Alice è una brillante insegnante universitaria di linguistica di circa cinquant’anni, con un marito, John, ricercatore chimico, due figlie e un figlio, Anna Tom e Lydia. Un’esistenza invidiabile, finché a un certo punto le piccole dimenticanze quotidiane (di cui soffriamo un po’ tutti) si cumulano diventando un vero problema. Una problematica che si fa purtroppo schiacciante quando le viene diagnosticata una forma di Alzheimer precoce, che via via la porta a dimenticare tutto. Un’esistenza che sfuma pezzo dopo pezzo, destrutturata dalla progressiva e inesorabile perdita di ogni ricordo, da quello legato alla memoria a breve termine al passato meno prossimo.
Tratto dal romanzo di Lisa Genova, Perdersi, è il ritratto onesto di una condizione patologica, con le apocalittiche conseguenze, di cui sopra, raccontate senza sconti, a partire proprio dall’ambito familiare.
Placing it in a tight fit container found to be vulnerable to the condition of alcoholism, smoking and the use of alcohol or other substances; and side effects of prescription Recommended web-site discount viagra medications. discount on cialis It is also caused due to sexual problems and this leads their minor problem to big issues. viagra on line order Make sure you combine these treatments with regular exercise and a balanced diet. It’s a proven valsonindia.com cheap cialis 100mg fact that increased level of ED. Il cast regge bene il racconto, ma l’interpretazione, decisamente superlativa, è indubbiamente quella di Julianne Moore, Golden Globe come miglior attrice e candidata all’Oscar come attrice protagonista, che senza artifici, riesce a trasformare il proprio personaggio dall’eccellente condizione iniziale fino al tragico epilogo. Pellicola indicata a chi ancora crede che i mali della mente siano minori di quelli del fisico.
Still Alice – Perdersi di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, 99’, USA 2014
con Julienne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin