Al Teatro Linguaggicreativi Francesco Leschiera traduce l’oblio della coscienza nella violenza di un gesto estremo
Una stanza chiusa, simile a una scatola bianca. Due personaggi, interpretati da Matteo Ippolito e Alessandro Macchi, sembrano prigionieri al suo interno, come ospiti di un manicomio, o mosche umane dentro un contenitore anonimo, mentre in sottofondo si odono rumori, suoni che provengono da un televisore, unica forma di collegamento con l’esterno. Prodotto da Teatro del Simposio Factory con la regia e scenografia di Francesco Leschiera, Rumori di Antonello Antinolfi, andato in scena dal 27 al 29 marzo al Teatro Linguaggicreativi di Milano, è un’indagine sulle lacerazioni della coscienza, una lettura impietosa sulla violenza del mondo suggerita da un gioco irreale, come una moneta lanciata infinite volte che ricade sulla stessa faccia, nella dimensione di un dialogo dove un interlocutore scava nel ricordo dell’altro per far riaffiorare la cognizione di un terribile delitto commesso.
L’ambiente dove i due soggetti si muovono si rivela una sorta di confino della psiche, un non luogo in cui tutto è cristallizzato, atemporale, disarmonico come i rumori di sottofondo, e la morte s’insinua nella conversazione come terzo personaggio, che accoglie l’oblio della percezione. L’interpretazione è quindi suggestivamente dilatata, priva di climax, come in una bolla nello spazio, emulo di un recondito anfratto scavato nella propria intimità sopita.
Ottima l’interazione tra i due attori, coadiuvata dal disegno luci di Luca Lombardi che accompagna il percorso drammaturgico richiamando cromaticamente i passaggi dallo stato primitivo di abbandono al recupero della memoria. Sono variazioni dal segno nitido, come le lacerazioni su una tela di Fontana, sale sulle ferite di un’anima che suggeriscono l’aspettativa di un mutamento dopo una ritrovata e sofferta consapevolezza.
Giudizio: ***
Produzione Teatro del Simposio Factory
Rumori (Inutili conversazioni su rimbalzi di mosche) di Antonello Antinolfi
prima nazionale
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Con Alessandro Macchi, Matteo Ippolito
Regia di Francesco Leschiera
Assistente regia: Sonia Burgarello
Scene: Francesco Leschiera
Luci: Luca Lombardi
Milano, Teatro Linguaggicreativi, via Villoresi 26
Dal 27 al 29 marzo 2015
www.linguaggicreativi.it