Foto: il M° Jader Bignamini durante il concerto Jessica Pratt, “belcanto italiano” in salsa australiana, Auditorium di Milano Largo Mahler, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, 4 e 6 dicembre 2014
Foto: il M° Jader Bignamini durante il concerto Jessica Pratt, “belcanto italiano” in salsa australiana, Auditorium di Milano Largo Mahler, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, 4 e 6 dicembre 2014
Foto: il M° Jader Bignamini durante il concerto © laVerdi

La gemma del concerto – a brillare di luce propria – è stata senz’altro la presenza di Jessica Pratt, che in questa serata ha debuttato con laVerdi, dando prova di un eccezionale talento.
Oltre alle straordinarie doti canore, il soprano si è cimentato con la voce in un’esibizione di virtuosismi ed esercizi vocali tali da destare meraviglia.

Conosciuta a livello mondiale come una delle migliori interpreti del mondo operistico, (ha partecipato al Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia nel 2012), ha confermato classe, bravura ed elevate capacità espressive, strappando applausi ed ovazioni.
Il programma, con le parole di Jader Bignamini, alla direzione dell’orchestra: “…per i melomani un’occasione da non perdere…”, tutto dedicato al “Belcanto”, è un vero e proprio exursus nel teatro operistico della prima metà dell’Ottocento.

Si parte da Rossini, con la Sinfonia dal “Guglielmo Tell”, e la sua aura romantica e con “Come dolce all’alma mia”, “Voglia il ciel che brilli omai”, tratti dall’opera “Tancredi”, ritenuto il primo capolavoro di genere serio del compositore.

Seguono le tragiche note della Sinfonia da “Norma” di Bellini e il brano colmo di misterioso afflato da “I Puritani”: ”O rendetemi la speme”.
Si esce dall’Italia con “L’Africaine” Sinfonia e il brano “Oh beau pays” da “Les Huguenots” di Meyerbeer, compositore ingiustamente poco conosciuto; che ebbe invece il merito di portare al grande pubblico un genere considerato per pochi: il “grand – opéra”.

Giungiamo al grande Giuseppe Verdi con la Sinfonia di “Luisa Miller”, solo strumentale e con la bellissima aria “Caro nome” da “Rigoletto”.
Non potevano mancare in chiusura il brano orchestrale Sinfonia da “Roberto Devereux” e “Lucia di Lammermoor” di Donizetti: “Il dolce suono”- “Ardon gli incensi” – “Spargi d’amaro pianto”.
Un programma tutto da godere, spettatori melomani o non.

AUDITORIUM DI MILANO, LARGO MAHLER

STAGIONE SINFONICA 2014 / 2015

Jessica Pratt, “belcanto italiano” in salsa australiana

Il grande soprano debutta con laVerdi diretta da Jader Bignamini in un pot-pourri di arie celebri. Omaggio a Mayerbeer nel 150° anniversario della morte.

ROSSINI:
Guglielmo Tell, Sinfonia
Tancredi “Come dolce all’alma mia” – “Voglia il ciel che brilli omai!”

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BELLINI:
Norma, Sinfonia
I Puritani “O rendetemi la speme” – “Qui la voce sua soave” – “Vien, diletto, è in ciel la luna”

MEYERBEER:
L’Africaine, Sinfonia
Les Huguenots “Oh beau pays”

VERDI:
Luisa Miller, Sinfonia
Rigoletto “Caro nome”

DONIZETTI:
Roberto Devereux, Sinfonia
Lucia di Lammermoor “Il dolce suono” – “Ardon gl’incensi” – “Spargi d’amaro pianto”

ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO GIUSEPPE VERDI

Soprano: JESSICA PRATT
Direttore: JADER BIGNAMINI

Giovedì 4, sabato 6 dicembre 2014
www.laverdi.org