioni), Giovanna Capuccio
Regia di Maurizo Scaparro

Milano, Teatro Franco Parenti, Sala Grande, via Pier Lombardo 14
Dal 23 giugno al 2 luglio 2015
www.teatrofrancoparenti.it